Dopo aver stabilito se la "forma" dell'impulso è conforme alle attese si può passare a valutare cosa succede per i "grandi segnali" ovvero cosa succede quando l'ampiezza dell'aimpulso aumenta.
Gli altoparlanti moderni sono fatti in modo che la bobina mobile non possa sbattere conto la piastra polare quindi non si sente più il "colpo" quando arrivano a fondo corsa. Rimane il fatto che, quando la bobina mobile supera una certa escursione, la distorsione aumenta.
Le misure impulsive non sono adatte per valutare la distorsione perchè lo spettro dello stimolo è continuo e la distorsione maggiore, in un impulso, è quella di forma.
Anche i criteri per valutare la distorsione non sono sempre gli stessi:
- per un sub-woofer che lavori sulla estensione di ottava ci si può accontentare di misurare la distorsione armonica
- per un altoparlante in generale si misura la distorsione di intermodulazione.
Anche il tasso di dstorsione accettabile cambia in funzione dell'utilizzo (per esempio per un due vie o un tre vie o un sub).
Il miglior modo per valutare la distorsione di intermodulazione è misurare la Distorsione Integrale con un segnale mulitono. In questo modo si vede (per esempio) quanta distorsione di intermodulazione risulata in gamma media a causa delle escursioni dei un mid-woofer. Tale distorsione è udibile e molto fastidiosa.
Le misure di distorsione vanno condotte per ampiezza dello stimolo crescente. Si parte da un certo livello (basso) e si aumenta gradulamene l'ampiezza dello stimolo. Se l'altoparlante è "buono" lo spettro della distorsione si alzerà in modo proporzionale al segnale (in sostanza la percentuale della distorsione rimane costante).Questo è il tipo di distorsione meglio tollerato dall'orcchio.
Oltre una certa ampiezza dello stimolo la distorsione comincerà a salire più dell'incremento del stimolo stesso. Da quel momento in poi, aumentando ancora l'ampiezza dello stimolo, le cose non potranno che peggiorare. In questo modo avremo determinato il limite del nostro altoparlante. Spesso, in corrispondenza del break-up della membrana si nota un aumento della distorsione che peggiora (localmente) più dell'incremento del segnale. In questo caso, se possibile conviene ridurre la banda passante dell'altoparlante ed escludere questo range o cambiare direttamente altoparlante. In un sub woofer a banda limitata i break-up della membrana avvengono oltre la frequenza di taglio e sono poco o nulla influenti.
La Distorsione Integrale misura la "distorsione stazionaria" con un segnale periodico (più precisamente pseudo periodico) con fattore di cresta compreso tra 3 e 4 quindi è riferbile almeno a quella categoria di programmi musicali caratterizzati da quel fattore di cresta.
Per quanto riguarda la distorsione di forma, che si manifesta sui picchi del segnale, è certamente possibile misurarla e sicuramente se non c'è è meglio. Tuttavia è anche "poco udibile" e ben tollerata in quanto ampiamente dipendente dal fattore di cresta del segnale (in sostanza dura troppo poco). Quindi il suo effetto "soggettivo" è più difficile da determinare.
Un buon esempio di distorsione di forma è stato illustrato da Tom:
La parta distorta "in forma" del segnale è indicata dalle frecce.
se la distorsione di forma si presenta separata da intervalli di tempo sufficientemente lunghi l'orecchio potrebbe non rendersene conto. Come detto se non c'è è meglio.
Supponiamo di prendere il segmento di segnale proposto da Tom, applicare una finestra (tipo Hamming o altro) e di analizzarlo con l'analizzatore di spettro. Anche se fosse possibile separare lo spettro della distorsione dallo spettro del segnale, Lo spettro della distorsione (il tasso di distorsione) dipenderebbe dalla lunghezza del segmento temporale analizzato. Questo per dire che la distorsine di forma, pur misurabile, non è facile da valutare come "effetto soggetivo".
Tra l'altro, nelle effettive condizioni d'uso, il clipping dell'amplificatre può essere più frequente della distorsione di forma prodotta dall'altoparlante.