PARLIAMO DI VINILE

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superdeath1978
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#11 Messaggio da superdeath1978 »

organist ha scritto:Salve,
vado un po controcorrente e faccio il polemico...
Possiedo un Project Xpression, modificato nel motore e nella base per renderlo (quasi) totalmente insensibile alle vibrazioni.
Ho una collezione molto modesta di vinili, saranno non piu 200 dischi.
Il giradischi in se è un oggetto "bello", cosi come i registratori a bobine (e i proiettori cine).
Tuttavia non capisco, con la tecnologia oggi disponibile, perche non si ponga rimedio ai difetti tipici dei giradischi.
Qualcuno ha inventato la lettura ottica analogica per i dischi in vinile. Offre zero usura sui solchi, probabilmente un'estensione in frequenza ben maggiore (visto che il raggio di luce non soffre delle problematiche indotte dal movimento meccanico dello stilo), e tantissimi altri vantaggi.
Basterebbe che si investisse per proporre questa innovazione come braccio tangenziale (piu unita di controllo) da installare sulla propria base preferita. Eppure pare che a nessun audiofilo interessi la cosa.

Il wow & flutter, per me (ma è soggettivo) intollerabile nelle incisioni di pianoforte, organo, clavicembalo; sembra di ascoltare il tutto sopra di una barca che ondeggia.
Possibile che a nessuno sia venuto in mente un piatto con perno centrale piu piccolo, un piccolo microscopio, per poter visionare l'andamento dei solchi e "centrare" manualmente il disco? Eppure gli audiofili sono spesso smanettoni, sarebbero felicissimi.
Magari un perno "autocentrante" elettronico, che in combinazione con il braccio a lettura ottica di prima, offrirebbe un sistema di ascolto di prim'ordine.
E invece, pare che a nessuno interessi... e ci sono persone che spendono anche 10.000 euro per una testina, montata su un sistema intrinsecamente "difettoso", che consumera i solchi e riprodurra il suono come le onde del mare.
Un sistema come il Clearaudio Statement, che costa mi pare sui 100.000 euro, non offre realisticamente una "correzione" ai problemi su elencati.

Devo ammettere che anche io ascolto vinile, ma lo faccio prevalentemente come "gioco". Quando devo ascoltare musica seriamente, uso il dac e l'hard disk.

Tuttavia, in futuro probabilmente acquistero anche un bobine, ma... solo per il gusto di possederlo.

Faccio naturalmente i migliori auguri per questa bella iniziativa a Velut Luna!
Concordo in toto....anch'io ne ho circa 300 (90% dell'epoca )
Aggiungo che generi come il rock 60/70 ed il jazz/blues su alcuni album li preferisco in vinile, ben venga l'iniziativa di velut luna :) sono certo che saranno vinili al top !
Marco Chiarini
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#12 Messaggio da EDO RC24 »

organist ha scritto:
EDO RC24 ha scritto: secondo te il sistema di trasmissione tra la tastiera e il sommier dall' antichità a oggi nel 2017 è stato migliorato e ottimizzato??
Ovviamente si, la trasmissione meccanica puo usufruire oggi di studi ingegneristici che nel 500' (e ovviamente prima) non c'erano. Sia a livello progettuale che per tolleranze costruttive.
Attenzione, con questo non sto dicendo che la meccanica di un Antegnati o di un Malamini non sia degna di nota, sia chiaro.
Ma oggi, le possibilita come contenuto tecnologico nella costruzione di una trasmissione meccanica, sono immensamente superiori. Che poi vengano sfruttate o meno, o che siano utili o meno ai fini esecutivi (o addirittura dannosi) è un'altro discorso. Parlo ripeto, di solo contenuto tecnologico.
perfetto..mi sono permesso di farti questa domanda perché ho un amico che suona e insegna il tuo stesso strumento e come tu affermi alcuni repertori hanno bisogno degli schemi meccanici antichi..
al di là di questo ti sei risposto da solo Organist..le tolleranze meccaniche di oggi che erano fantascienza 15 anni fa hanno permesso anche nel campo delle macchine analogiche per la lettura di un vinile..di migliorare tutti i tipi di attriti ed errori..di sicuro porta più errori il disco stesso che la macchina..al livello di tolleranze..nella lettura dei solchi..
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Felix
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#13 Messaggio da Felix »

