I subwoofer secondo Geddes

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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MarioBon
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I subwoofer secondo Geddes

#1 Messaggio da MarioBon »

Prendo dalla rete, traduco e commento.
https://mehlau.net/audio/multisub_geddes/

Configurazione del subwoofer dopo Earl Geddes (GedLee LLC)

La configurazione multisub descritta in questa pagina ha due grandi vantaggi rispetto ad altri metodi: sono necessari solo tre subwoofer e non è necessario posizionare i subwoofer in posizioni specificate. Tuttavia ci sono alcune regole di base che hanno dimostrato di dare i migliori risultati:

Mettete il primo sub in un angolo vicino ai satelliti principali.

Il secondo sub è molto più flessibile per quanto riguarda la sua posizione, ma non dovrebbe essere in un angolo. La parete laterale o la parete posteriore, vicino al punto medio, è una buona idea.

Mettete il terzo sub dove potete ma non sia troppo vicino agli altri due. È una buona idea alzarne uno dal pavimento (1).
MarioBon ha scritto:(1) in sostanza i tre sub vanno posti in modo da - eccitare tutti i modi - non eccitare i modi lungo una dimensione di base- non eccitare almeno un modo dell’altezza della stanza
Poiché utilizziamo 3 subwoofer, non è necessario che siano potenti come un singolo subwoofer.
Va bene qualsiasi subwoofer attivo decente (reflex o sospensione) con un driver da 10 "o più grande.
I sub dovrebbero avere questi controlli

- livello (continuo)
- filtro passa alto(continuo)
- fase (continuo o a scatti)
- equalizzatore parametrico (opzionale)

Strumenti di misure:

- Microfono di misurazione
- Preamplificatore microfonico
- Computer
- Software di analisi FFT in tempo reale

Procedura di calibrazione

Assicurarsi che gli altoparlanti principali (satelliti) non siano filtrati passa-alto poiché agiscono come sorgenti a bassa frequenza aggiuntive, il che è desiderabile (2).
MarioBon ha scritto:(2) La distorsione di intermodulazione no viene quindi migliorata come nel caso si impiegasse un passa alto sui satelliti
"Per prima cosa impostare i satelliti ed il subwoofer più vicino (il sub più vicino ai satelliti). Impostare l'analizzatore di spettro su una larghezza di banda molto bassa ma non inferiore a 200 Hz e un tempo medio abbastanza lungo. Ciò produrrà una media molto lunga del segnale sonoro (3).
MarioBon ha scritto:(3)in questo modo i modi appariranno meno evidenti. Sarebbe più logico cercare di vedere i modi con tutta la loro ampiezza.
Prendete il microfono e spostalo attraverso ampie posizioni spaziali vicino ma intorno alla posizione di ascolto preferita (4).
MarioBon ha scritto:(4)come si fa per Dirac Live
Fai attenzione perché piccoli urti del cavo possono generare grandi segnali errati nel microfono. Lo spezzamento (sweep) deve essere regolare. Quando l'analizzatore è completato durante il suo percorso avrai un grafico della frequenza e del campo sonoro a bassa frequenza media spaziale. Prova a regolare il sub - non regolare mai i satelliti - per vedere se puoi ottenere una risposta migliore cambiando il guadagno, la frequenza di passa basso, la fase e o il ritardo (se c’è). I bassi dovrebbero abbassarsi leggermente a questo punto poiché aggiungerai altri due sub.
Ora aggiungi il successivo sub più vicino e ripeti l'intera procedura di nuovo. Dovreste essere in grado di migliorare ciò che avevi prima. In caso contrario, provare a disattivare il primo sub e impostare il secondo ottimale, quindi aggiungere il primo sub. Se ancora non riesci a ottenere una risposta migliore con due sub rispetto ad uno, si dovrà spostarne uno. Si deve ottenere un miglioramento con il secondo sub o qualcosa non va.

Ora ripetere questo processo con il terzo sub. Il terzo sub, quando si è vicini, dovrebbe essere a malapena udibile. Se è rumoroso, ancora una volta, qualcosa non va. Dovrebbe solo riempire i buchi a questo punto e non aggiungere alcun livello effettivo. Il livello dopo due sub dovrebbe essere approssimativamente piatto o forse un po’ aumentato, in base alle preferenze. Trovo che un aumento di alcuni dB nella banda bassa sia desiderabile per ottenere il miglior effetto.

