Re: Nuove Misure Pylon Diamond Monitor + DRC
Inviato: 07/11/2019, 13:08
Ripropongo la domanda....da quali fattori/misure o rapporto tra di essi si capisce se è meglio correggere le medioalte frequenze in fase o in sola ampiezza?
HiFi, sorgenti, amplificatori, altoparlanti, musica
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Si guarda la risposta in frequenza oltre la frequenza di Schroeder (che la determina la dimensione della stessa sala) si valuta se risulta essere troppo tormentata.virman71 ha scritto:Ripropongo la domanda....da quali fattori/misure o rapporto tra di essi si capisce se è meglio correggere le medioalte frequenze in fase o in sola ampiezza?
Quindi fatte le dovute prove e valutazioni con un windows exponent basso potrei avere una correzione strong fino ad una determinata soglia e lasciare intatte le frequenze superiori?TomCapraro ha scritto: Si guarda la risposta in frequenza oltre la frequenza di Schroeder (che la determina la dimensione della stessa sala) si valuta se risulta essere troppo tormentata.
Si valuta l'impulso e lo step response per vedere se "tra le varie vie" non vi è scarso raggruppamento.
Si effettua una misura con sweep filtrato (oltre la frequenza di Schroeder) e si analizza il pattern riflesso. (come indicazione)
Se il pattern riflesso non è eccessivo e la risposta impulso (e step response) garantisce margine, possiamo ridurre la finestra (window exponent) in modo che la correzione non risulti aggressiva su una parte di spettro che vogliamo preservare (o conservare maggiormente)
Questi casi accadono quando alle basse è richiesta una correzione piu aggressiva, ma per evitare artefatti si agisce sulla finestra in modo che la gamma piu alta non venga corretta forzatamente allo stesso modo. (e per garantire anche un area d'ascolto meno costipata in quanto le finestrature spinte alle medie-medioalte tendono a ridurla formando uno sweet spot troppo puntiforme)
Le condizioni al contorno a volte impongono anche questo.
DRC per sua natura non si comporterebbe già così?virman71 ha scritto:Ripropongo la domanda....da quali fattori/misure o rapporto tra di essi si capisce se è meglio correggere le medioalte frequenze in fase o in sola ampiezza?
Sì e no.Paolo Boccardi ha scritto:Quindi fatte le dovute prove e valutazioni con un windows exponent basso potrei avere una correzione strong fino ad una determinata soglia e lasciare intatte le frequenze superiori?TomCapraro ha scritto: Si guarda la risposta in frequenza oltre la frequenza di Schroeder (che la determina la dimensione della stessa sala) si valuta se risulta essere troppo tormentata.
Si valuta l'impulso e lo step response per vedere se "tra le varie vie" non vi è scarso raggruppamento.
Si effettua una misura con sweep filtrato (oltre la frequenza di Schroeder) e si analizza il pattern riflesso. (come indicazione)
Se il pattern riflesso non è eccessivo e la risposta impulso (e step response) garantisce margine, possiamo ridurre la finestra (window exponent) in modo che la correzione non risulti aggressiva su una parte di spettro che vogliamo preservare (o conservare maggiormente)
Questi casi accadono quando alle basse è richiesta una correzione piu aggressiva, ma per evitare artefatti si agisce sulla finestra in modo che la gamma piu alta non venga corretta forzatamente allo stesso modo. (e per garantire anche un area d'ascolto meno costipata in quanto le finestrature spinte alle medie-medioalte tendono a ridurla formando uno sweet spot troppo puntiforme)
Le condizioni al contorno a volte impongono anche questo.
Ligo ha scritto: Sì e no.
Quando vari il WE devi anche a variare il n.ro di campioni che definiscono l'entità della correzione. Hai quindi un range di manovra definito al fine di evitare scalini nella correzione tra le varie gamme.
Quindi strong alle basse e nulla alle alte non si riesce a ottenere, riesci a ottenere un mix più sbilanciato verso il basso.
Questo lo puoi ottenere entro certi limiti.Paolo Boccardi ha scritto:Ligo ha scritto: Sì e no.
Quando vari il WE devi anche a variare il n.ro di campioni che definiscono l'entità della correzione. Hai quindi un range di manovra definito al fine di evitare scalini nella correzione tra le varie gamme.
Quindi strong alle basse e nulla alle alte non si riesce a ottenere, riesci a ottenere un mix più sbilanciato verso il basso.
Quindi WE e i campioni che cambiano anche in base al filtro. Nel mio caso volevo provare una correzione più strong sulle basse e più blanda sulle alte.
Come riportato prima, devi incrementare "l'aggressività" alle basse e contenerla alle medie-medioalte-alte.Paolo Boccardi ha scritto:
Quindi WE e i campioni che cambiano anche in base al filtro. Nel mio caso volevo provare una correzione più strong sulle basse e più blanda sulle alte.