EDO RC24 ha scritto:
organist ha scritto:
EDO RC24 ha scritto: secondo te il sistema di trasmissione tra la tastiera e il sommier dall' antichità a oggi nel 2017 è stato migliorato e ottimizzato??
Ovviamente si, la trasmissione meccanica puo usufruire oggi di studi ingegneristici che nel 500' (e ovviamente prima) non c'erano. Sia a livello progettuale che per tolleranze costruttive.
Attenzione, con questo non sto dicendo che la meccanica di un Antegnati o di un Malamini non sia degna di nota, sia chiaro.
Ma oggi, le possibilita come contenuto tecnologico nella costruzione di una trasmissione meccanica, sono immensamente superiori. Che poi vengano sfruttate o meno, o che siano utili o meno ai fini esecutivi (o addirittura dannosi) è un'altro discorso. Parlo ripeto, di solo contenuto tecnologico.
perfetto..mi sono permesso di farti questa domanda perché ho un amico che suona e insegna il tuo stesso strumento e come tu affermi alcuni repertori hanno bisogno degli schemi meccanici antichi..
al di là di questo ti sei risposto da solo Organist..le tolleranze meccaniche di oggi che erano fantascienza 15 anni fa hanno permesso anche nel campo delle macchine analogiche per la lettura di un vinile..di migliorare tutti i tipi di attriti ed errori..di sicuro porta più errori il disco stesso che la macchina..al livello di tolleranze..nella lettura dei solchi..
Anche io, come il tuo amico, suono ed insegno quello strumento :) e quello che dici mi trova d'accordo. Con il mio post (un po' irriverente) di prima pensavo volessi andare a sottendere che "gli antichi facessero meglio dei moderni", cosa ovviamente non vera dal punto di vista tecnico (per via delle conoscenze acquisite nella storia). Ma se dobbiamo invocare la sensibilità estetica, beh, lì sì possiamo parlarne... ;)
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organist
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#14 Messaggio da organist »

EDO RC24 ha scritto: perfetto..mi sono permesso di farti questa domanda perché ho un amico che suona e insegna il tuo stesso strumento e come tu affermi alcuni repertori hanno bisogno degli schemi meccanici antichi..
al di là di questo ti sei risposto da solo Organist..le tolleranze meccaniche di oggi che erano fantascienza 15 anni fa hanno permesso anche nel campo delle macchine analogiche per la lettura di un vinile..di migliorare tutti i tipi di attriti ed errori..di sicuro porta più errori il disco stesso che la macchina..al livello di tolleranze..nella lettura dei solchi..

Io non sono un ingegnere meccanico, pur tuttavia mi è sembrato di vedere che gia a partire dagli anni 70' le tolleranze costruttive di certi giradischi non si discostavano da quelle di oggi (per esempio micro seiki, e altri).
I tagli delle puntine piu sofisticati, shibata, microline ecc, risalgono agli anni 70' e sono rimasti praticamente invariati. E anche se offrono forza di tracciamento non superiore al grammo, sempre di contatto fisico si tratta, e l'usura sara sempre un elemento presente.
Un braccio imperniato soffrira sempre di errore radiale, anche se la canna del braccio è da 15 pollici o costruita con il materiale piu esoterico.
Onestamente tutto questo miglioramento tecnologico io non lo vedo. Ma ripeto, non sono un ingegnere.
L'unica vera innovazione tecnologica la vedo nella lettura ottica del vinile. Ma suppongo che questo significhi un cambio di filosofia troppo destabilizzante, il giradischi non sarebbe piu un giradischi, e forse è questo il vero elemento di disturbo per l'audiofilo. A me personalmente un giradischi con braccio "ottico" piacerebbe molto.
Molto piu di un giradischi con piatto a levitazione magnetica.

