Lemmy ha scritto:E probabilmente anche il fatto che noi analogisti siamo convinti che il vinile suoni meglio se deriva da master analogico nasce da questo...semplicemente perché per fare i cd, decenni dopo, si è reso necessario questo "restauro" dei nastri?
Il nastro è un supporto ricoperto con uno strato che contiene una infinità di piccolissimi magneti (con un polo nord e un pole sud come le calamite). Quando il nastro viene registrato questi magnetini si orientano in un certo modo ma rimangono liberi di muoversi e quindi, con il tempo, tendono a riallinearsi (assumendo una configurazione che minimizza l'energia -> a caso). L'effetto, dopo un po', è la perdita di informazioni a cominciare dalle frequenze più alte. In compenso aumenta l'entropia.
Un nastro non è per sempre.
Il miglior modo per trasmettere informazioni nel tempo è scolpirle nella pietra. Questo è un contratto di acquisto di un campo scritto dai Sumeri 2600 anni prima di Cristo

Quindi ha circa 4600 anni. Dei supporti informatici, file ad alta risoluzione, CD, LP, ecc. tra 4600 anni si sarà perduta qualsiasi traccia. I moderni supporti di archiaviazione sono molto meno efficienti di quelli di Sumeri, Ittiti, Assiri, Egiziani...