Breve esempio di come il sistema occhi+capoccia viene facilmente ingannato.
E' uno dei millemila efetti ottici che esistono da mo', questo però è particolarmente feroce, non riesco a farlo smettere di muoversi. Cioè, ci riesco, ma devo sforzarmi.
Sarebbe bello che esistessero (magari ci sono e io non lo so) esempi facili anche per l'acustica, in modo da perculare un po' gli audiofili dal superudito (e supercervello).
A me si ferma se punto lo sguardo nella zona più scura dove si incontrano sfera e clessidra.
Però basta che perdo il fuoco un microsecondo e riballa la rumba.
Curioso che se guardi sopra e sotto, per quanto ti fermi ad osservare, la coda dell'occhio "vede" (almeno a me) movimento.
Polin ha scritto:Se fissi lo sguardo al centro dell'immagine rimane tutto fermo!
Se fissi lo sguardo, rimane tutto fermo.
Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
Il cervello si è evolito nell'ambiente naturale dove immagini come quelle proposte non sono presenti (o comunque non sono frequenti).
Per quanto riguarda l'udito, la stereofonia è una illusione acustica (dominata da sorgnti virtuali che non esistono) come sono illusioni acustiche le scale Sheppart o fenomeni come quello responsabile dell'effetto Franssen.
In sostanza il cervello ha imparato a gestire la percezione dei fenomeni naturali: non è difficile ingannarlo con stimoli artificiali.
Grazie.
Carino l'effetto Shepard, poi passo agli altri.
Ho dovuto aprire l'editor per convincermi che era un'illusione
Ho anche scoperto che i Pink Floyd si sono divertiti un fracco a turlupinare
LLLLeonardo ha scritto:
E' uno dei millemila efetti ottici che esistono da mo', questo però è particolarmente feroce, non riesco a farlo smettere di muoversi. Cioè, ci riesco, ma devo sforzarmi.
Tornando a queste tipologie di figure è necessario chiarire che vi è una peculiarità, riferibile alle condizioni di percezione che riguarda tutti gli organi di senso, che viene definita "attività attenzionale" la quale ha lo scopo di connettere le attività di "pensiero" di tipo cognitivo all'organo di senso che è chiamato (anche inconsapevolmente ) ad esplorare un tipo di fenomeno. Questa attività e ciò che ne consegue ,indipendentemente da come può essere definita a posteriori (vedi illusione) ,ha tempi di attuazione intermittenti ed può assumere (questo è stato sperimentato ovviamente) valori massimi intorno ai 3 sec.
Se provate a guardare la figura vi accorgerete che "l'illusione" ( io non definirei l'effetto con questa accezione ) si crea nel momento dello "stacco" dell'attività di cui sopra fino al successivo "stacco" e così via...