Su alcuni progetti commerciali (e anche su qualche autocostruzione "celebre") si vedono talvolta mediobassi caricati in bass reflex su sistemi che hanno anche una via inferiore.
Ma a cosa serve?
In quali situazioni il carico acustico fa differenza al di sopra della frequenza di taglio di un tipico medio/mediobasso?
Bass reflex per i mediobassi
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Re: Bass reflex per i mediobassi
Diciamo subito che se la frequenza di accordo è lontana dalla frequenza di taglio gli effetti del reflex sono relativi.
Il caso peggiore è cercare di aumentare l'SPL sfruttando il reflex.
Detto questo il reflex migliora le misure di distorsione armonica ma peggiora quella di intermodulazione.
Rendere più difficoltoso il progetto del passa alto.
Non va sottovalutato il fatto che nel reflex non ha senso riempire di fonoassorbente il volume (aumentano le perdite e diventa aperiodico) come invece si può fare nella cassa chiusa. Quindi un reflex sul medio (se è fatto per essere un reflex e non un aperiodico) peggiora la chiarezza e la risposta nel tempo.
Per fare un reflex serve anche un condotto che, se mal dimensionato, soffia e distorce.
Per fare un aperiodico basta fare un buco e riempirlo di assorbente.
Al momento non mi viene in mente altro.
Comunque si sono visti anche medi (aperti) montati nello stesso volume del woofer (senza una cassa separata) che è sicuramente peggio (specie per l'intermodulazione anche se nella distorsione armonica non lascia segni preoccupanti).
Va detto che realizzare la camera del medio è una complicazione che ha un costo.
Il caso peggiore è cercare di aumentare l'SPL sfruttando il reflex.
Detto questo il reflex migliora le misure di distorsione armonica ma peggiora quella di intermodulazione.
Rendere più difficoltoso il progetto del passa alto.
Non va sottovalutato il fatto che nel reflex non ha senso riempire di fonoassorbente il volume (aumentano le perdite e diventa aperiodico) come invece si può fare nella cassa chiusa. Quindi un reflex sul medio (se è fatto per essere un reflex e non un aperiodico) peggiora la chiarezza e la risposta nel tempo.
Per fare un reflex serve anche un condotto che, se mal dimensionato, soffia e distorce.
Per fare un aperiodico basta fare un buco e riempirlo di assorbente.
Al momento non mi viene in mente altro.
Comunque si sono visti anche medi (aperti) montati nello stesso volume del woofer (senza una cassa separata) che è sicuramente peggio (specie per l'intermodulazione anche se nella distorsione armonica non lascia segni preoccupanti).
Va detto che realizzare la camera del medio è una complicazione che ha un costo.
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Re: Bass reflex per i mediobassi
Grazie Mario per la disamina.
Le Wilson Alexia V presentano un "vented midrange": https://www.wilsonaudio.com/products/alexia/alexia-v
Non dicono se sia accordato o aperiodico.
Anche un progetto di Troels Gravesen ne fa uso http://www.troelsgravesen.dk/Revelator-851.htm
Le Wilson Alexia V presentano un "vented midrange": https://www.wilsonaudio.com/products/alexia/alexia-v
Non dicono se sia accordato o aperiodico.
Anche un progetto di Troels Gravesen ne fa uso http://www.troelsgravesen.dk/Revelator-851.htm
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Re: Bass reflex per i mediobassi
Contenti loro....
Sul filtro del medio realizzato da Gravesen ci sarebbe da discutere (nel senso che il fattore di smorzamento che vede i medio guardando verso l'amplificatore potrebbe essere molto più alto).
Se la bobina è posta direttamente in parallelo al medio il fattore di smorzamento alla basse frequenza tende infinito (attenua le vibrazioni spurie). Nel filtro originale il resistore R4 (in serie) limita il fattore di smorzamento a tutte le frequenze.
Oggi, con i programmi di simulazione, fissata la funzione di trasferimento, non è difficile ottenere lo stesso risultato con una topologia di filtro diversa (che risparmierebbe due componenti). R8 esegue anche una sovracompensazione dell'impedenza che viene "appiattita".
Se non ricordo male il tweeter ha uno spostamento Xmax di 0.1 mm. e va tagliato alto.
Il filtro del woofer, senza conoscere i valori dei componenti, non può essere valutato (dipende molto dai valori di C4 e R5).
