Molto interessante l'analisi tecnico-acustica.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del mio recente sub...
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Ha due condotti reflex tappabili che lavorano congiuntamente a 3 tipi di equalizzazione selezionabili, come descritto nel link qui sopra.
Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa (cc)
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
Da quello che si legge sembra un ottimo prodotto (anche il prezzo...)Felix ha scritto:Molto interessante l'analisi tecnico-acustica.
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
Grazie, il tuo giudizio - col peso che ne consegue - mi tranquillizza sulla scelta fatta. Io lo faccio lavorare praticamente in cassa chiusa con i due condotti tappati e l'equalizzazione di REF. Per l'ambiente di cui dispongo sono riuscito a fonderlo molto bene con le mie nuove KEF LS50 W e non mi pento di non avere più le precedenti torri a tre vie. Il potenziometro del volume sta persino sotto ai -6 db. Se sono OT sposta su un thread più adatto o uno nuovo.MarioBon ha scritto:Da quello che si legge sembra un ottimo prodotto (anche il prezzo...)Felix ha scritto:Molto interessante l'analisi tecnico-acustica.
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
"Temo i Danai anche quando portano doni" (Eneide - Libro II, 49)TeoMarini ha scritto:...oppure non si tratti di un progetto volutamente arzigogolato, pensato per stupire gli adepti, un "...tipico esempio di progetto degradato rifilato agli autocostruttori, ma tale da non "dare fastidio" ai prodotti commerciali di pari aspetto."
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Si fa quando serve, per esempio nella Grand Callas lo uso per introdurre una equalizzazione alla risposta sulla prima ottava (me è escludibile). Può essere utile quando si usa un sub-woofer. In generale si cerca di evitare.
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
Beh, allora...chapeau!MarioBon ha scritto: Si fa quando serve, per esempio nella Grand Callas lo uso per introdurre una equalizzazione alla risposta sulla prima ottava (me è escludibile). Può essere utile quando si usa un sub-woofer. In generale si cerca di evitare.
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
carino complimenti...quando si fà.. và sempre bene..Felix ha scritto:Molto interessante l'analisi tecnico-acustica.
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
Perdona la mia ignoranza, ma francamente non riesco a capire l'utilità di tale soluzione.
Se si vuole una risposta in frequenza "tipo reflex" basta usare un reflex! O no?
L'unico motivo che riesco a trovare per utilizzare un condensatore è quello di tentare di correggere un progetto sbagliato, con un Qtc troppo basso e/o un woofer che non riesce a scendere troppo in basso e va tagliato con un 18 dB/oct...
TEO...
scusa se mi intrometto ma l' esempio portato da Mario era riferito a una cassa chiusa che generalmente ha una sua pendenza caratteristica di passalto..modificare questa pendenza facendola assomigliare a quella di un carico reflex non mi pare poco..i vantaggi sono quello di non avere il suono di un condotto nell ambiente e il secondo è quello di non dover modificare il volume della cassa chiusa..per cambiare allineamento woofer-cassa..
questa cosa mi fà ricordare quando giocavo con i woofer ad alta cedevolezza e le casse chiuse alle quali introducevo delle perdite meccaniche con resistenze acustiche (carico aperiodico) il basso cambiava di parecchio..
Se si vuole una risposta in frequenza "tipo reflex" basta usare un reflex! O no?
L'unico motivo che riesco a trovare per utilizzare un condensatore è quello di tentare di correggere un progetto sbagliato, con un Qtc troppo basso e/o un woofer che non riesce a scendere troppo in basso e va tagliato con un 18 dB/oct...
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
considera questa figura da un punto di vista diverso:
La curva rossa è più adatta per un ascolto a basso volume (fa una specie di luodness alle basse)
La curva nera è più adatta per un ascolto ad alto volume (e limita l'escursione alle frequenze più basse). La differenza a 100 Hz è nell'ordine di 5 dB quindi è una "equalizzazione" che ha il suo effetto.
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
Tieni presente che un condensatore ha un "circuito equivalente" con una propria ESR (resistenza equivalente serie) che, anche con valori molto bassi, fa diminuire in maniera consistente il Fattore di smorzamento del finale.EDO RC24 ha scritto:scusa se mi intrometto ma l' esempio portato da Mario era riferito a una cassa chiusa che generalmente ha una sua pendenza caratteristica di passalto..modificare questa pendenza facendola assomigliare a quella di un carico reflex non mi pare poco..i vantaggi sono quello di non avere il suono di un condotto nell ambiente e il secondo è quello di non dover modificare il volume della cassa chiusa..per cambiare allineamento woofer-cassa..
questa cosa mi fà ricordare quando giocavo con i woofer ad alta cedevolezza e le casse chiuse alle quali introducevo delle perdite meccaniche con resistenze acustiche (carico aperiodico) il basso cambiava di parecchio..
Per esempio, da conti fatti, sembrerebbe bastare una ESR di 0,1 Ohm a 50 Hz per abbassare il valore ipotetico del D.F. dei miei finali, da 200 su 4 Ohm a 33.
E questo, per me, è inaccettabile.
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Re: Estendere la risposta in frequenza di una cassa chiusa
Se vogliamo vederla da questo punto di vista la bobina in serie al woofer (presente in un qualsiasi diffusore a più vie, tranne rare eccezioni) presenta un resistenza in serie ben più alta di 0.1 ohm.TeoMarini ha scritto: Tieni presente che un condensatore ha un "circuito equivalente" con una propria ESR (resistenza equivalente serie) che, anche con valori molto bassi, fa diminuire in maniera consistente il Fattore di smorzamento del finale.
Per esempio, da conti fatti, sembrerebbe bastare una ESR di 0,1 Ohm a 50 Hz per abbassare il valore ipotetico del D.F. dei miei finali, da 200 su 4 Ohm a 33.
E questo, per me, è inaccettabile.
Le componenti resistive presenti nel filtro spesso sono volute ed hanno una funzione. Cizek ha messo in serie al woofer una resistenza di diversi ohm:
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... /cizek.pdf
Il diffusore acustico va visto come impedenza complessiva ai suoi morsetti senza preoccuparsi di cosa succede "al di là". L'amplificatore non sa come è fatto il filtro: "sente" la sua impedenza di ingresso.
Quello che va considerata è la combinazione della impedenza di uscita dell'ampli e l'impedenza del cavo (in particolare la componente resistiva).
Il fattore di smorzamento complessivo amplificatore+cavo è pari a
FStotale = 8/(RoutAmpli + RserieCavo)
se l'ampli ha un fattore di smorzamento pari a 100 RoutAmpli vale 0.08 ohm.
Lo stesso valore di resistenza si ottiene con 3 metri di cavo di sezione AWG 16.
Quindi 3 metri di cavo AWG 16 riducono il fattore di smorzamento da 100 a 50.
Con 3 metri di cavo AWG 10 il fattore di smorzamento si riduce da 100 a 80.
Si dice che il fattore di smorzamento serva a controllare il moto del woofer. Il moto del woofer è dominato dal fattore di merito elettrico che (se Qms è alto) è determinato dalla resistenza in continua dela bobina mobile del woofer che vale da 3 (2 nel car) a 6.4 ohm (raramente di più).
Rispetto a 3 ohm o più una resistenza aggiuntiva in serie di decimi di ohm (per il "controllo" del moto del woofer) non è determinante. E' vero invece che un fattore di smorzamento troppo basso determina delle variazioni nella risposta in frequenza del diffusore.
Per sentire anche un'altra opinione, la cosa di dibatte da 50 anni, puoi leggere qui:
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... Factor.pdf
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