Conversione AD - minidsp ddrc 22D - Conversione DA

[Raindog]

Ciao a tutti,
un mio conoscente mi ha chiesto se sia possibile effettuare la correzione attiva in dominio digitale senza svenarsi, prendendo macchine specifiche tipo Accuphase o Mcintosh, non so se ne esistano altre. Quindi l'approccio di usare 3 apparecchi differenti AD-Dirac-DA mi sembra il più' corretto. Non ama pc in mezzo alla catena quindi dovrebbero essere delle schede stand alone in catena. Stavo pensando a qualcosa tipo Emu 1616 per la conversione AD, chiaramente minidsp DDRC 22D seguito poi da un ottimo DAC (si accettano consigli) che abbia anche solo un ingresso ed una uscita...
Cosa ne pensate? Aspetto consigli utili...
Grazie e buona serata.
Stefano.

[massimo1974]

ciao Stefano, se la sorgente fosse analogica e anche l'amplificatore fosse analogico forse il ddrc 22A sarebbe più indicato

[Raindog]

Le sorgenti sono Lettore CD/SACD, Giradischi e Tuner analogico, quindi un misto... amplificatore integrato...

[TomCapraro]

Credo che la soluzione DDRC tramite minidsp sia più indicata.
Anche una EMU1616 necessiterebbe del PC.

[Raindog]

Grazie ad entrambi...
ma una scheda pro, non so dico RME, che abbia ingressi/uscite analogiche che si possa configurare in loop...

uscita pre, ingresso analogico della scheda, uscita s/pdif ---- minidsp ---- ingresso s/pdif, uscita analogica, ingresso finale... è utopico? non riesce a fare il routing in modo corretto?
Grazie...

[TomCapraro]

Grazie ad entrambi...
ma una scheda pro, non so dico RME, che abbia ingressi/uscite analogiche che si possa configurare in loop...

uscita pre, ingresso analogico della scheda, uscita s/pdif ---- minidsp ---- ingresso s/pdif, uscita analogica, ingresso finale... è utopico? non riesce a fare il routing in modo corretto?
Grazie...

Perche' passare da una scheda audio (che peraltro necessita di un pc) quando puoi fare tutto tramite il minidsp DDRC 22A?
Questo oggetto consente l'input//output analogico, quindi anche la correzione del segnale che lo attraversa.(al suo interno lo elabora in digitale)

[Velut Luna]

...Allora... qui si spacca il capello in 4 per la "facile" conversione DA, proponendo DAC dai costi milionari e spesso improbabili... mentre invece si affiderebbe la DELICATISSIMA conversione AD ad una schedina da 200 euro?

ORA HO LA PROVA PROVATA CHE GLI AUDIOFILI SONO PROPRIO TANTO LONTANI DAL METTERE A FUOCO LE REALI PROBLEMATICHE DELL'ASCOLTO...
...Ah, poi magari questi sono gli stessi che possiedono un giradischi analogico (bene, encomiabile), ma non comprerebbero mai un LP derivante da master digitale...

Come diceva il grande Ginettaccio Bartali: "...Qua l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare..."

P.S.: com'è che QUALISASI tonmeister e/o studio di registrazione serio utilizza ESCLUSIVAMENTE ADC di valore assoluto e dal costo conseguente?
Personalmente, a meno di non usare Prism Sound ADA8HR o di un APOGEE SYMPHONY oppure del mio LYNX AURORA modificato su mie specifiche... non sprecherei un secondo per posizionare neppure un microfono... con roba tipo quella indicata pochi post qua sopra...

Il mio amico e collega Matteo, quando è passato ad utilizzare il sistema di monitor con ciorrezioone digitale integrata della Genelec, come ADC per le sorgenti analogiche ha utilizzato, appunto, un PRISM SOUND ADA8HR...

[TomCapraro]

La fase ADC, per quanto delicata, risulta SEMPRE meno problematica rispetto la fase D/A.
Qualsiasi apparecchio effettui una doppia conversione introduce sempre delle alterazioni di origine lineare (RiF, fase, group delay, delay) associate ad altre alterazioni di origine non lineare (thd, intermodulazione, rotazioni di fase, jitter, rumore) .
A questo punto eventuali differenze andrebbero valutate per definire la qualita' finale data dalla somma correzione + doppia conversione.
"Se" le schede producono alterazioni non lineari basse, il problema non si pone in quanto la correzione agisce contemporaneamente, sia sull'acustica, sia sulla stessa scheda che asserve la correzione.
Su audio review Marco Benedetti ha analizzato alcune schede audio economiche, che peraltro non ritengo straordinariamente eccezionali sotto il profilo prestazionale.
Tuttavia lo stesso Benedetti, campionando in digitale il segnale del miglior giradischi che possiede, ha dichiarato che sorprendentemente il suono riprodotto da questi scatolotti risultava quasi indistinguibile rispetto la riproduzione diretta.
Questo non significa andare a consigliare quel tipo di schede, visto che l'audiofilo esigente pretende solitamente il massimo delle prestazioni.
Personalmente non ho effettuato prove dirette sul minidsp e/o altre schede ma, su un paio di schede (definibili miracolose) e che costano relativamente poco, potrei metterci mani e piedi sul fuoco per quanto riguarda l'eccezionale trasparenza, tanto da non far sentire la loro presenza nemmeno se si digitalizza il segnale analogico di un DAC da 20.000€ e passa.
Alla fine siamo sempre li, non conta il costo, contano le prestazioni oggettive, e queste, affinche' si possano scoprire (potendo fare le dovute selezioni) bisogna anche cercarle, misurando e facendo opportuni test di ascolto.

Quindi, per due schede audio economiche posso garantire al 100% l'eccellenza, per le altre dipende.

[TomCapraro]

Non sono stato un fan delle doppie conversioni, preferisco applicare la correzione direttamente dal pc e operare direttamente tramite il dac.
In ogni caso, e per chi volesse dilettarsi un po' con il DIY, questo modulo e' straordinariamente trasparente http://www.dimdim.gr/2015/04/the-texas- ... ion-board/
Se personalmente dovessi "forzatamente" optare per una doppia conversione...opererei con quell'affare.
Avrei la certezza sul rispetto del segnale.

[massimo1974]

Credevo che Stefano volesse ascoltare al meglio i suoi dischi, non pensavo avesse esigenze di produzione musicale.