Mah, i grafici dicono e non dicono e questi diffusori , comunque interessanti , non li ho ancora ascoltati per cui non potrei fare alcun commento sensato. Quando mi capiterà vi riporterò le mie impressioniMarioBon ha scritto:Leggo Audio Review tutti i mesi. Da qualche tempo a questa parte vengono provati diffusori con una risposta in basso abbastanza "corta" tipo questi:
4000 euro (ammazza giganti)
1350 euro
I 50 Hz sono 5-6 dB sotto al livello medio.
Mi domando e vi domando: ma i bassi non li vuole più nessuno? non servono? è una nuova moda? o che altro?
Dico solo che il basso ( vero ) deve venire fuori "solo quando c'è e quando serve". La stessa musica sinfonica è "rafforzata" da timpani e grancassa quando deve sottolineare dei passaggi o pathos particolari altrimenti tutti gli strumenti che "lavorano" stanno in un range superiore ed è la massa stessa degli orchestrali che dà il corpo alla riproduzione . Anche il violoncello e il contrabbasso non scendono negli infrabassi e non lavorano in continuazione.
ll basso mi piace quando è corto , dinamico , corposo ma non ridondante e con code sonore che spesso e volentieri sporcano la riproduzione e sviliscono un impianto che magari di per sè è ben equilibrato. Avete presente l' HIFI car ? Beh, quasi tutti vogliono sempre un sub che magari con certe incisioni moderne pop e rock ( già pompate all'origine....) interviene a sproposito , anche se settato con criterio dall'installatore, e magari fa voltare la testa (scuotendola....) alla gente quando passa l'auto in questione. Beh, io nel mio non l'ho voluto perchè in portiera i Focal in fibra di vetro da 165 mm già fanno un ottimo lavoro e l'ampli di potenza che li pilota , un Audison VRX 2150 famoso all'epoca , è di linearità e correttezza esemplari nonchè ben dotato di watt da erogare all'occorrenza.
A casa sono favorito da un buon ambiente , ben arredato all'antica , assorbente quanto basta e senza echi o rimbombi indesiderati. Anche le micidiali mazzate di timpani e grancassa della Sagra della Primavera vengono riprodotte con grande energia ma nessun fastidio così come il "fanfare for common man" o l'introduzione del " Candide" dove potenza , dinamica , e volumi vengono elargiti da tutti gli strumenti con grande entusiasmo . E' pur vero che le Opera Quinta 2006 , assistite dall 'UNICO SE con i suoi 130 watt , sono ben dotate e certi passaggi bassi di violoncello e contrabasso ,sia acustico che elettrico, non le colgono impreparate ma MAI ho sentito il bisogno di aggiungere un sub o , peggio, inserire un DRC per mettere "una pezza" a esaltazioni o attenuazioni indesiderate. Fortuna ? Forse , ma aiutata da una buona scelta dei componenti dell'impianto e da altrettanta cura per il software impiegato. E con la liquida ho solo migliorato la situazione......
Saluti