In rete si trovano molti calcolatori ma l'interpretazione dei risultati per la scelta dei migliori rapporti fra le dimensioni del locale di ascolto può non essere facile... può però venire in aiuto questo documento della Salford University nel quale vengono più semplicemente indicati i migliori rapporti (ed anche altri meno buoni ma validi se i primi non sono applicabili):
http://www.acoustics.salford.ac.uk/acou ... ntent=best
La Salford University ha un gruppo di ricerca dedicato all'acustica:
http://www.salford.ac.uk/research/sirc/ ... /acoustics
Ciao, Flavio
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Certo che da quello studio sembra che la dimensione minima per una stanza d'ascolto, per un soffitto anche basso, diciamo 2,4mt, dev'essere più di 5 mt...
Ogni opinione espressa è mia personale e non rispecchia necessariamente quella delle aziende con le quali collaboro (Coral e Indiana Line). Tradotto: IMHO
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Nello studio vengono indicati i migliori rapporti (si parla di volumi relativamente piccoli compresi fra i 50 e i 200 metri cubi) circa venti si concentrano intorno a 1:2.19:3,Marc1 ha scritto:Certo che da quello studio sembra che la dimensione minima per una stanza d'ascolto, per un soffitto anche basso, diciamo 2,4mt, dev'essere più di 5 mt...
sono quindi molto pochi e sono quelli in nero nell'immagine.
Vengono però indicati anche i "second best":
http://www.acoustics.salford.ac.uk/acou ... d_best.xls
che sono di gran lunga di più... sono quelli in grigio nell immagine.
Infine gli altri, in particolare quelli lungo la diagonale che indica due lati uguali, sono i peggiori e sono in bianco.
Ciao, Flavio
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Giusta considerazione... la risposta è nella pagina della AES relativa a questo studio:MarioBon ha scritto:Quando di dice "il miglio rapporto..." si dovrebbe anche dire rispetto a che cosa.
http://www.aes.org/e-lib/browse.cfm?elib=13011
"A new methodology is detailed for determining the room dimensions for small critical listening spaces as well as the optimum positions for sources and receivers.
It is based on numerical optimization of the room geometry and layout to achieve the flattest possible frequency response"
In questa pagina (nella quale sono anche indicate diverse "room proportions" consigliate e da chi) è possibile vedere "come si è messi" provando con varie misure:
http://www.acoustic.ua/forms/rr.en.html
il risultato è un punto giallo... per i (molto pochi) rapporti migliori si cadrà sul nero, per i "second best" si cadrà nel grigio mentre per i peggiori (in particolare quelli lungo la diagonale che indicano due lati uguali) si cadrà sul bianco.
Ultima modifica di Flavio il 04/05/2017, 16:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Quando di dice "il miglior rapporto..." si dovrebbe anche dire rispetto a che cosa.
Per esempio le famose sale da concerto "a scatola da scarpe" note per l'ottima acustica, presentano rapporti dimensionali che non sarebbero ottimali secondo molti criteri.
Ora, date due pareti parallele, comunque, tra loro, si formeranno delle onde stazionarie.
Quello che veramente dà fastidio sono i modi assiali coincidenti.
Io non darei tanta importanza ai rapporti dimensionali. Non sono tanto informato sui prezzi ma credo che un DRC costi meno di un trattamento acustico volto ad eliminare i modi a bassa frequenza.
Il vero problema è che nessuno butterà giù la casa per spostare i muri, è più facile che compri un DRC.
Detto per inciso il rapporto 1:2.19:3 dà origine a più coppie coppie di modi coincidenti.
Se l'altezza del locale è 2.8 le altre dimensioni sono 6.132 e 8.4 metri. Risultano coppie di modi normali coincidenti a 61, 68, 83, 87... e 3 modi coincidenti a 103 Hz.
Con la terna 2.8, 6.4, 7 (sintetizzata a "sentimento") la prima coppia di modi coincidenti si sposta a 110 Hz. Se non ci sono modi coincideti è meglio oppure no?
Per esempio le famose sale da concerto "a scatola da scarpe" note per l'ottima acustica, presentano rapporti dimensionali che non sarebbero ottimali secondo molti criteri.
Ora, date due pareti parallele, comunque, tra loro, si formeranno delle onde stazionarie.
Quello che veramente dà fastidio sono i modi assiali coincidenti.
