La configurazione originale prevedeva che il tweeter fosse in quadratura rispetto ai medi (e questa era la peculiarità della soluzione offerta dal d'Applito). In sostanza tra medi e tweeter doveva esserci uno svasamento di 90°. Poi anche d'Applotito si è accorto che è meglio mettere gli altoparlanti in fase.
Vantaggi:
a parte il fatto di utilizzare due medi e quindi di raddoppiare lo spostamento volumetrico
- l'impedenza di radiazione vista dal tweeeter è simmetrica
- la dispersione verticale è ridotta rispetto ad un singolo medio
- la dispersione orizzontale resta praticamente la stessa.
Questa configurazione può essere usata con altoparlanti di qualsiasi diametro purchè si sappia quello che si sta facendo. Si possono usare woofer in luogo dei midrange e realizzare sistemi a due, tre, quattro vie. Si possono anche utilizzare trombe.
Quello che conta è tenere presente che la dispersione verticale dei due altoparlanti esterni (la via bassa) del sistema si calcola come prodotto di due contributi:
- la dipersione calcolata per due sorgenti puntiformi alla distanza d (vedi figura)
- la dispersione della singola sorgente
ne segue che il livello dei "lobi laterali" che puntano verso il soffitto ed il pavimento sono ridotti. Questo avvine in base al "Teorema fondamentale dell'Acustica" come si legge qui: (https://www.sciencedirect.com/book/9780 ... -acoustics).
Va da sè che, più gli altoparlanti impiegati sono piccoli e quindi i centri acustici vicini, tanto più la dispersione verticale è ampia e quindi la configurazione d'Appolito "inutile".

Esempio di configurazione d'Applito con due woofer da 5 pollici (Kit Seas)