Fabrizio Calabrese e Bob Carver

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese e Bob Carver

#11 Messaggio da TomCapraro »

saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese e Bob Carver

#12 Messaggio da TomCapraro »

...intanto vi anticipo quello che ai tempi aveva fatto il nostro scienziato pazzo...

Nel segmento di banda compreso tra 700hz e 2000hz (come segnale è stato usato il rumore rosa) calabrese aveva "invertito" la fase di 180°.

Immagine

A questo punto ci troveremmo davanti due segnali, uno "intonso" e l'altro con il segmento di banda (700-2000)
con la fase invertita di 180°.

Questa operazione stellare produce nei segnali (se analizzati tramite FFT) una risposta in frequenza sovrapponibile.

Il nostro ha mirato nel voler "dimostrare" a tutti i costi che quei due files una volta sottoposti ad NTD, questa, avrebbe prodotto una differenza enorme nella visualizzazione del segnale differenza...nonostante all'ascolto non producesse differenze udibili.

Ed è cosi, in realtà produce un segnale differenza che equivale alla medesima ampiezza dello stimolo, dislocata esattamente nella banda compresa tra 700hz e 2000hz.

I software di misura generano le differenze, dinanzi ad un software di misura bisogna metterci anche una persona che lo piloti bene, che operi i corretti settaggi...e che ne valuti i risultati.
Questi risultati andranno correttamente interpretati, per quello che sono e per quello a cui si punta a osservare e/o valutare.

Un software di misura purtroppo non riconosce la differenza tra una persona intelligente e un somaro, servirebbe una "NTD" anche per questo ma...ancora non l'hanno inventata.

Ripropongo, per le persone intelligenti, la lettura di questi due scritti:

https://teoriadeisegnali.it/libro/html/ ... o-7.2.html

https://teoriadeisegnali.it/libro/html/ ... .html#prev

Diversamente, da un somaro, aspettiamoci di tutto e di più. (magari anche con una spiegazione ragliante)
saluti, Tom
Carlo
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Re: Fabrizio Calabrese e Bob Carver

#13 Messaggio da Carlo »

TomCapraro ha scritto:Consiglio per calabrese...

Prima lettura --> https://teoriadeisegnali.it/libro/html/ ... o-7.2.html

Seconda lettura ---> https://teoriadeisegnali.it/libro/html/ ... .html#prev
Molto interessante
Secondo la mia valutazione da ignorante se tra due elettroniche venisse riscontrata una differenza nella risposta in frequenza, questa apparterrebbe alle distorsioni lineari, mentre la distorsione armonica sarebbe una distorsione non lineare giusto ?
La distorsione lineare si può eliminare tramite equalizzazione, mentre quella non lineare no perchè qualsiasi compensazione risulterebbe inefficace e l'elettronica continuerebbe a distorcere ?
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese e Bob Carver

#14 Messaggio da TomCapraro »

Carlo ha scritto:
Molto interessante
Secondo la mia valutazione da ignorante se tra due elettroniche venisse riscontrata una differenza nella risposta in frequenza, questa apparterrebbe alle distorsioni lineari, mentre la distorsione armonica sarebbe una distorsione non lineare giusto ?
La distorsione lineare si può eliminare tramite equalizzazione, mentre quella non lineare no perchè qualsiasi compensazione risulterebbe inefficace e l'elettronica continuerebbe a distorcere ?
Esattamente Carlo.
Alla fine Bob Carver, senza possedere mezzi moderni digitali, riuscì a creare una sorta di compensazione lineare analogica simile ad un circuito retrazionato atta ad eliminare le differenze udibili.
Oggi si può fare in modo piu semplice e preciso. (al netto delle alterazioni non lineari, altrimenti non sarebbe possibile apportare le modifiche.)
Ogni situazione, non solo andrebbe preventivamente verificata, ma non bisogna sperare nemmeno che riescano tutte.
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese e Bob Carver

#15 Messaggio da TomCapraro »

Immagine

...non è "cretina" la rappresentazione di quel grafico (che non è la "NTD" ma, come specificato, il punto in cui è stato inserito il segnale in fase e controfase) semmai può essere cretino quello che, non solo la scambia per NTD, ma dinanzi alla vera NTD ne da interpretazione da somaro.