Io non darei tanta importanza ai rapporti dimensionali. Non sono tanto informato sui prezzi ma credo che un DRC costi meno di un trattamento acustico volto ad eliminare i modi a bassa frequenza.
Il vero problema è che nessuno butterà giù la casa per spostare i muri, è più facile che compri un DRC.
Detto per inciso il rapporto 1:2.19:3 dà origine a più coppie coppie di modi coincidenti.
Se l'altezza del locale è 2.8 le altre dimensioni sono 6.132 e 8.4 metri. Risultano coppie di modi normali coincidenti a 61, 68, 83, 87... e 3 modi coincidenti a 103 Hz.
Con la terna 2.8, 6.4, 7 (sintetizzata a "sentimento") la prima coppia di modi coincidenti si sposta a 110 Hz. Se non ci sono modi coincideti è meglio oppure no?
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Caro Mario, a me lo dici?MarioBon ha scritto: ..............
Non sono tanto informato sui prezzi ma credo che un DRC costi meno di un trattamento acustico volto ad eliminare i modi a bassa frequenza.
Il vero problema è che nessuno butterà giù la casa per spostare i muri.
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Posta il listino prezzi nella sezione "operatori" oppure posta un link.Flavio ha scritto:Caro Mario, a me lo dici?MarioBon ha scritto: ..............
Non sono tanto informato sui prezzi ma credo che un DRC costi meno di un trattamento acustico volto ad eliminare i modi a bassa frequenza.
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
questo vuol dire che il DRC restituisce una correzione assoluta, cioè indipendente dall'ambiente?MarioBon ha scritto:Io non darei tanta importanza ai rapporti dimensionali. Non sono tanto informato sui prezzi ma credo che un DRC costi meno di un trattamento acustico volto ad eliminare i modi a bassa frequenza.
Il vero problema è che nessuno butterà giù la casa per spostare i muri, è più facile che comprare un DRC.
in altre parole se applico il DRC in una stanza ben trattata e con buone dimensioni ottengo lo stesso risultato rispetto all'applicazione del DRC nella stessa stanza senza alcun trattamento acustico passivo?
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Il DRC, in teoria, potrebbe intervenire per correggere la risposta in frequenza del diffusore anche su tutta la banda audio. Questo però avviene solo nell'intorno del punto di ascolto. Conviene, per una serie di ragioni, limitarsi alla gamma bassa (dove il diffusore è poco direzionale).massimo1974 ha scritto:questo vuol dire che il DRC restituisce una correzione assoluta, cioè indipendente dall'ambiente?MarioBon ha scritto:Io non darei tanta importanza ai rapporti dimensionali. Non sono tanto informato sui prezzi ma credo che un DRC costi meno di un trattamento acustico volto ad eliminare i modi a bassa frequenza.
Il vero problema è che nessuno butterà giù la casa per spostare i muri, è più facile che comprare un DRC.
in altre parole se applico il DRC in una stanza ben trattata e con buone dimensioni ottengo lo stesso risultato rispetto all'applicazione del DRC nella stessa stanza senza alcun trattamento acustico passivo?
Se la stanza presenta molti "difetti" il DRC dovrà applicare molte correzioni, se i "difetti" sono pochi anche le correzioni saranno poche. Se il DRC interviene solo sulla parte bassa è evidente che il trattamento migliorerà la parte dove il DRC non interviene.
Quando il sistema è corretto la regione di spazio attorno al punto di ascolto è diventata "indipendente dalla stanza" (entro certi limiti perché nessuno fa ancora i miracoli).
Oggi un sistema DRC richiede che l'utente esegua delle misure che vanno ripetute quando cambia la posizione dei diffusori o il punto di ascolto. In futuro Il DRC sarà dotato di uno scanner laser tridimensionale che analizzerà automaticamente la geometria dello spazio (riconoscendo i diffusori ed il punto di ascolto) e applicherà automaticamente le correzioni necessarie senza bisogno di fare misure con il microfono.
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Re: I migliori rapporti fra le dimensioni del locale di asco
Bello! Ci sono già dei primi esperimenti?MarioBon ha scritto:
Oggi un sistema DRC richiede che l'utente esegua delle misure che vanno ripetute quando cambia la posizione dei diffusori o il punto di ascolto. In futuro Il DRC sarà dotato di uno scanner laser tridimensionale che analizzerà automaticamente la geometria dello spazio (riconoscendo i diffusori ed il punto di ascolto) e applicherà automaticamente le correzioni necessarie senza bisogno di fare misure con il microfono.
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