Torna il vero bookshelf
- TomCapraro
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Re: Torna il vero bookshelf
Il problema riguarda il reflex posteriore e la relativa distanza degli oggetti.
Un sospensione pneumatica non produrrebbe turbolenza.
Un sospensione pneumatica non produrrebbe turbolenza.
saluti, Tom
- Flavio
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Re: Torna il vero bookshelf
InfattiTomCapraro ha scritto:Il problema riguarda il reflex posteriore e la relativa distanza degli oggetti.
Un sospensione pneumatica non produrrebbe turbolenza.
ma più in generale penso che i diffusori bookshelf possano essere una valida soluzione e meritino un maggiore spazio nel mercato,
fra l'altro essendo inseriti in libreria il progettista dovrebbe essere avvantaggiato in relazione alla valutazione del comportamento in ambiente
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
- TeoMarini
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Re: Torna il vero bookshelf
OK!Flavio ha scritto:InfattiTomCapraro ha scritto:Il problema riguarda il reflex posteriore e la relativa distanza degli oggetti.
Un sospensione pneumatica non produrrebbe turbolenza.
ma più in generale penso che i diffusori bookshelf possano essere una valida soluzione e meritino un maggiore spazio nel mercato,
fra l'altro essendo inseriti in libreria il progettista dovrebbe essere avvantaggiato in relazione alla valutazione del comportamento in ambiente
P.S.: https://www.genelec.com/acoustic-and-measurements
Ultima modifica di TeoMarini il 25/05/2018, 17:31, modificato 1 volta in totale.
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.
Proverbio Arabo
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- TomCapraro
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Re: Torna il vero bookshelf
Beh si, in fase di progettazione si potrebbe puntare ad una risposta piu lineare, con tutti i dovuti distinguo del carico acustico.
Magari "sintonizzandole" direttamente nelle effettive condizioni d'uso.
Tanti ambienti, in quanto macroscopicamente non prevedibili, possono trovare piu semplicità di standardizzazione in quanto una libreria rispetterebbe molto meglio uno standard.
Come dire: tra librerie la differenza può essere circoscrivibile, mentre tra diversi ambienti (e relative dimensioni) la cosa diventa imprevedibile a priori
Magari "sintonizzandole" direttamente nelle effettive condizioni d'uso.
Tanti ambienti, in quanto macroscopicamente non prevedibili, possono trovare piu semplicità di standardizzazione in quanto una libreria rispetterebbe molto meglio uno standard.
Come dire: tra librerie la differenza può essere circoscrivibile, mentre tra diversi ambienti (e relative dimensioni) la cosa diventa imprevedibile a priori
saluti, Tom
- TeoMarini
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Re: Torna il vero bookshelf
Giusto, Tom.TomCapraro ha scritto:Beh si, in fase di progettazione si potrebbe puntare ad una risposta piu lineare, con tutti i dovuti distinguo del carico acustico.
Magari "sintonizzandole" direttamente nelle effettive condizioni d'uso.
Tanti ambienti, in quanto macroscopicamente non prevedibili, possono trovare piu semplicità di standardizzazione in quanto una libreria rispetterebbe molto meglio uno standard.
Come dire: tra librerie la differenza può essere circoscrivibile, mentre tra diversi ambienti (e relative dimensioni) la cosa diventa imprevedibile a priori
Resta incontrovertibile che i migliori (come progettazione) Studi professionali adoperano diffusori incassati a muro.
Produrre a livello commerciale un sistema del genere non è facile (ed è QUESTO il motivo per cui io sono diventato un auto-costruttore).
Alcuni Progettisti (per es. Roy Allison, Renato Giussani e il nostro ospite, Mario Bon) hanno prodotto sistemi di altoparlanti con woofers laterali: elegante soluzione per avvicinare il più possibile i trasduttori della basse frequenze alla parete posteriore al diffusore stesso (anche se, a voler puntualizzare , non è la stessa cosa...).
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
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Proverbio Arabo
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- TomCapraro
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Re: Torna il vero bookshelf
Si parla spesso del "problema delle tre pareti" attribuendo le colpe ai progettisti.
Il fatto è che la vera colpa ce l'hanno la maggiorparte degli audiofili, che poi occupano la maggior parte del mercato.
L'audiofilo mostra evidente idiosincrasia quando gli si propone una soluzione a filo parete e/o ad angolo.
L'audiofilo è felice quando si compra i suoi diffusori e li piazza ad una determinata distanza dalla parete di fondo.
In questo modo ottiene la sua immaginaria profondità in quanto, per lui, non sarebbe possibile ottenerla con le soluzioni a ridosso della parete.
C'è da dire che gettare due diffusori in mezzo alla stanza non richiede particolari lavori di ottimizzazione acustica, alla fine basta che vanno bene i medi, medioalti e alti (campo diffuso) fregandosene altamente di quello che accade entro la frequenza di Schroeder, che viene considerata parte secondaria, per molti anche ininfluente.
