http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... ro#p142561 mercoledì 15 maggio 2019, 11:53
Fabrizio Calabrese ha scritto:Ed invece... guarda qui... io non solo non ho problemi ad approfondire, ma sono anche felicissimo di farlo.Leonida ha scritto:renditi conto che se fosse vero quello che hai sperimentato, e non è la prima volta che ti succede, se cioè la qualità dell'ascolto peggiorasse drasticamente su qualsiasi parametro audio, solo per l'innocua presenza di un secondo ascoltatore ed ancora di più con un terzo presente e sempre peggio all'aumentare del numero dei presenti, e se tutto questo non avesse (come di fatto non ha e non può avere) nessuna relazione con l'assorbimento e l'acustica, tutto, ma proprio tutto quello che è stato scritto e si continua a scrivere, non varrebbe più di un fico secco, e chiunque scriva o abbia scritto di audio e di riproduzione musicale verrebbe relegato istantaneamente fra quelli che ne sanno meno del mio gatto.Fabrizio Calabrese ha scritto: In effetti ho riascoltato da solo alcuni di quei brani e non mi sono sembrati poi così male.
Probabilmente la presenza del tizio ha innescato un certo "effetto-Leonida", per cui -ad esempio- il suo brano di pianoforte a me sembrava incredibilmente legnoso e povero di definizione negli attacchi... mentre il piano all'inizio della Canzone di Marinella sembrava eccedere sul versante opposto (per cui nessun addebito ai diffusori, anzi... bene per la loro analiticità !).[/b]
Ti consiglierei di non approfondire, potrebbe rappresentare per te un trauma irreversibile, e per evitarlo o rimanerne immune, dovresti esser dotato di una capacità di rimozione ben più stellare delle tue conoscenze e della tua capacità progettuale.
Partiamo da una premessa: un ascoltatore esperto -professionale- di solito è abbastanza smaliziato da non cadere in questo tipo di suggestioni.
Per esempio nel mio caso, con Bluenote, io mi sono fatto influenzare quando i brani che ascoltavo non li conoscevo, ma poi, quando ne ho messi alcuni dei miei, quel che ho ascoltato è stato esattamente quello che ascolto tutti i giorni e che hanno ascoltato anche altri appassionati (p.es. Uli o Ginohorn). Infatti il pianoforte di Lee Waldron lo avvertivo legnoso e poco nitido nei transienti, vale a dire esattamente l'opposto del pianoforte all'inizio della Canzone di Marinella, che è limpidissimo, al limite del metallico.
Ora pensaci... Se fosse stato l'impianto (o le mie orecchie) a suonare "attufato", io avrei sentito in quel modo anche il piano della Canzone di Marinella ! Ed invece l'ho ascoltato come è realmente, perlomeno qui a casa mia e con i miei impianti.
Un ascoltatore che è un semplice appassionato -come p.es. Bluenote- e che è anche coinvolto emotivamente (deve difendere le sue scelte o fare una figuraccia) è assolutamente possibile che si sia autosuggestionato al punto di sentire veramente male...
Però io credo che in questi casi l'intelligenza dovrebbe intervenire per indicare una soluzione a questa inaffidabilità: ed è semplice.
Ascoltando infatti più brani, di tipo diverso e non necessariamente quelli che abbiamo selezionato perché suonano bene sul nostro impianto, alla fine gli effetti della suggestione scompaiono, non fosse altro che per il fatto che non esiste alcun reale contesto di suggestione (in fondo stiamo parlando di una normale prova di apparati tecnologici... mica di questioni vitali !).
Su una cosa hai ragione, Leonida: sul fatto che gli appassionati sono frequentissimamente vittime di queste suggestioni, per cui quando sono "innamorati dell'oggetto" tendono a scusarne tutti i difetti, né più né meno di come si fa per una bella donna. Però anche per le belle donne arriva il momento di aprire gli occhi.