Visto così l'unica cosa che si può dire che, alle alte frequenze, si riduce al partitore resistivo formato da R5 ed R6.
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Re: Bass reflex per i mediobassi
Gravesen vende in kit in collaborazione con Jantzen, non sorprenderebbe se alcune scelte fossero dettate più da ragioni commerciali che di effettiva necessità tecnica.
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Re: Bass reflex per i mediobassi
Visto che un altoparlante solidale al pannello dove è montato si comporta come un accelerometro non è irrilevante adottare quelle soluzioni (banali) che lo rendono
meno sensibile alle vibrazioni del mobile (che producono intermodulazione).
Poi ci si chiede perché un sistema suoni meglio di un altro.
Tra l'altro non credo che questo kit sia ecomonico.
meno sensibile alle vibrazioni del mobile (che producono intermodulazione).
Poi ci si chiede perché un sistema suoni meglio di un altro.
Tra l'altro non credo che questo kit sia ecomonico.
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Re: Bass reflex per i mediobassi
1) Posso chiedere cosa vuol dire? Mi manca il concetto del medio che vede uno smorzamento, ma non sono equivalenti i circuiti?MarioBon ha scritto: ↑11/10/2023, 12:23Contenti loro....
Sul filtro del medio realizzato da Gravesen ci sarebbe da discutere (nel senso che il fattore di smorzamento che vede i medio guardando verso l'amplificatore potrebbe essere molto più alto).
Se la bobina è posta direttamente in parallelo al medio il fattore di smorzamento alla basse frequenza tende infinito (attenua le vibrazioni spurie). Nel filtro originale il resistore R4 (in serie) limita il fattore di smorzamento a tutte le frequenze.
Oggi, con i programmi di simulazione, fissata la funzione di trasferimento, non è difficile ottenere lo stesso risultato con una topologia di filtro diversa (che risparmierebbe due componenti). R8 esegue anche una sovracompensazione dell'impedenza che viene "appiattita".
Se non ricordo male il tweeter ha uno spostamento Xmax di 0.1 mm. e va tagliato alto.
Il filtro del woofer, senza conoscere i valori dei componenti, non può essere valutato (dipende molto dai valori di C4 e R5).
Visto così l'unica cosa che si può dire che, alle alte frequenze, si riduce al partitore resistivo formato da R5 ed R6.
2) di che programmi parli? Ce ne sono free?
Ne segue che due individui diversi di fronte alla stessa sorgente sonora non sentono la stessa cosa. Nemmeno la stessa persona, di fronte alla ripetizione dello stesso messaggio, sente due volte la stessa cosa.
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Re: Bass reflex per i mediobassi
il fattore di smorzamento di un amplificatore è il rapporto 8/Zout dove Zout è l'impedenza di uscita dell'amplificatore.
Se l'altoparlante è collegato direttamente all'amplificatore l'impedenza Zout è risulta in serie all'altoparlante.
Per comodità l'FS è definito come rapporto quindi FS=50 equivale a una impedenza Zout di 8/100 = 0.08 Ohm. Una resistenza così piccola altera poco il funzionamento dell'altoparlante.
Supponiamo ora di mettere in serie all'uscita dell'amplificatore un resistere da 2.2 Ohm.
L'altoparlante guardando dai suoi morsetti verso l'amplificatore vede 2.2+0.08 Ohm e risulterà attenuato.
Il fattore di smorzamento visto dall'altoparlante è ora 8/2.28= 3.5 che è un valore molto basso (tipico di un amplificatore a valvole con un monotriodo non controreazionato).
Questo significa anche che le vibrazioni dell'apparato mobile dell'altoparlante sono molto meno controllate. Se andiamo a vedere la risposta in frequenza dell'altoparlante ci accorgiamo che il Qt è aumentato.
Quando tra l'ampli e l'altoparlante c'è il filtro crossover l'altoparlante, guardando verso l'ampli, vede dei componenti in serie e dei componenti in parallelo e crede che tutta quella roba faccia parte della impedenza di uscita dell''amplificatore.
Più roda c'è in serie, più il fattore di smorzamento è alto.
Collegando una bobina in parallelo ai morsetti di ingresso dell'altoparlante questo, almeno alle basse frequenza, vede una impedenza molto piccola (un fattore di smorzamento alto).
