Il massimo impiego di campioni che vertono a correggere la risposta acustica (che è ad eccesso di fase) si piazza nella parte di spettro entro la frequenza di Schroeder e, man mano, al salire della frequenza, il sistema passa da correzione ad eccesso di fase a fase minima. (c'è una precisa finestra, peraltro anche regolabile tramite la window exponent)
A questo punto ho generato (tramite l'ottimo REW, che nelle ultime versioni fa un po tutto) dei burst a svariate frequenze.
I burst sono relativi ad una semionda positiva in modo che risulti simile ad un transiente con ampiezza massima, e sono distribuiti con una ripetizione temporale di 500ms (tra i primi due impulsi) e 1000ms
(tra i primi due impulsi e quelli successivi).
All'ascolto sembrano dei colpi di cannone poichè lo stimolo è nettissimo, vale a dire con il massimo tempo di salita in funzione della frequenza.
Naturalmente l'acquisizione è stata rilevata nel punto ascolto, e naturalmente i segnali di burst sono stati sottoposti a filtraggio con attivo il DRC
Come potete vedere, i transienti risultano pulitissimi, nettissimi, e senza alcun fenomeno di preringing. (lo si nota alla base dell'inizio dello stimolo)
Dopo il transiente si manifesta il naturale decadimento ambientale (circa mezzo secondo)-
Quando i transienti vengono avvicinati temporalmente (meno di mezzo secondo) una parte di inviluppo iniziale viene mascherato dai vari fenomeni di tempo di riverbero e/o decadimento.
E dunque questa leggenda metropolitana (e grossa inesattezza) del fatto che il DRC genera preringing viene smontata con questa prova.









