
Dal momento che Fabrizio Calabrese non rivela mai i dettagli delle sue realizzazioni si trova a dar ragione ai progettisti degli anni '70-'80 e quello che scrive ha lo scopo di impressionare i lettori (del ForumLibero) considerati potenziali clienti.
Non si può biasimare chi protegge i propri prodotti ma, come dicevano gli antichi romani, "est modus in rebus": i dati dichiarati da Clabrese spesso superano i limiti del "fisicamente realizzabile" anche se, bisogna dire, non è il solo dedito a questa pratica.
Apprendiamo poi che il 99% di quanto presente sul mercato è "puro mobilio o son giocattoli". Dobbiamo sentirci rincuorati: significa che qualche cosa di buono a disposizione degli appassionati di HiFi c'è ancora (basta cercarlo). Contrariamente, visto che i prodotti di Calabrese non si possono considerare "presenti" sul mercato, avrebbe scritto il 100% e non il 99%.
ma poi.. non bastava acquistare due o tre coppie di Indiana Line per realizzare un sistema di gran lunga superiore a sistemi ben più costosi? Allora l'HiFi non è così difficile oppure Calabrese stava consigliando "mobilio e/o giocatoli"?