Fine tuning dopo correzione DRC
Inviato: 14/03/2021, 13:18
Si è spesso parlato del fine tuning per aggiustare il tiro sulle correzioni create da DRC, ma voi come lo fate?
Nel senso che, l'intervento sulla curva target di DRC mi sembra uno strumento poco efficace.
Io credo di aver trovato una strada migliore, ma vorrei confrontarmi con qualcuno per capire quali siano i limiti e le eventuali controindicazioni.
Parto da un esempio, queste sono le correzioni dopo DRC sulle frequenze più basse.
Le curve con colore nero e rosso sono le misure dei due canali corretti singolarmente, quella verde è la misura di entrambe i canali. Concentriamoci a titolo di esempio al comportamento sotto i 50 HZ.
E' evidente che ci dev'essere un problema di fase dal momento che i due canali corretti (bene) finiscono per sottrarsi.
Infatti guardando alle fasi si nota che a partire da 50 Hz (a scendere) il canale sinistro (curva più alta) incrementa la sua fase meno del destro (curva più bassa):
A questo punto la mia soluzione (se corretta) è stata quella di mettere nel DSP due correzioni in cascata, la prima è quella calcolata con DRC e la seconda quella calcolata con rePhase.
Questo mi permetterà di calcolare la correzione con DRC e, lasciandola inalterata, "ritoccare" la risposta con i filtri disponibili in rePhase.
La potenza di rePhase sta nel poter applicare filtri a fase costante, a modulo costante e naturalmente a fase minima. Tanti quanti ne voglio, o quasi.
Inoltre, non dovendo rifare il calcolo con DRC il risultato del fine tuning è immediato. Lo applico e misuro subito il risultato.
Un effetto indesiderato è un incremento della latenza totale.
Nel caso in esempio ho provato a correggere la fase (non il modulo) del canale sinistro, aggiungendo i 107° mancanti a 30 HZ, più un ritocchino a 33,4 Hz
Il risultato delle misure rieseguite senza spostare il microfono mi sembra strepitoso:
Il comportamento con entrambe i canali in funzione si è decisamente linearizzato, sebbene la misura sul canale sinistro modificato in fase sia rimasta praticamente inalterata.
Anche le fasi dei due canali sotto i 50 Hz adesso si assomigliano molto di più (qui non mostrate).
Non mi aspetto che il risultato sia così facile da ottenere anche a frequenze più elevate, tuttavia mi sorge il dubbio se questa metodologia sia corretta.
Applicare filtri a fase lineare o modulo lineare (se così si può dire) può causare colorazioni o artefatti, specialmente a frequenze più alte (non oltre il kiloherz)?
O invece correggendo in modo selettivo, riesco fare quel tanto in più che DRC non riesce a fare?
Nel senso che, l'intervento sulla curva target di DRC mi sembra uno strumento poco efficace.
Io credo di aver trovato una strada migliore, ma vorrei confrontarmi con qualcuno per capire quali siano i limiti e le eventuali controindicazioni.
Parto da un esempio, queste sono le correzioni dopo DRC sulle frequenze più basse.
Le curve con colore nero e rosso sono le misure dei due canali corretti singolarmente, quella verde è la misura di entrambe i canali. Concentriamoci a titolo di esempio al comportamento sotto i 50 HZ.
E' evidente che ci dev'essere un problema di fase dal momento che i due canali corretti (bene) finiscono per sottrarsi.
Infatti guardando alle fasi si nota che a partire da 50 Hz (a scendere) il canale sinistro (curva più alta) incrementa la sua fase meno del destro (curva più bassa):
A questo punto la mia soluzione (se corretta) è stata quella di mettere nel DSP due correzioni in cascata, la prima è quella calcolata con DRC e la seconda quella calcolata con rePhase.
Questo mi permetterà di calcolare la correzione con DRC e, lasciandola inalterata, "ritoccare" la risposta con i filtri disponibili in rePhase.
La potenza di rePhase sta nel poter applicare filtri a fase costante, a modulo costante e naturalmente a fase minima. Tanti quanti ne voglio, o quasi.
Inoltre, non dovendo rifare il calcolo con DRC il risultato del fine tuning è immediato. Lo applico e misuro subito il risultato.
Un effetto indesiderato è un incremento della latenza totale.
Nel caso in esempio ho provato a correggere la fase (non il modulo) del canale sinistro, aggiungendo i 107° mancanti a 30 HZ, più un ritocchino a 33,4 Hz
Il risultato delle misure rieseguite senza spostare il microfono mi sembra strepitoso:
Il comportamento con entrambe i canali in funzione si è decisamente linearizzato, sebbene la misura sul canale sinistro modificato in fase sia rimasta praticamente inalterata.
Anche le fasi dei due canali sotto i 50 Hz adesso si assomigliano molto di più (qui non mostrate).
Non mi aspetto che il risultato sia così facile da ottenere anche a frequenze più elevate, tuttavia mi sorge il dubbio se questa metodologia sia corretta.
Applicare filtri a fase lineare o modulo lineare (se così si può dire) può causare colorazioni o artefatti, specialmente a frequenze più alte (non oltre il kiloherz)?
O invece correggendo in modo selettivo, riesco fare quel tanto in più che DRC non riesce a fare?