vorrei capire il senso di mettere nelle elettroniche elettrolitici bipolarizzati o quelli "normali" polarizzati.
ad esempio in diversi cd ho visto che attorno al dac ci sono i BP....in finali invece è raro trovarli....si trovano al 95% quelli polarizzati.
la domandona è: posso sostituire i BP con i polarizzati o viceversa ?
secondo me si possono sostituire i polarizzati con i BP ma non il contrario
I codensatori elettrolitici polarizzati hanno il vantaggio d essere molto più piccoli sia a parità di valore che di tensione (oltre a costare meno). Non sono adatti per l'impiego con segnali alternati quindi è meglio non usarli sul percorso del segnale.
Un condensatore non polarizzato (bipolarizzato) si può realizzare colleagando due polarizzati in serie con polarità opposta. Il valore complessivo è la metà del valore del singolo condensatore (con due polarizzati da 220 uF se ne fa uno da 110). Per ottenere lo stesso valore ne servono quattro.
Quindi il bipolarizzato ha dimensioni quattro volte più grandi del polarizzato con lo stesso valore. In compenso regge una tensione doppia. Gli elettrolitici hanno una induttanza parassita abbastanza alta e la frequenza di risonanza sta sotto i 1000 Hz.
Si capisce quindi che non sono adatti a certi impieghi.
Si può sempre sostituire un polrizzato con un bipolarizzato ma non il contrario.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
MarioBon ha scritto: 08/06/2020, 14:50
I codensatori elettrolitici polarizzati hanno il vantaggio d essere molto più piccoli sia a parità di valore che di tensione (oltre a costare meno). Non sono adatti per l'impiego con segnali alternati quindi è meglio non usarli sul percorso del segnale.
nei lettori cd ho visto sempre i condensatori di uscita (sul percorso del segnale) essere dei polarizzati
Ultima modifica di Bergamotto il 08/06/2020, 16:40, modificato 1 volta in totale.
Per fortuna non mi occupo delle elettroniche e vedo i condensatori solo nei cross-over passivi. Uso anche i bipolarizzati (di una certa marca). In un solo caso ho usato due elettrolitici per fare un bipolarizzato. Funzionavano "talmente bene" che li ho tolti.
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Per piccoli segnali i polarizzati vanno "bene" perché si possono usare con una tensione di bias che li tiene sempre nella corretta area di lavoro. Non so se possano anche lavorare in AC pura per piccoli segnali (l'avevo letto da qualche parte ma non ricordo i limiti).
Viene meno il senso di usare dei bipolarizzati (dimensioni doppie per metà capacità), anzi probabilmente il singolo condensatore permette di essere più preciso in quanto non si passa per lo "zero" e non si hanno asimmetrie.
Chiaro che potendo scegliere meglio evitarli almeno negli stadi di segnale.
questa è una soluzione propost da Philips
che la dice lunga sulla cpacità degli elettrolitici di maneggiare segnali alternati. I diodi servono per evitare di contropolarizzare i condensatori e, attorno allo zero, passano solole tensioni che non portano i diodi in conduzione.
La capacità cambia con l'ampiezza del segnale e passa da C/2 per piccoli segnli a C per "grandi" sgnali".
Tipica capacità non lineare (come da definizione).
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