Collegando un resistore in serie ai morsetti di ingresso dell'altoparlante questo, a tutte le frequenza, vede il valore della resistenza (un fattore di smorzamento basso).
per quanto riguarda i programmi di ottimizzazione quello che uso io me lo sono scritto da solo. Tuttavia basta prendere qualsiasi simulatore, annotare la risposta in frequenza dei filtri e cercare di ottenerla con una topologia di filtro diversa.
Per esempio faccio un filtro con tutte le compensazione di impedenza dell'altoparlante poi le tolgo e alterando i valore dei componenti rimasti per ottenere la stessa risposta. Meno componenti ci sono e meglio è. Nel fare ciò si deve tenere d'occhio l0impedenza del sistema che, se è troppo bassa, manda in crisi l'amplificatore.
Se l'altoparlante è collegato direttamente all'amplificatore l'impedenza Zout è risulta in serie all'altoparlante.
Per comodità l'FS è definito come rapporto quindi FS=50 equivale a una impedenza Zout di 8/100 = 0.08 Ohm. Una resistenza così piccola altera poco il funzionamento dell'altoparlante.
Supponiamo ora di mettere in serie all'uscita dell'amplificatore un resistere da 2.2 Ohm.
L'altoparlante guardando dai suoi morsetti verso l'amplificatore vede 2.2+0.08 Ohm e risulterà attenuato.
Il fattore di smorzamento visto dall'altoparlante è ora 8/2.28= 3.5 che è un valore molto basso (tipico di un amplificatore a valvole con un monotriodo non controreazionato).
Questo significa anche che le vibrazioni dell'apparato mobile dell'altoparlante sono molto meno controllate. Se andiamo a vedere la risposta in frequenza dell'altoparlante ci accorgiamo che il Qt è aumentato.
Quando tra l'ampli e l'altoparlante c'è il filtro crossover l'altoparlante, guardando verso l'ampli, vede dei componenti in serie e dei componenti in parallelo e crede che tutta quella roba faccia parte della impedenza di uscita dell''amplificatore.
Più roda c'è in serie, più il fattore di smorzamento è alto.
Collegando una bobina in parallelo ai morsetti di ingresso dell'altoparlante questo, almeno alle basse frequenza, vede una impedenza molto piccola (un fattore di smorzamento alto).
Collegando un resistore in serie ai morsetti di ingresso dell'altoparlante questo, a tutte le frequenza, vede il valore della resistenza (un fattore di smorzamento basso).
per quanto riguarda i programmi di ottimizzazione quello che uso io me lo sono scritto da solo. Tuttavia basta prendere qualsiasi simulatore, annotare la risposta in frequenza dei filtri e cercare di ottenerla con una topologia di filtro diversa.
Per esempio faccio un filtro con tutte le compensazione di impedenza dell'altoparlante poi le tolgo e alterando i valore dei componenti rimasti per ottenere la stessa risposta. Meno componenti ci sono e meglio è. Nel fare ciò si deve tenere d'occhio l0impedenza del sistema che, se è troppo bassa, manda in crisi l'amplificatore.
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Re: Bass reflex per i mediobassi
C'è anche un altro modo di progettare i sistemi di altoparlanti: di fa un filtro a sentimento e poi si dice all'utilizzatore di comprarsi un Krell e di fargli togliere le protezioni (necessario con le Scintilla che fanno mezzo ohm di impedenza).
Bisogna notare una cosa: la progettazione di un filtro decente costa in termini di tempo ed il costo viene diviso su tutti gli esemplari venduti. Un filtro fatto a * di segugio costringe tutti gli utenti ad acquistare i famosi "amplificatori correntosi" che di solito sono costosi (e comunque suonano meglio sui carichi standard).
Bisogna notare una cosa: la progettazione di un filtro decente costa in termini di tempo ed il costo viene diviso su tutti gli esemplari venduti. Un filtro fatto a * di segugio costringe tutti gli utenti ad acquistare i famosi "amplificatori correntosi" che di solito sono costosi (e comunque suonano meglio sui carichi standard).
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Re: Bass reflex per i mediobassi
2) di che programmi parli? Ce ne sono free?
[/quote]
Boxsim, VituixCAD, Basta!, XSim permettono tutti di simulare crossover.
Boxsim ha anche una funzione di ottimizzazione che data una curva target "aggiusta" i valori dei componenti fino a raggiungerla, ma non la userei ad occhi chiusi
Chi c’è in linea
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