Buongiorno,
non scrivo mai in questa sezione, in quanto non sono un auto-costruttore, ma l'ho reputata la più idonea per questo intervento.
Vorrei aggiungere un sub alla mia configurazione primaria e purtroppo non ho le capacità ed attualmente il tempo per costruirmelo.
vorrei creare un posto riassuntivo di tutte quelle caratteristiche che in sub deve avere per essere diciamo buono.
nei vari interventi ricordo che il Sig. Bon parlò di varie caratteristiche come:
-litraggio cabinet
-refelx si reflex no
-tipo di trasduttori
-numero di trasduttori (se attivo solamente o attivo+passivo)
-dimensione dei trasduttori
- tipologia di amplificazione
- materiale cono trasduttore (migliore e peggiore)
- frequenze.....
- ecc......
comunque sia, creare un elenco da seguire (come per i cavi) iniziare a costruire, o meglio ancora acquistare un SUB.
Grazie a chi vorrà rispondere
D.P.
Scegliamo il ... SUB insieme
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
la funzione del sub è duplice:
- estendere la risposta in frequenza verso il basso (una o due ottave)
- sollevare il satellite dalle escursioni richieste per la riproduzione delle basse frequenza riducendo la distorsione.
Alla fine si ottiene anche una maggiore capacità dinamica (maggiore SPL con meno distorsione).
Ne segue che è molto importante aggiungere il sub ma è altrettanto importante mettere un filtro passa alto al satellite altrimenti si ottiene l'estensione della risposta ma la distorsione di intermodulazione del satellite rimane la stessa.
In teoria basta anche un filtro passa alto del primo ordine (attivo). I più bravi possono modificare il filtro di ingresso dell'amplificatore dei satelliti (basta cambiare un condensatore).
In ambiente domestico la radiazione del sub woofer sfrutta la presenza delle pareti e il carico che meglio si "acconpana" con il boost delle pareti è la cassa chiusa. Non è il carico più efficiente ma è il migliore per interfacciarsi con l'ambiente.
La cassa chiusa è l'unico caricco che consente di scendere a frequenze arbitrarie.
Per ultimo una considerazione "fisica". Lo spostamento del diaframma, a parità di SPL quadruplica per ogni dimezzamento della frequenza. Supponiamo che il satellite abbia un woofer da 7 pollici con 6 millimeri di Xmax: il massimo spostamento volumetrico vale SD x Xmax = 130x6= 780 cm x mm. Se si vuole estendere la risposta di una ottava servirà un sub con spostamento volumetrico di 780x4=3120. Come dire un 12" con Xmax=7 mm. Il boost delle pareti (che aggiunge altri 12 dB) consentirà di scendere di una ulteriore ottava. In questo modo con un taglio a 100 Hz si arriva a riprodurre 25 Hz.
Se i sub sono due il conto è questo. Se il sub è uno solo dovrà avere spostamento volumetrico doppio (come dire un 15" con almeno 7-8 mm di Xmax).
Questo in linea di principio ma senza sbagliare troppo. Se poi si vogliono raggiungere SPL importanti servirà qualche cosa di più. Si parla di spostamento volumetrico che si ottiene con altoparlanti grandi e piccoli Xmax oppure con altoparlanti più piccoli ma Xmax maggiori. Sarebbe preferibile un woofer "grande".
La potenza dipende dalla sensibilità.
- estendere la risposta in frequenza verso il basso (una o due ottave)
- sollevare il satellite dalle escursioni richieste per la riproduzione delle basse frequenza riducendo la distorsione.
Alla fine si ottiene anche una maggiore capacità dinamica (maggiore SPL con meno distorsione).
Ne segue che è molto importante aggiungere il sub ma è altrettanto importante mettere un filtro passa alto al satellite altrimenti si ottiene l'estensione della risposta ma la distorsione di intermodulazione del satellite rimane la stessa.
In teoria basta anche un filtro passa alto del primo ordine (attivo). I più bravi possono modificare il filtro di ingresso dell'amplificatore dei satelliti (basta cambiare un condensatore).
