Andiamo avanti per la nostra strada e, per far capire bene quale è il contenuto energetico alle basse frequenze dello stimolo multitono guardiamoci le figure che seguono. (Le linee rosse hanno un offset causuale, interessa l'andamento non i valori).

Questi tre qui sopra sono gli spettri di rumore bianco, rumore rosa e stimolo multitono come vengono rappresentati da un analizzatore di spettro a "larghezza di banda costante". Questo tipo di analizzatore si riconosce perchè lo spettro del rumore bianco risulta "piatto". La linea rossa è la risposta filtrata a terzi di ottava e rappresenta l'andamento dell'energia del segnale con la frequenza.Ne segue che in corrispondenza del rumore rosa la linea rossa è piatta.

Questa seconda figura rappresenta i tre spettri di prima (bianco, rosa e multitono) ma rappresentati da un analizzatore di spettro a "larghezza di banda percentuale costante" che è quello che si usa per valutare le risposte in frequenza degli altoparlanti prodotte con rumore rosa. In questo caso è il rumore rosa ad apparire piatto mentre il rumore bianco appare esaltato verso le alte frequenze. Se si usasse il rumore bianco per misurare i tweeter, questi si brucerebbero facilmente perchè il rumore bianco contiene molta più energia alle frequenze alte.
Se confrontiamo il rumore rosa e il segnale multitono vediamo che la linea rossa (la risposta a terzi dii ottava) per il rumore rosa è piatta mentre per il segnale multitono è calante verso le alte frequenze di 3 dB per ottava.
Questo significa che lo stimolo multitono contiene molta più energia alle basse frequenze del rumore rosa.
Quindi chi avesse avuto dei dubbi sul contenuto energetico dello stimolo multitono alle basse frequenze dovrebbe ora convincersi che invece di basse frequenze ce ne sono in abbondanza. Basta alzare il volume e fermarsi quando il woofer arriva a fondo corsa.