A primo acchito la NTD darebbe una differenza "enorme" ma...come mai ? come interpretarla ? cosa fare per poi rilevare TUTTE le differenze (anche in termini di udibilità) di origine lineare e non lineare ?

Se continui con queste sparate (o meglio...ragliate) vuol dire che non hai studiato le differenze tra alterazioni di origine lineare e alterazioni di origine non lineare.

Studiatele bene, poi ti studi bene nel dettaglio cosa è possibile fare con i software odierni...se ce la fai ne riparliamo potendo scendere anche in dettagli inimmaginabili.
Al momento stai completamente annaspando facendo una gran confusione, quindi interpretando maldestramente le alterazioni geometriche della forma d'onda, le inversioni di fase e, soprattutto, lo spettro complesso con il suo modulo. :shock:
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese e Bob Carver

#16 Messaggio da SM63 »

Dimmi tu se esiste al mondo una "pseudo-misura" più cretina di così...!!!

Si questa .......http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 7&start=10

Immagine


Basta un minimo per comprendere il metodo non sarebbe capace di discernere il segnale (stimolo ) da una pernacchia .
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Re: Fabrizio Calabrese e Bob Carver

#17 Messaggio da MarioBon »

MarioBon ha scritto:Immagine
è scritto qui da Temme: bollettino B&K English BO 0385-11 a pag 9 e la tecnica è chiamata Random Distortion (RD)
La procedura si applica agli amplificatori. Successivamente, quando Temme ha aperto una ditta tutta sua, Temme ha sostenuto che questa tecnica si può usare anche con gli altoparlanti. La teoria della RD è descritta anche qui:
Bendant & Piersol "Engeneering Application of Correlation and Spectral Analysis" - Wiley Inter Science – 1980
Di questo libro, però, non ho il pdf. Quindi nulla di nuovo.
Mi autoquoto per una precisazione:
La misura della distorsione armonica si fa, per definizione, con stimoli sinusoidali ed il risultato dipende solo dall'ampiezza dello stimolo. E' ormai assodato che la sola distorsione armonica non dice tutto sulla qualità della riproduzione. In particolare non consente di predire la quantità e lo sperro della distorsione di intermodulazione che è la più fastidiosa.
Per ottenere informazioni più aderenti alle effettive condizioni d'uso si impiegano come stimolo i segnali multitono (per separazione in frequenza) o si ricorre, quando possibile, alla Random Distortion che consente di utilizzare direttamente i segnali musicali (per separazione della coerenza).
Con gli stimoli musicali o multitono (che non sono sinusoidali) per definizione non si ottiene la distorsione armonica (quindi è inutile andarla a cercare). Quello che si ottiene è lo spettro di tutto ciò che è presente nella risposta ma non era presente nello stimolo a livello spettrale (che per definizione si chiama distorsione ed è per definizione distorsione di intermodulazione.
Sapendo ciò è fuori luogo chiedere come si possa separare la distorsione armonica dalle altre forme di distorsione usando uno stimolo non sinusoidale. Così come è insufficiente indagare il comportamento degli altoparlanti misurando solo la distorsione armonica per di più solo di secondo e terzo ordine e per di più in ambiente non anecoico.

Uno dei vantaggi delle misure con segnali multitono è che possono essere esegiute anche in ambiente e che rappresentano la distorsione percepita nel punto dove viene posto il microfono (anche il punto d ascolto se il rumore ambientale lo consente).

Se poi non si conoscono o non si capiscono le definizioni (anche a causa di problemi lessicali) allora vale tutto. Tuttavia la realtà non cambia.

In sostanza se si chiede di separate la distorsione armonica da uno spettro di distorsione ottenuto come risposta a stimoli non sinusoidali significa che bisogna studiare di più.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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