ho visto in diversi amp nella sezione di alimentazione e in lettori cd nello stadio di uscita dei cap di bypass.
mi chiedevo il valore va calcolato in base al suo campo applicativo ?
se si come è perchè ?
Bergamotto ha scritto:ho visto in diversi amp nella sezione di alimentazione e in lettori cd nello stadio di uscita dei cap di bypass.
mi chiedevo il valore va calcolato in base al suo campo applicativo ?
se si come è perchè ?
grazie
È una domanda un po' generica, più che altro perché per "condensatori di bypass" ci si può riferire a cose diverse (a volte si usa un po' impropriamente per qualsiasi condensatore di filtro).
Per quanto riguarda i bypass "propriamente detti" i più utilizzati sono i 100 nF ceramici, ma ho visto datasheet raccomandare in alcuni casi 1 uF (ad esempio nel driver di linea DRV134PA che mi ero studiato a suo tempo).
Sul sito di Rod Elliott c'è una trattazione breve ma discretamente esaustiva.
si bypassano i condensatori .... poco performanti ..... nella speranza di limitarne i difetti .... speranza spesso relativa
non esiste una regola .... si va solo a gusto
Diciamo che, nel caso dei condensatori bipolarizzati usati nei cross-over, usando un condensatore plastico in parallelo con un valore di un decimo o un ventesimo del valore del bipolarizzato si ottine un risultato apprezzabile. Per esempio in parallelo a 47uF bipolarizzato si possono mettere 4.7uF MKT o MKP. Naturalmente si deve tenere conto che in questo modo la capacità diventa 47+4.7=51.7 uF.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
Il bypass sulle alimentazioni serve par limitare gli effetti dell’induttanza Delle linee di alimentazione che può provocare instabilità ed oscillazioni . Sugli operazionali basta di solito 100nC, per i finali dipende dalla corrente e dallo S/R.
okay , tutto è ammissibile
Resta .... a mio parere .... che se ho una alimentazione , parlo di un finale con alimentazione flottante , con ottimi condensatori di cella , spessissimo bypassarli è controproducente , non ne conosco la spiegazione tecnica che esisterà
nelle mie sperimentazioni , almeno , è sempre stato così
Se invece ci si riferisce a bypass sugli stampati , cioè , all'inizio ed alla fine della linea , allora i bypass elettrolitico piccolo e plastico o ceramico o multistrato sono imprescindibili
MarioBon ha scritto: usando un condensatore plastico in parallelo con un valore di un decimo o un ventesimo del valore del bipolarizzato si ottine un risultato apprezzabile
non ho letteratura al proposito , ma ha senso quanto posti
Un po' è teoria (la componente induttiva del condensatore oltre una certa frequenza diventa predominante) e un po' è pratica: in determinate condizioni si percepisce differenza tra un bipolarizzato da 100uF e lo stesso 100uF con 5.6 uF in parallelo (tutto Mundorf). Dove lavoro c'è una persona che ha l'incarico (e la passione) per selezionare i componenti e le migliori combinazioni.
il grafico qui sopra si riferisce a condensatori MKP fino a 1uF come valore massimo. . Anche partendo da questo grafico si vede che 100 uF avrebbero risonanza poco sopra a 10kHz (in banda audio).
Per i bipolarizzati le frequenza di risonanza è più bassa (la componente induttiva è maggiore).
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
allora ho ragione io a basare un progetto per evitarli come la peste
Penso che nelle elettroniche troppo spesso ascoltiamo mix di condensatori , compensazioni a ceramici e filtri passa alto , senza scordare i servo , che , sì stiamo OT , ma sono sempre un inferno aggiunto , e tutto per controllare l'offset o tenere assieme un circuito , qualcosa non torna
Tuttavia ognuno .... io per primo .... ha le proprie fisse