Re: Chiediamo a voi, dateci suggerimenti in merito.

Tecniche e strumenti di misura, test di varia natura
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TomCapraro
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Re: Tom e Nimalone

#121 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto:Non dubito che sia corretta , ma che sia sufficientemente completa per un utilizzo "audiofilo".
...omissis...
Non è che un eventuale "completezza per utilizzo audiofilo" possa essere considerata come meta da raggiungere, anzi, la scienza avrebbe tutto da perdere se come -mezzo di valutazione- si prendesse l'audiofilia.

Uno strumento analizza un segnale -completamente- perchè un segnale è determinato da un preciso "schema" circoscrivibile al dominio della frequenza, dominio del tempo, rumore, ampiezza, forma d'inviluppo, ect...ect...
Tutte cose minuziosamente osservabili alle misure.
L'orecchio umano non può fare questo, ha un tempo d'integrazione troppo "alto" (in rapporto ad un analizzatore) e "misura" un segmento spettrale troppo limitato.
Se l'orecchio concentra la "misura" su una parte di spettro dovrà per forza di cose tralasciarne tutto il resto.
saluti, Tom
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Re: Tom e Nimalone

#122 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto: Vai a leggere a pag 2 il principio di Heisemberg,,,li è spiegato meglio di quanto lo so fare io .
Il principio di indeterminazione andrebbe interpretato per quello che è...non decontestualizzandolo a modo proprio per fare intendere altro.
La costante di Planck è molto...molto piccola, per cui a fronte dell'errore di misura (che è sempre presente) non trova riscontri pratici rilevanti.
Si potrebbe ricondurre ad un concetto di indeterminazione legato agli effetti del rumore termico...o giù di li.
Se leggi qualcosa sul principio d'indeterminazione troverai scritto che la formulazione si basa sulle particelle.
Il nostro mondo (in particolar modo l'audio) si può considerare, nonostante venga menzionato il rumore termico, appartenente al macroscopico...e in accordo con la fisica classica.
saluti, Tom
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Re: Tom e Nimalone

#123 Messaggio da Auditor »

In tutta franchezza, dato che per il momento siamo ancora in un paese libero, se proprio uno trova gratificante comporre un impianto a tentativi, magari comprando e poi rivendendo i componenti, senza alcun criterio tranne le recensioni o gli ascolti in negozio o fiera.... è una sua scelta. Anzi rientra in una fortunata minoranza che evidentemente ha il denaro ed il tempo libero necessari per seguire questa via lunga e tortuosa.

Quello da cui dissento nettamente è che quello sia il modo migliore di operare, non solo perchè non è vero, ma perchè è esattamente l'atteggiamento che ha rovinato il settore dell'audio, che è diventato, nell'immaginario collettivo, solo un costoso e insensato passatempo da ricchi.
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Re: Tom e Nimalone

#124 Messaggio da NIMALONE65 »

Auditor ha scritto:In tutta franchezza, dato che per il momento siamo ancora in un paese libero, se proprio uno trova gratificante comporre un impianto a tentativi, magari comprando e poi rivendendo i componenti, senza alcun criterio tranne le recensioni o gli ascolti in negozio o fiera.... è una sua scelta. Anzi rientra in una fortunata minoranza che evidentemente ha il denaro ed il tempo libero necessari per seguire questa via lunga e tortuosa.

Quello da cui dissento nettamente è che quello sia il modo migliore di operare, non solo perchè non è vero, ma perchè è esattamente l'atteggiamento che ha rovinato il settore dell'audio, che è diventato, nell'immaginario collettivo, solo un costoso e insensato passatempo da ricchi.
Non è neppure come dici tu , nel senso che non è vero che ho tutta questa disponibilità economica , secondo non ho cambiato così tanto .
Ho 51 anni e dall'età di 17 ad oggi ho posseduto 4 coppie di diffusori , 5 amplificazioni , 5 sorgenti digitali tra lettori CD sacd e multilettori , 1 dac, 6 cavi RCA , 9 cavi di alimentazione 4 di potenza , includendo il materiale attualmente in uso .
Che poi abbia avuto modo di ascoltare con calma anche a casa mia molti componenti senza acquistarli è altra cosa .
Anche adesso ho un cavo meleos in prova .

Mi sono sempre posto prima di cambiare perche dovevo/volevo farlo .
Ed ho sempre ritenuto che un impianto ben pensato se non suona bene è perché il suo proprietario non lo sta mettendo nelle condizioni migliori per farlo esprimere .

Ma prima di tutto ho imparato ad ascoltare , ho cercato di capire cosa dover ritrovare in un ascolto .
Se si impara questa cosa non serve nessun microfono analizzatore ed altre diavolerie

Tu quanto lettori digitali e dac hai posseduto e quanti diffusori ecc ?
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Re: Tom e Nimalone

#125 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto: Se l'orecchio non lo fa , è perché evidentemente all'uomo non interessa farlo , per lo scopo che ha .

Ed in effetti io ascolto benissimo e non mi creo nessun problema senza schemi circoscrivibile al dominio d'inviluppo ecc.

Sembra quasi che tu rimpianga di non essere nato microfono !!!! :D

1) l'orecchio non lo fa perchè non è uno strumento di misura, anzi come strumento di misura è abbastanza limitato e inaffidabile.
Tocca sempre ripetere le cose scritte prima...esiste l'ascolto ed esiste il confronto oggettivo-
Per l'ascolto si usa l'orecchio (aldilà di quello che ascolta, buono, cattivo, diverso, uguale ect,,) e ogni scarrafone è bello a mamma soje.