Personalmente mi è sembrato di percepire un maggiore sviluppo tecnologico nella progettazione dei diffusori e altoparlanti rispetto ai giradischi, in questi ultimi anni.
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#15 Messaggio da hal999 »

organist ha scritto:

L'unica vera innovazione tecnologica la vedo nella lettura ottica del vinile. Ma suppongo che questo significhi un cambio di filosofia troppo destabilizzante, il giradischi non sarebbe piu un giradischi, e forse è questo il vero elemento di disturbo per l'audiofilo. A me personalmente un giradischi con braccio "ottico" piacerebbe molto.
Molto piu di un giradischi con piatto a levitazione magnetica.

Personalmente mi è sembrato di percepire un maggiore sviluppo tecnologico nella progettazione dei diffusori e altoparlanti rispetto ai giradischi, in questi ultimi anni.
C'è qualcosa simile http://www.ds-audio-w.biz/ non è lettura ottica pura ma il movimento del stillo è letto da un laser.
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organist
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#16 Messaggio da organist »

Purtroppo è una testina con contatto del solco. Ha tutti i limiti del movimento meccanico dello stilo. L'unico vantaggio è l'ininfluenza ai campi magnetici.
L'unico sistema a lettura ottica analogica per il vinile che conosca è l'ELP laser turntable.
È stato progettato all'epoca dei primi lettori CD e risente della "forma" tecnologica di questi ultimi, caricamento a cassetto, e cosi via. Doveva di fatto fare concorrenza ai lettori CD.
Se venisse proposto non come giradischi completo, ma come braccio con la sua unita di controllo da montare sulla propria base, forse avrebbe avuto piu successo. Forse.
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#17 Messaggio da Lemmy »

Da un punto di vista di teccnologie meccaniche,dagli anni 70 ad oggi,é cambiato molto!l'introduzione di macchine a controllo numerico ha,da una parte dato la possibilità di fare particolari prima impensabili,e da un'altra pure abbassato i prezzi,poiché una volta magari alcuni pezzi venivano fatti con più macchine diverse.Le tolleranze non sono solo accoppiamento perno-pozzetto del giradischi...ci son cose come concentricità,pararellismo,rotondità,ecc ecc che a casa é impossibile misurare,che con le nuove tecnologie son nettamente migliori di una volta!
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#18 Messaggio da organist »

Bene, le tolleranze nella costruzione sono giustamente migliorate, come è normale che sia con l'evoluzione tecnologica delle macchine.
Ma quello che io rimarco è che alcune problematiche di base permangono, e sono in parte svincolate dal miglioramento delle tolleranze.
Un braccio imperniato, unipivot o cardanico, anche se utilizza cuscinetti ultramoderni precisissimi, con attritto bassissimo, soffrira sempre di errore radiale.
Una puntina, anche con il taglio piu sofisticato (oltreche che sara maggiormente sensibile all'errore radiale di sopra, direttamente proporzionale alla complessita del taglio), usurera sempre i solchi.
Quello che ribadisco è che la tecnologia di oggi permette di porre totale rimedio a questi (e magari altri che mi sfuggono) problemi, eppure...
Sia chiaro, la mia non è una presa di posizione a favore di un supporto piuttosto che un altro.
Ognuno ascolta cio che vuole e spende come vuole i propri soldi. Io stesso ho un giradischi carino e diversi LP, che uso.
Il mio è un discorso sulle problematiche di base del supporto, e sul fatto che il mercato non sembri prenderle in considerazione indipendentemente dal prezzo.
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#19 Messaggio da hal999 »

Penso che il mercato è troppo piccolo per giustificare l'investimento nella ricerca e sviluppo.
Se no sbaglio il giradischi laser è ancora in produzione.
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Re: PARLIAMO DI VINILE

#20 Messaggio da superdeath1978 »

Motori brushless sui trazione diretta....alcuni ho visto li montano, un grande passo sicuramente per la durata in primis ma ho visto che hanno anche w/f bassissimi i gira che li montano
Marco Chiarini
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