Una singola misura di risposta in frequenza (fatta in asse ed in campo lontano) caratterizza il suono diretto ma certamente non basta per prevedere come suonerà il diffusore acustico in un ambiente domestico.
Ma se cominciamo a farne parecchie tutto attorno al diffusore acustico possiamo
- distinguere le risonanze dalle interferenze,
- valutare la fase relative tra gli altoparlanti di un sistema multivia in regime stazionario,
- calcolare la potenza acustica emessa,
- calcolare l'indice di direttività.
Se poi la ripetiamo a livelli SPL crescenti possiamo valutare anche la compressione termica e meccanica.
Le risposta in frequenza rappresenta il modulo della funzione di trasferimento H(jw) e non contiene, per esempio, le informazioni relative al ritardo di gruppo. Da sola è una misura incompleta. Tuttavia, facendone molte, otteniamo, come detto, una quantità di informazioni.
La risposta in frequenza non serve a nulla?
- MarioBon
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Re: La risposta in frequenza non serve a nulla?
Interessante, poi posterò il quesito nella sezione di acustica che comunque riassumo qui: "è possibile mappare un locale misurando a distanze prestabilite e, se serve, anche ad altezze differenti, sia per comprendere dove e come correggere l'ambiente che per identificare il corretto posizionamento, in quell'ambiente, del sistema diffusori?".
Silvio
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