In ambiente domestico la radiazione del sub woofer sfrutta la presenza delle pareti e il carico che meglio si "acconpana" con il boost delle pareti è la cassa chiusa. Non è il carico più efficiente ma è il migliore per interfacciarsi con l'ambiente.
La cassa chiusa è l'unico caricco che consente di scendere a frequenze arbitrarie.
Per ultimo una considerazione "fisica". Lo spostamento del diaframma, a parità di SPL quadruplica per ogni dimezzamento della frequenza. Supponiamo che il satellite abbia un woofer da 7 pollici con 6 millimeri di Xmax: il massimo spostamento volumetrico vale SD x Xmax = 130x6= 780 cm x mm. Se si vuole estendere la risposta di una ottava servirà un sub con spostamento volumetrico di 780x4=3120. Come dire un 12" con Xmax=7 mm. Il boost delle pareti (che aggiunge altri 12 dB) consentirà di scendere di una ulteriore ottava. In questo modo con un taglio a 100 Hz si arriva a riprodurre 25 Hz.
Se i sub sono due il conto è questo. Se il sub è uno solo dovrà avere spostamento volumetrico doppio (come dire un 15" con almeno 7-8 mm di Xmax).
Questo in linea di principio ma senza sbagliare troppo. Se poi si vogliono raggiungere SPL importanti servirà qualche cosa di più. Si parla di spostamento volumetrico che si ottiene con altoparlanti grandi e piccoli Xmax oppure con altoparlanti più piccoli ma Xmax maggiori. Sarebbe preferibile un woofer "grande".
La potenza dipende dalla sensibilità.
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
vediamo se ho capito bene:MarioBon ha scritto: ↑06/10/2022, 17:35 Ne segue che è molto importante aggiungere il sub ma è altrettanto importante mettere un filtro passa alto al satellite altrimenti si ottiene l'estensione della risposta ma la distorsione di intermodulazione del satellite rimane la stessa.
In teoria basta anche un filtro passa alto del primo ordine (attivo). I più bravi possono modificare il filtro di ingresso dell'amplificatore dei satelliti (basta cambiare un condensatore).
acquistare un sub, collegarlo all'amplificatore e settare il guadagno non è proprio il massimo, e sarebbe consigliato di intervenire su filtro passa-alto o passa-basso, per avere minore distorsione. corretto?
vanno venne anche sub con radiatori passivi in cassa chiusa?MarioBon ha scritto: ↑06/10/2022, 17:35 In ambiente domestico la radiazione del sub woofer sfrutta la presenza delle pareti e il carico che meglio si "acconpana" con il boost delle pareti è la cassa chiusa. Non è il carico più efficiente ma è il migliore per interfacciarsi con l'ambiente.
La cassa chiusa è l'unico caricco che consente di scendere a frequenze arbitrarie.
e dove sono preferibili i sub in bass refelx?
consideriamo che per "grande" sia il 15",MarioBon ha scritto: ↑06/10/2022, 17:35 Per ultimo una considerazione "fisica". Lo spostamento del diaframma, a parità di SPL quadruplica per ogni dimezzamento della frequenza. Supponiamo che il satellite abbia un woofer da 7 pollici con 6 millimeri di Xmax: il massimo spostamento volumetrico vale SD x Xmax = 130x6= 780 cm x mm. Se si vuole estendere la risposta di una ottava servirà un sub con spostamento volumetrico di 780x4=3120. Come dire un 12" con Xmax=7 mm. Il boost delle pareti (che aggiunge altri 12 dB) consentirà di scendere di una ulteriore ottava. In questo modo con un taglio a 100 Hz si arriva a riprodurre 25 Hz.
Se i sub sono due il conto è questo. Se il sub è uno solo dovrà avere spostamento volumetrico doppio (come dire un 15" con almeno 7-8 mm di Xmax).
Questo in linea di principio ma senza sbagliare troppo. Se poi si vogliono raggiungere SPL importanti servirà qualche cosa di più. Si parla di spostamento volumetrico che si ottiene con altoparlanti grandi e piccoli Xmax oppure con altoparlanti più piccoli ma Xmax maggiori. Sarebbe preferibile un woofer "grande".