E dunque, qualsiasi progettista sarebbe in grado di realizzare diffusori con caratteristiche piu adatte a certi problemi ma...ho tutta l'aria che non verrebbero acquistati.
A questo punto il progettista dice: contenti voi contenti tutti.
Il fatto è che la vera colpa ce l'hanno la maggiorparte degli audiofili, che poi occupano la maggior parte del mercato.
L'audiofilo mostra evidente idiosincrasia quando gli si propone una soluzione a filo parete e/o ad angolo.
L'audiofilo è felice quando si compra i suoi diffusori e li piazza ad una determinata distanza dalla parete di fondo.
In questo modo ottiene la sua immaginaria profondità in quanto, per lui, non sarebbe possibile ottenerla con le soluzioni a ridosso della parete.
C'è da dire che gettare due diffusori in mezzo alla stanza non richiede particolari lavori di ottimizzazione acustica, alla fine basta che vanno bene i medi, medioalti e alti (campo diffuso) fregandosene altamente di quello che accade entro la frequenza di Schroeder, che viene considerata parte secondaria, per molti anche ininfluente.
E dunque, qualsiasi progettista sarebbe in grado di realizzare diffusori con caratteristiche piu adatte a certi problemi ma...ho tutta l'aria che non verrebbero acquistati.
A questo punto il progettista dice: contenti voi contenti tutti.
saluti, Tom
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Re: Torna il vero bookshelf
Diciamo pure in quasi la totalità dei casi un diffusore non è possibile possizianarlo a ridosso delle pareti oppure negli angoli ,quindi giustamente i progettisti considerano anche questo .
Quello che invece manca ,una minima indicazione per come è stato pensato il diffusore ,distanza,altezza ecc ecc .
Quello che invece manca ,una minima indicazione per come è stato pensato il diffusore ,distanza,altezza ecc ecc .
Salvatore Micale
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Re: Torna il vero bookshelf
Perchè richiederebbe perizia:SM63 ha scritto:Diciamo pure in quasi la totalità dei casi un diffusore non è possibile possizianarlo a ridosso delle pareti oppure negli angoli ,quindi giustamente i progettisti considerano anche questo .
Quello che invece manca ,una minima indicazione per come è stato pensato il diffusore ,distanza,altezza ecc ecc .
1) se il diffusore avesse una dispersione polare ampia servirebbe un trattamento passivo nelle pareti in modo da simulare una maggiore distanza virtuale.
2) si dovrebbe anche applicare una correzione sui bassi. (dato dal rinforzo delle pareti)
Tutte cose con cui l'audiofilo non vuole sbattersi.
saluti, Tom
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Re: Torna il vero bookshelf
In buona parte è un problema di marketing: se specifichi una posizione (più o meno definita) questo potrebbe essere percepito come una limitazione orientando l'acquisto su altro .... Alla fine ci si adegua dichiarando un numero ed un tipo di caratteristiche analogo alla concorrenza. Tra l'altro specificare delle distanze ha poco senso perchè la posizine va valutata in funzione di tutte le pareti e non solo di quelle più vicine. Purtroppo è diventata una moda tenere i diffusori molto distanti dalla pareti di fondo... basterebbe una occhiara alla documentazione della Genelec per capire quanto sia sbagliato (con la radiazione diretta).SM63 ha scritto:Diciamo pure in quasi la totalità dei casi un diffusore non è possibile possizianarlo a ridosso delle pareti oppure negli angoli ,quindi giustamente i progettisti considerano anche questo .
Quello che invece manca ,una minima indicazione per come è stato pensato il diffusore ,distanza,altezza ecc ecc .
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Re: Torna il vero bookshelf
OK ...Tom tutto plausibile ,un discorso avere un ambiente dedicato per fare quello che serve fare ,un'altro adattare un stanza arredata in un certo modo come sala d'ascolto ,intendevo questo .TomCapraro ha scritto:Perchè richiederebbe perizia:SM63 ha scritto:Diciamo pure in quasi la totalità dei casi un diffusore non è possibile possizianarlo a ridosso delle pareti oppure negli angoli ,quindi giustamente i progettisti considerano anche questo .
Quello che invece manca ,una minima indicazione per come è stato pensato il diffusore ,distanza,altezza ecc ecc .
1) se il diffusore avesse una dispersione polare ampia servirebbe un trattamento passivo nelle pareti in modo da simulare una maggiore distanza virtuale.
2) si dovrebbe anche applicare una correzione sui bassi. (dato dal rinforzo delle pareti)
Tutte cose con cui l'audiofilo non vuole sbattersi.
PS: Da non dimenticare ,quando un oggetto non si accetta a livello estetico (mi riferisco al contesto ) ,difficilmente si accettera a livello prestazionale ,anzi spesso neppure si arriva all'ascolto .
Ultima modifica di SM63 il 26/05/2018, 19:16, modificato 2 volte in totale.
Salvatore Micale
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