L'ultimo passo è ottenere il circuito elettrico equivalente che rappresenta l'impedenza effettivamente misurata ai morsetti dell'altoparlante caricato in reflex. Questo si ottiene tracciando il circuito duale dell'equivalente meccanico.
![Immagine](https://s7.postimg.cc/jmqlep5a3/carico_tutti_impedenza.jpg)
Anche per l'impedenza della bobina mobile si può adottare un modello meno approssimato (proposto da KEF) particolarmente adatto per gli altoparlanti dotati di anelli (di rame o alluminio) per il controllo del flusso.
E' evidente che più il modello viene migliorato tanto meno approssimato sarà il risultato della simulazione. Restano comunque dei limiti. I più importanti sono:
- il limite di funzionamento dell'altoparlante come pistone rigido
- le onde stazionarie all'interno del cabinet.
Queste limitazioni sono importanti per la determinazione della risposta in frequenza e della potenza acustica mentre lo sono meno per la determinazione della impedenza elettrica (a parte piccole irregolarità di interesse relativo).
L'unico elemento di una certa importanza che non è stato introdotto in questi modelli sono le perdite (per attrito) sulle pareti dei condotti.