2) non sei il solo ad ascoltare benissimo.


3) Non rimpiango di essere nato "microfono", semmai ringrazio chi ha inventato gli strumenti.
Con questi, finalmente, ho raggiunto quello che cercavo da tempo: ascoltare dentro le mura domestiche una riproduzione musicale verosimigliante, emozionante, coinvolgente e con pochissimi difetti.
saluti, Tom
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Re: Tom e Nimalone

#126 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto: Ma prima di tutto ho imparato ad ascoltare , ho cercato di capire cosa dover ritrovare in un ascolto .
Se si impara questa cosa non serve nessun microfono analizzatore ed altre diavolerie
No...no...mettiti l'anima in pace, il tuo impianto riserverà ancora ampi(ssimi) margini di miglioramento, (se punti a dati oggettivi) e per farlo ti servono gli strumenti.
Se scrivi quelle cose è perchè magari non li sai utilizzare.

p.s ad orecchio si può ridurre qualche cosuccia, ma per fare le cose in grande servono gli strumenti.
La riproduzione audio in locali chiusi è una cosa molto seria, e richiede un ottimizzazione il cui solo orecchio non basta affatto.
Prima si dovranno eliminare i difetti (con gli strumenti)...poi, alla fine, si passa agli ascolti (ma dopo aver sistemato il 95% tramite strumentazione)
saluti, Tom
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Re: Tom e Nimalone

#127 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto:Dubito che tra noi due ci sia qualcuno disposto a cambiare opinione in questo momento !

:D

E infatti direi di passare ad altro.
saluti, Tom
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Re: Tom e Nimalone

#128 Messaggio da NIMALONE65 »

TomCapraro ha scritto:
NIMALONE65 ha scritto:Dubito che tra noi due ci sia qualcuno disposto a cambiare opinione in questo momento !

:D

E infatti direi di passare ad altro.

:D :D :D
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Re: Tom e Nimalone

#129 Messaggio da Auditor »

Le nostre facoltà sensoriali si sono evolute nei millenni in funzione delle necessità di sopravvivenza della specie.

Nella scala temporale dell'evoluzione, fino a ieri eravamo cacciatori di boschi e savane, ci servivano vista ed udito adatti alla ricerca delle preda e individuazione tempestiva del pericolo.

Non appena abbiamo cominciato a fare altro ci siamo attrezzati per colmare le deficienze sensoriali senza attendere i tempi dell'evoluzione, vedi occhiali per leggere, binocoli per vedere più lontano, lenti ma anche stetoscopi, microfoni direzionali ecc.

I nostri sensi non sono "perfetti già così", nessuna parte del corpo lo è. Dipende dalla situazione.

Per certi versi i limiti dei nostri sensi possono essere usati a nostro vantaggio, vedi l'illusione del movimento al cinema, la stereofonia, e la stessa riproduzione sonora in ambiente che è accettabile solo perchè riusciamo a distinguere il suono diretto da quello riflesso, se ascoltassimo come un microfono sentiremmo un vero schifo.
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Re: Tom e Nimalone

#130 Messaggio da TomCapraro »

Aladin ha scritto:L'apparato uditivo complesso non serve solo ed esclusivamente a raccogliere dati esterni secondo i limiti imposti dalla sua funzione fisiologica ma elabora questi stessi dati affinchè possa costruire i necessari rapporti tra i vari osservati.
Non è assimilabile per nussuna ragione neanche ad un microfono di misura in quanto svolge funzioni ben superiori.
E' molto di più di quanto si possa credere perchè tutta la dotazione "sensoriale" può essere vista come un prolungamento delle attività "mentali" derivate da quelle cerebrali a motivo di tutta la rete neurale formatasi nel tempo.
Asserire,inoltre, che la capacità utidiva (complessa ) sia inaffidabile significa non aver ben compreso come in effetti funziona!
L' errore "uditivo"(se vogliamo semplificare... semmai se ne può anche parlare) può presentarsi in particolari condizioni operative che potremmo anche provare a chiarire.

L'orecchio (come sistema uditivo ) sarebbe limitato!
...in cosa e rispetto a chi?

E' necessario per caso all'organo della vista poter distinguere distanze di qualche micron per poter apprezzare le meraviglie della natura!?
Per fini esclusivamente scientifici, il rigore , la metodologia e le varie indagini strumentali,sono invece necessari a formulare le corrette teorie!

Non è l'uomo a dover essere a servizio dello strumento,ma l'esatto contrario...secondo le sue (umane) specifiche necessità!
Se ti diverte tanto il decontestualizzare il significato di una frase per fare retorica procedi pure.
Mi sembra che abbia ben specificato che mi riferivo ad uno strumento di misura, e lo confermo.
P.s prova a fare le analisi del sangue osservando con la vista una goccia di sangue e mi dici cosa vedi:-)
Lo strumento, microscopio, salva le vite umane, gli analizzatori di spettro e gli oscilloscopi salvano la gente da sonore fregature.
Io misuro per non farmi fregare, e lascio liberi tutti coloro che acquistano prodotti a scatola chiusa.
Mi riferisco ad una serie di cianfrusaglie che fanno pagare a caro prezzo, promettendo chissaquale meraviglia...un esempio dei tanti...
saluti, Tom
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