La potenza dipende dalla sensibilità.
ora avere un sub con radiatore attivo da 15" e radiatore passivo è lo stesso di avere uno con radiatore più grande di 15", o viceversa, avere un sub da 12" con radiatore passivo equivale ad avere un 15" singolo??
Detto questo
supponiamo un sub da 15" con singolo trasduttore, di quale potenza bisogna tener conto ? in che classe di amplificazione A/B oppure D ??
la volumetria del cabinet è dipendente dal diametro del trasduttore oppure non importa?
questo non l'ho ben capito
in più, ricordavo che in qualche post veniva consigliato usare per i woofer materiali tipo fibra di carbonio o comunque alluminio, materiali molto rigidi, vale anche per il discorso del subwoofer o solo per i diffusori a più vie?
D.P.
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
Serve un filtro passa alto sui satelliti e un passa basso sul sub (che nei sub amplificati c'è già)
I sistemi con passivo sono dei reflex dove il condotto è sostituito dal passivo.
I sub in reflex sono indicati in campo pro dove non è richiesta estensione ma efficienza e massimo SPL. Se ci si accontenta di non scendere troppo si possono usare anche al chiuso.
Di solito i sub amplificati utilizzano ampli in classe D che a bassa frequenza vanno benissimo.
La potenza dipende dalla sensibilità: un sub woofer da 90 dB ha necessariamente bisogno di più potenza di un sub da 96 dB (il quadruplo).
I sub caricati con volume "piccolo" (30-40 litri) devono avere necessariamente massa elevata e quindi rendimento basso e hanno bisogno di potenze notevoli.
Quanta potenza dipende appunto dalla sensibilità del sub (che potrebbe anche essere bassa tipo 87-88 dB).
Non è raro che un sub woofer sia abbinato ad amplificatori da diverse centinaia di Watt.
Per un altoparlante la sensibilità, il volume di carico e l'estensione verso il basso non possono essere scelte arbitrariamente: fissate due la terza è automaticamente definita.
Nel caso dei sub woofer attivo si può scegliere un volume inferiore e quindi estendere la risposta applicando una equalizzazione (che richiede una quantità di potenza aggiuntiva). Nell'impiego domestico l'ingombro fisico del sub woofer è un limite al suo utilizzo quindi si cerca di farli più piccoli possibile.
I sistemi con passivo sono dei reflex dove il condotto è sostituito dal passivo.
I sub in reflex sono indicati in campo pro dove non è richiesta estensione ma efficienza e massimo SPL. Se ci si accontenta di non scendere troppo si possono usare anche al chiuso.
Di solito i sub amplificati utilizzano ampli in classe D che a bassa frequenza vanno benissimo.
La potenza dipende dalla sensibilità: un sub woofer da 90 dB ha necessariamente bisogno di più potenza di un sub da 96 dB (il quadruplo).
I sub caricati con volume "piccolo" (30-40 litri) devono avere necessariamente massa elevata e quindi rendimento basso e hanno bisogno di potenze notevoli.
Quanta potenza dipende appunto dalla sensibilità del sub (che potrebbe anche essere bassa tipo 87-88 dB).
Non è raro che un sub woofer sia abbinato ad amplificatori da diverse centinaia di Watt.
Per un altoparlante la sensibilità, il volume di carico e l'estensione verso il basso non possono essere scelte arbitrariamente: fissate due la terza è automaticamente definita.
Nel caso dei sub woofer attivo si può scegliere un volume inferiore e quindi estendere la risposta applicando una equalizzazione (che richiede una quantità di potenza aggiuntiva). Nell'impiego domestico l'ingombro fisico del sub woofer è un limite al suo utilizzo quindi si cerca di farli più piccoli possibile.
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
Mi faceva strano la sensibilità del sub, non l ho mai trovata nelle specifiche dei modelli che ho visto in giro. Non se ne parla.
Comunque in linea di massima ho capito le linee guida.
Ovviamente è raro trovare le giuste specifiche in sub sul mercato, amplificati attivamente, una su tutte L’ Xmax.
Credo scelgano l’amplificazione il classe D perché scalda meno dell’ A/B. Possibile ?