Con i tre sub le cose dovrebbero essere abbastanza fluide se mediate spazialmente. Ora puoi usare qualsiasi equalizzatore di cui hai bisogno per fare un appiattimento finale della risposta, ma queste bande non dovrebbero mai essere più di pochi dB. Quando hai finito, se le cose vanno come di solito per me, dovresti avere una media spaziale di circa ± 2-3 dB. Questo può richiedere diverse ore, quindi non essere impaziente. Assicurati di annotare tutte le impostazioni !!

Due persone aiutano: una per spostare il microfono e un'altra per comandare l’analizzatore. Muovere il microfono verticalmente e orizzontalmente (4), ma in un'ampia ellisse.
(4)non si capisce a cosa possa servire muovere il microfono al di fuori del piano dove si trovano le orecchie dell’ascoltatore. Può servire solo si si ascolta la musica sia in piedi che seduti.
Non è necessario ripetere lo stesso schema, è solo necessario NON lasciare il microfono fermo. Puoi provare sweep più larghi o più stretti, ma probabilmente lo sweep più grande sarà migliore. (Earl Geddes)
MarioBon ha scritto:Faccio notare che una media sulla frequenza corrisponde ad una media sullo spazio quindi più lo sweep è lungo più lo spostamento del microfono deve essere modesto. Sweep veloci non sono adatti per questo tipo di misura. meglio il rumore rosa.
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Re: I subwoofer secondo Geddes

#2 Messaggio da MarioBon »

Note personali:

- Servono tre sub woofer in tre posti diversi
- si occupa solo della risposta stazionaria
- La distorsione di intermodulazione dei satelliti non migliora
- L’ottimizzazione dipende dalla posizione dei sub se non si possono spostare i sub l’ottimizzazione potrebbe non essere possibile
- Il terzo sub si sente appena
- La procedura richiede un set di misura
- La procedura può richiedere ore
- L’ascolto viene ottimizzato in una zona attorno al punto di ascolto.
- Serve un equalizzatore

Con DRC o un Dirac o Amtimode e simili:
- basta un sub
- ottimizza la risposta in frequenza e nel tempo
- i satelliti hanno il passa alto e quindi meno distorsione
- non è necessario spostare sub e satelliti per portare a termine l’ottimizzazione
- non serve un equalizzatore

le altre limitazioni sono le stesse (necessità di fare misure, zona di ascolto limitata). Probabilmente con i correttori digitasi si fa prima e magari si spende anche meno.
Dal punto di vista teorico la procedura funziona nel momento in cui i picchi prodotti nella risposta da un sub cadono nei buchi prodotti da un altro sub (cosa possibile) ma questa "ricerca" va fatta a mano e a sentimento quindi, come giustamente detto nel testo, potrebbero volerci delle ore (o anche giorni). Si noti che non viene data alcuna garanzia di successo o di miglioramento.
La procedura proposta si basa anche sul fatto che sotto gli 80 Hz i sub woofer non sono identificabili. Ma in ambienti normali i modi si possono estendere anche oltre per esempio anche a 150 Hz dove un sub potrebbe essere identificato. Nella sostanza la procedura proposta regolarizza la risposta stazionaria trascurando del tutto la risposta impulsiva.
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Re: I subwoofer secondo Geddes

#3 Messaggio da bibo01 »

Circa 13anni fa esaminai attentamente la proposta di Earl Geddes perché nella mia stanza avevo verificato che un subwoofer non era sufficiente.
Infine la mia scelta cadde su una soluzione alternativa che era stata appena commercializzata che ben si accoppiava con le mie Magnepan: il sistema multi-sub Swam della AudioKinesis.
Questo è un sistema progettato da Duke LeJune, ex-collaboratore di Geddes, commercializzato con l'autorizzazione di Geddes stesso. Sicuramente sono stato il primo in Italia ad averlo. Forse l'unico.
E' una soluzione molto più pratica rispetto al sistema a 3 sub di Geddes perché molto più facile da distribuire in una stanza e progettata con un roll-off di 3dB per bilanciare il gain di una stanza.
Attraverso test di previsualizzazione sonora, feci delle "prove" con posizioni a "X", a "+", a "=" e a "||". Quest'ultima fu la mia scelta finale. Ampiamente soffisfatto e con sub non localizzabili.
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Re: I subwoofer secondo Geddes

#4 Messaggio da MarioBon »

Non metto in dubbio che funzioni ma se si dispone già di una coppia di diffusori che producono una gamma bassa sufficiente, oggi, la correzione digitale dell'ambiente è sufficiente. 13 anni fa non sono nemmeno se il DRC fosse disponibile.
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Re: I subwoofer secondo Geddes

#5 Messaggio da bibo01 »

MarioBon ha scritto: 18/04/2021, 10:03 ...13 anni fa non sono nemmeno se il DRC fosse disponibile.
Credo che lo fosse di già.
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