Le curve isofoniche partono da 0 dB a 1000 Hz (soglia di udibilità) e salgono fino a 120 dB (soglia del dolore -secondo altri 130 dB). Con questi numeri sembrerebbe che la dinamica dell’apparato uditivo fosse almeno di 120 dB. Non è così. Quando si ascoltano segnali al livello della soglia di udibilità l’orecchio applica una amplificazione di 40-50 dB (detta amplificazione cocleare). Appena lo stimolo supera un certo livello questa amplificazione viene rapidamente spenta. Quindi, quando si ascolta musica (a volume non bassissimo), la dinamica non è di 120 ma di 70-80 dB (40-50 dB in meno).
Si capisce allora perché negli studi di registrazione il rumore di fondo sia mantenuto sotto i 30 dB. In pratica, in presenza di segnali udibili, tale rumore diventa non udibile (lo sarebbe solo grazie all’amplificazione cocleare che però è spenta).
Conoscere l'effetiva dinamica della musica e l'effettiva dinamica percepita dell'orecchio aiuta a valutare le caratteristiche minime, per esemio, dei convertitori A/D. Del resto è difficile pensare che un musicista voglia produrre danni all'udito dei suoi ascoltatori con livelli SPL esagerati del fortissimo o che voglia rendere inudibili i pianissimo. Affinchè un fortissomo non mascheri il successivi pianissimo la differenza di livello non deve superare 40 dB. Il rumore nei teatri e auditori è inferiore a 30 dB.
Nei concerti rock, negli stadi, in discoteca. nella riproduzione con auricolari... i criteri sono completamente diversi e spesso i livelli SPL provacano danni all'udito.
Ciascuno può decidere di fare quello che vuole anche di sottoporsi a picchi di 140 dB SPL. Si può anche pensare che per ottenere bassa distorsione il sistema debba essere capace di raggiungere livelli SPL molto più elevati di quelli richiesti (sistemi sovradimensionati). Non è vero: il sistema deve produrre distorsione non udibile o tollerabile sul lungo periodo (qualche ora) nelle effettive condizioni d’uso.
Le effettive condizioni d’uso comprendono anche il genere musicale preferito. La musica country e la musica per organo presentano caratteristiche ed esigenze diverse. Va anche considerato che l’ascolto della musica riprodotta senza la contemporanea visione delle sorgenti reali (i musicisti che suonano) è comunque affaticante. Quando le sorgenti sono visibili una buona parte del lavoro viene delegata alla vista ed il cervello lavora meno.
La dinamica dell'apparato uditivo
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Re: La dinamica dell'apparato uditivo

Dinamica effettivamente disponibile durante l’ascolto musicale. Almeno 40 dB vengono a mancare perché l’amplificazione coclearie viene “spenta”. 10 dB vengono sacrificati per tenersi a debita distanza dalla soglia del dolore. 120-50=70 dB la dinamica percepibile è di 70-80 dB.
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