Ci sono aziende italiane che realizzano sub, come la cara e vecchia Velodyne?
Piuttosto Velodyne è fallita ??
D.P.
Comunque in linea di massima ho capito le linee guida.
Ovviamente è raro trovare le giuste specifiche in sub sul mercato, amplificati attivamente, una su tutte L’ Xmax.
Credo scelgano l’amplificazione il classe D perché scalda meno dell’ A/B. Possibile ?
Ci sono aziende italiane che realizzano sub, come la cara e vecchia Velodyne?
Piuttosto Velodyne è fallita ??
D.P.
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
La classe D ha un rendimento molto elevato e permette facilmente di salire in potenza senza dover ricorrere a grossi dissipatori.ing.daniele ha scritto: ↑07/10/2022, 14:36 Credo scelgano l’amplificazione il classe D perché scalda meno dell’ A/B. Possibile ?
Ci sono aziende italiane che realizzano sub, come la cara e vecchia Velodyne?
Piuttosto Velodyne è fallita ??
D.P.
Non so chi in Italia faccia subwoofer al di fuori del professionale...
Velodyne che io sappia adesso si occupa LIDAR.
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
Io sono da sempre un sostenitore della necessità della presenza di un subwoofer in un impianto veramente Hi-Fi.
Sul forum di Renato Giussani, il mio avatar era l'immagine di una cassa acustica con pinne, boccaglio e occhiali...
Però bisogna essere chiari su che cosa si intende per tale diffusore!
Qui https://it.wikipedia.org/wiki/Subwoofer si legge:
"Il campo di frequenza tipico di un subwoofer utilizzato nell'elettronica di consumo è di circa 20 Hz per il taglio di frequenza inferiore..."
A proposito della scelta del sistema di carico per la realizzazione di tale sistema, ti invito a leggere questo:
viewtopic.php?t=2563
e questo:
viewtopic.php?p=7345#p7345
Io, nel mio sistema multiamplificato, utilizzo due di questi (uno per canale) disposti in angolo:
https://www.audioplay.it/ap-tfsub/
Ciao!
Sul forum di Renato Giussani, il mio avatar era l'immagine di una cassa acustica con pinne, boccaglio e occhiali...
Però bisogna essere chiari su che cosa si intende per tale diffusore!
Qui https://it.wikipedia.org/wiki/Subwoofer si legge:
"Il campo di frequenza tipico di un subwoofer utilizzato nell'elettronica di consumo è di circa 20 Hz per il taglio di frequenza inferiore..."
A proposito della scelta del sistema di carico per la realizzazione di tale sistema, ti invito a leggere questo:
viewtopic.php?t=2563
e questo:
viewtopic.php?p=7345#p7345
Io, nel mio sistema multiamplificato, utilizzo due di questi (uno per canale) disposti in angolo:
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Ciao!
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.
Proverbio Arabo
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
Ciao Teo,
Grazie per la dritta, ma attualmente sto cercandonè uno già pronto da acquistare.
Attualmente di italiano ho visto solo i Gravis della Sonus Faber.Interference ha scritto: ↑07/10/2022, 16:15 Non so chi in Italia faccia subwoofer al di fuori del professionale...
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Re: Scegliamo il ... SUB insieme
Se non sei un auto-costruttore, ti capisco perfettamente...ing.daniele ha scritto: ↑08/10/2022, 14:24Ciao Teo,
Grazie per la dritta, ma attualmente sto cercandonè uno già pronto da acquistare.
Attualmente di italiano ho visto solo i Gravis della Sonus Faber.Interference ha scritto: ↑07/10/2022, 16:15 Non so chi in Italia faccia subwoofer al di fuori del professionale...
Però un altoparlante che ha:
https://www.sonusfaber.com/prodotti/gravis-i-ii/
FREQUENCY RESPONSE
@ - 6dB, from 30 Hz to Fc (user adjustable)
per me non è un subwoofer.
Ciao
P.S. Dai uno sguardo anche qui. alla serie "SVS SB - sealed cabinet":
https://www.svsound.com/collections/subwoofers
https://svsound.it/subwoofer/
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