Allora, calabrese propone
fuffa, e noi andiamo a confermare che è cosi'.
Lo scopo principale di calabrese è "misurare la risoluzione dei DAC".
Come specificato in precedenza, andiamo a vedere quale figura barbina ha fatto calabrese.
Ha "confrontato" la "risoluzione" delle schede audio con quella del DCX2496, facendo leva sul livello di uscita che, nel DCX2496, risulta essere piu alto, molto piu alto.
Andiamo a vedere cosa dicono i datasheet della Focusrite scarlett 2i2 e del DCX2496.
La prima esce con max level 10dBu, il Behringer DCX2496 esce con max level 22dBu.
Vediamo a cosa corrispondono i valori:
10dBu =
2,45 Volt Rms e 6,92 Volt (p-p)
22dBu =
9,75 Volt Rms e 27,58 Volt (p-p)
20Log(9,75/2,45) =
11,996dB
Tra la scheda quindi e il DCX2496 abbiamo un guadagno di quest'ultimo di ben +12dB...ovvero la differenza che s'intravede chiaramente nei grafici del calabrese.
calabrese ha acquisito e basta, senza minimamente preoccuparsi del gain impostabile da: o preamplificatore e/o amplificatore e/o volume digitale.
Quindi ha "misurato" la ***vera*** risoluzione dei DAC passando per un finale.
Come tutti sappiamo, i DAC hanno prestazioni notevolmente superiori (a livello di SNR) rispetto un amplificatore e/o finale, per cui questi ultimi rappresentano un anello "debole".
Possiamo misurare soltanto la nostra condizione della catena di riproduzione, data dalla somma del rapporto segnale/disturbo, ma NON la "vera" risoluzione dei DAC...e NON in quel modo.
Innanzitutto calabrese parte, livelli di uscita a parte, con il piede sbagliato (lo fa sempre).
Cosa cavolo va a cercare/dimostrare in un segnale analogico convertito stimolato da una serie di Burst digitali che spaziano in un segmento la cui effettiva condizione d'uso non si manifesta MAI. (avete mai riscontrato registrazioni con segnali musicali registrati fino a -121dB ???

)
Per "vera" risoluzione dei DAC si dovrebbe intendere la capacità di riprodurre i livelli più bassi contenuti in una registrazione (di musica) per cui, prendiamo in esame il valore record riscontrato tra le migliori registrazioni che esistono in commercio, vale a dire -78dB analizzato senza costante di tempo, quindi nemmeno integrabile dall'orecchio...ma tant'è...utilizziamolo ugualmente. (già questo valore è una mezza follia, i -121dB di calabrese poi...)
Dunque come si presenta una forma d'onda a -78dB ?...diciamo geometricamente ottima, se rilevata con criterio, ovvero direttamente dallo stadio uscita del DAC.
Una forma d'onda del genere subirà incontrovertibilmente un leggero peggioramento dato dallo stadio di amplificazione del segnale, che introdurrà il proprio rumore intrinseco.
Ecco, calabrese in quella "misura"
non dimostra affatto la "vera" risoluzione dei DAC, ma soltanto una magra rappresentazione del RUMORE del finale in relazione ai livelli del segnale convertito dai DAC che, tra i vari apparecchi, risultano essere abissalmente differenti.
MISURA BOCCIATA
Quando si vuol scavare nel proprio setup, ovvero quando si aspira a risultati certi e oggettivi, si fa in questo modo:
Si sintetizza (per par condicio usiamo il 400hz, come calabrese.) una sinusoide con ampiezza -78dB (perchè -78dB ha un senso)
La si fa riprodurre ai due DUT in esame, ovvero i due DAC che differiscono palesemente come livello uscita e, tramite opportuna strumentazione, si acquisisce dai morsetti dell'ampli o finale,
rigorosamente allo stesso livello, ovvero compensando la differenza con il guadagno dell'amplificatore (o pre, o volume digitale...se è buono...).
A questo punto disponiamo di due segnali, arbitrari come livello in quanto conterà il fattore di elevazione dello stadio di amplificazione, ma pur sempre identici in ampiezza.
Li osserviamo all'oscilloscopio per osservare la forma d'onda, che si presenta pressochè identica:
Piggiamo sul tastino "noise reject" ed eliminiamo la componente del rumore, cosi...tanto per osservare (visivamente) se le due forme d'onda hanno subito evidenti alterazioni.
Come si evince la nostra forma d'onda sembra "ritornare" come quella che ho mostrato nel primo grafico all'inizio)
Completiamo il velocissimo lavoro inserendo le due forme d'onda in un distorsiometro
il cui valore tra la distorsione dei due segnali differisce di appena lo 0,03% di THD:
Ecco, a differenza delle pastrocchiate di calabrese, questo è uno dei tanti esempi dai quali escono dati veritieri, attendibili, ripetibili, presentabili e...senza gettare fumo negli occhi (come fa calabrese) con "misure" strampalate che nulla dimostrano e nulla potrebbero.
(sarebbe bastato equiparare i livelli)
