Buongiorno,
Cosa si nasconde dietro la famosa parola “riedizione” ?
A patto che abbiamo stabilito che a 24 non ci arriviamo nemmeno con una scaletta, cosa fanno i tecnici del suono per compiere l’operazione?
Upsampling virtuale? Aggiungono solo il numero 24?
Mera è pura operazione di marketing ?
Come si può aggiungere ad una torta già cotta, un altro pezzo di torta e farla diventare più grande e bella ?
Se si dispone di una registrazione su nastro la si può convertire in formato digitale a 24 bit invece che a 16. Se si tratta di CD Audio restano comunque 16 bit.
A volte una registrazione viene rimixata o equalizzata e "24 bit" fa comunque un bel vedere.
Un CD a 16bit/44.1kHz può essere riversato a 24 bit ma in questo caso l'informazione resta la stessa a meno di non applicare, per esempio, un declipper.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
...esatto, tutto ciò che può avvantaggiare il passaggio da 16 bit a 24 bit (ma con upsampling da 44.1khz a 96khz) è l'adozione -da parte del DAC- di utilizzare un filtraggio digitale piu performante, e che evita possibili rotazioni di fase e/o distorsione in prossimità della frequenza di taglio.
ing.daniele ha scritto: 24/03/2023, 21:57
ADI-2 DAC FS della RME ???
Qualsiasi DAC Daniele si avvantaggia del miglior filtraggio al salire della frequenza di campionamento. (questo anche se non gli si da in pasto un segnale nativo, quindi soltanto frutto di upsampling)
C'è un 3D molto interessante a riguardo...spero di (ri)trovarlo, e spero che le immagini siano ancora presenti.
ing.daniele ha scritto: 25/03/2023, 16:55
Scusami
Ho confuso con la fretta il filtraggio, con le opzioni di equalizzazione parametriche dell’RME.
Sinceramente non spenderei soldi per una RME per il fatto di ricavarne qualcosa in termini di equalizzazione parametrica.
Le stesse potenzialità potresti ottenerle da un player software come J.River...anzi...molto di più.
Se invece punti al DRC non ti serve nè l'una nè l'altro.
Per cui paradossalmente sarebbe una scelta sensata puntare sugli album o singoli che “escono come nascono” ?
Mi spiego:
Una traccia registrata in DSD 128
L acquisto in DSD 128 (e non dsd512)
Una traccia registrata in 24-88,2
La acquisto in 24-88,2 ( e non in 24-192)
Una traccia pensata in PCM
NON la compro in DSD ma in PCM
E così via
Cioè se il fornaio fa una torta di mele
Io acquisto quella senza aggiungere altri pezzi (es.mirtillo)
Credo che così facendo si possano evitare inutili conversioni.
Se siamo tutti d’accordo che più breve è il percorso tra sorgente ed altoparlanti
Allora conviene che più breve e senza “rotonde” è il percorso tra acquisizione e masterizzazione e meglio è (a patto di aver eseguito in acquisizione decente è degna di tale nome)
Mio nonno diceva
Se nasci pecora non muori leone
Riadattando:
Se nasci 16 non diventi 24
Credo che da un punto di vista, così su due piedi possa essere una cosa sensata. Senza lotte tra PCM e DSD o altro; acquisto quello in cui viene pensato, e sopratutto che gli strumenti in fase di registrazione possono acquisire .