Riflessioni nell'ambiente d'ascolto
Inviato: 29/01/2024, 15:45
Ogni parete di una stanza parallelepipeda ha un effetto sulle riflessioni e sull'immagine stereofonica riprodotta.
Riflessioni da un ngolo:
ogni raggio sonoro riflesso da due (o tre) pareti che formano un angolo retto viene riflesso nella stessa direzione da cui proviene. Gli assorbitori in materiale poroso o fibroso posti negli angoli della stanza, anche se poco efficaci alle basse frequenza, danno comunque un contributo alla Chiarezza.
Riflessioni dalle pareti laterali:
espandono orizzontalmente il palcoscenico sonoro. Le riflessioni laterali provocano l’allargamento dello stage sonoro. Se l’angolo di radiazione orizzontale vale +/- 30° e i diffusori sono orientati verso il punto di ascolto (ancora di 30°) le riflessioni laterali sono molto scarse (assenti nella situazione schematizzata in figura) e quelle poche finiscono alle spalle del punto di ascolto dove dovrebbero trovare una superficie assorbente o molto diffondente. Il fonoassorbimento delle pareti laterali, in questa situazione (sistemi direttivi), è meno importante.
Riflessioni dal pavimento:
se gli altoparlanti sono lontani dalle pareti laterali sono le prime ad arrivare all’ascoltatore. A teatro sono scarse o assenti. Non hanno effetto sulla intelligibilità del parlato. Vanno assorbite con teppeti dotati di sottotappeto in feltro.
Riflessioni dalle pareti dietro agli altoparlanti:
potrebbero essere le prime anche se, di solito, alle alte frequenza gli altoparlanti diventano direttivi. Sono più importanti con i sistemi onmidirezionali ed i dipoli (elettrostatici). Possono essere sfruttate per aumentare la Brillanza senza alterare il timbro.
Riflessioni dalla pareti dietro all’ascoltatore:
se la parete dista meno di due metri dal punto di ascolto generano mascheramento (sperimentale). Questa parete deve essere molto assorbente (se molto vicina) o assorbente e diffondente.
Riflessioni dal soffitto:
in genere il soffitto è relativamente lontano anche se molto riflettente. Dovrebbe essere diffondente. Non conviene modificare il tempo di riverberazione agendo esclusivamente sul soffitto. Nei teatri del 1700 il soffitto era a cupola ma il centro di curvatira cadeva ben sopra alla platea. Nei teatri "a scatola da scarpe" il soffitto a cassettoni è diffondente (Castello Eisenstadt, King’s TheatreLondra, Hannover Square Room, Londra, Castello Csterhaza)
Riflessioni da un ngolo:
ogni raggio sonoro riflesso da due (o tre) pareti che formano un angolo retto viene riflesso nella stessa direzione da cui proviene. Gli assorbitori in materiale poroso o fibroso posti negli angoli della stanza, anche se poco efficaci alle basse frequenza, danno comunque un contributo alla Chiarezza.
Riflessioni dalle pareti laterali:
espandono orizzontalmente il palcoscenico sonoro. Le riflessioni laterali provocano l’allargamento dello stage sonoro. Se l’angolo di radiazione orizzontale vale +/- 30° e i diffusori sono orientati verso il punto di ascolto (ancora di 30°) le riflessioni laterali sono molto scarse (assenti nella situazione schematizzata in figura) e quelle poche finiscono alle spalle del punto di ascolto dove dovrebbero trovare una superficie assorbente o molto diffondente. Il fonoassorbimento delle pareti laterali, in questa situazione (sistemi direttivi), è meno importante.
Riflessioni dal pavimento:
se gli altoparlanti sono lontani dalle pareti laterali sono le prime ad arrivare all’ascoltatore. A teatro sono scarse o assenti. Non hanno effetto sulla intelligibilità del parlato. Vanno assorbite con teppeti dotati di sottotappeto in feltro.
Riflessioni dalle pareti dietro agli altoparlanti:
potrebbero essere le prime anche se, di solito, alle alte frequenza gli altoparlanti diventano direttivi. Sono più importanti con i sistemi onmidirezionali ed i dipoli (elettrostatici). Possono essere sfruttate per aumentare la Brillanza senza alterare il timbro.
Riflessioni dalla pareti dietro all’ascoltatore:
se la parete dista meno di due metri dal punto di ascolto generano mascheramento (sperimentale). Questa parete deve essere molto assorbente (se molto vicina) o assorbente e diffondente.
Riflessioni dal soffitto:
in genere il soffitto è relativamente lontano anche se molto riflettente. Dovrebbe essere diffondente. Non conviene modificare il tempo di riverberazione agendo esclusivamente sul soffitto. Nei teatri del 1700 il soffitto era a cupola ma il centro di curvatira cadeva ben sopra alla platea. Nei teatri "a scatola da scarpe" il soffitto a cassettoni è diffondente (Castello Eisenstadt, King’s TheatreLondra, Hannover Square Room, Londra, Castello Csterhaza)