
Da considerarsi ad oggi sono le versioni 3B+ (revisione aggiornata del 3B), 4 e 5. Il Raspberry Pi 4 esiste in due versioni, una con CPU a 1.5 GHz e una con CPU a 1.8 GHz. La "B" sta per "Model B" e indica il formato, simile a quello di una carta di credito. Fino al RPi 3 esisteva il "Model A" con una forma più simile ad un quadrato, comunque poco diffusa.
Il Raspberry Pi 3 ha 1 GB di memoria RAM LPDDR. Pi 4 e Pi 5 sono disponibili in versioni da 1, 2, 4 e 8 GB LPDDR4. Potendo scegliere, meglio 2 o 4 GB. 8 GB hanno senso per applicazioni particolari. Il Pi 3 è la prima versione con architettura arm64 a 64 bit, ma è retrocompatibile con sistemi operativi per ARM a 32 bit. Usare un OS a 32 bit può essere un vantaggio perché a parità di software la memoria impiegata è inferiore (con 1 GB o meno, può fare la differenza).
Il Raspberry Pi 5 è la prima versione a competere per capacità di calcolo con le CPU a basso consumo Intel. Supera per prestazioni le CPU Atom, Celeron e Pentium a basso consumo fino alla 9-10ma generazione (serie Z, N3xxx, N4xxx, J5xxx). È superato con le CPU low-power Intel dalla 12ma generazione in su (N95, N97, N100, N3xx).
I Raspberry Pi possono funzionare senza ventole. Sul Pi 3 bastano piccoli dissipatori "incollati" su chipset e memorie. Sul Pi 4 è meglio usare un case metallico con superficie dissipante (ma attenzione che se il case è interamente metallico le prestazioni wi-fi sono ridotte o compromesse). Il Pi 5 va meglio con una piccola ventola, ma esistono soluzioni totalmente passsive. Se la dissipazione è insufficiente, la CPU riduce il clock per contenere le temperature, risultando in prestazioni incostanti.
I Raspberry Pi si alimentano via USB con 5V DC. A partire dal Raspberry Pi 4 il connettore è USB-C ma la porta funziona come un semplice jack DC. Non negozia tensione e corrente con il caricatore e quindi non sfrutta funzionalità avanzate come USB PD e simili. Alcuni caricabatterie USB potrebbero non fornire la loro corrente massima. L'alimentatore ufficiale del Raspberry Pi eroga 5.1V e 3A (quello del Pi 5 arriva a 5A). I 5.1V in uscita permettono di compensare l'eventuale caduta di tensione sul cavo: è bene non usare cavi non troppo sottili. Se al Raspberry Pi non arriva tensione sufficiente, quando è collegato a video compare il simbolo di una "saetta" a indicare problemi di alimentazione. In tali condizioni prestazioni e funzionalità non sono garantite. Il consumo a seconda del carico varia tra i 2 e i 5 W circa, a cui si aggiunge quanto richiesto dalle periferiche.
I Raspberry Pi fanno il boot del sistema operativo da una scheda microSD. È bene usare una microSD "application grade" che sostenga buone prestazioni in termini di accesso casuale e in tasso di lettura/scrittura. Non è comunque un medium molto affidabile quindi è bene tenere i dati altrove, per esempio su un disco connesso via USB o su un NAS. Il Raspberry Pi 5 dispone di uno slot PCIe che può essere usato per una SSD m.2 NVME, ma richiede una scheda di espansione (lo slot m.2 non è sulla scheda).
I Raspberry Pi dispongono di un header GPIO che può comunicare con schede aggiuntive o dispositivi esterni. Le schede che si "impilano" sul Raspberry sono chiamate "hat" (cappello). Tramite GPIO il RPi può trasmettere un flusso I2S, che può pilotare direttamente da un chip di conversione D/A. Per questo è diventato una piattaforma popolare per l'autocostruzione di streamer audio. Alcune schede "hat" incorporano un DAC o un trasmettitore S/PDIF. Si possono anche collegare display usando i connettori LVDS a bordo.
Il Raspberry Pi si può usare come uno streamer USB. Almeno fino alla versione 3B+ la scheda di rete a bordo è connessa al controller USB e ne condivide la banda (che è limitata ai 480 Mbps di USB 2.0). Qualcuno sostiene che questo impatti le performance quando si usa il Raspberry come streamer collegandolo ad un DAC USB. Personalmente problemi non ne ho riscontrati, ma potendo scegliere meglio il Pi 4.
Esistono sistemi operativi per la musica che funzionano solo su Raspberry Pi: Moode Audio (basato su MPD), piCorePlayer (basato su Lyrion/LMS). Altre supportano sia Raspberry che Intel, per esempio Volumio o GentooPlayer. I sistemi operativi per RPi non si "installano" nel senso classico del termine, si inizializzano effettuando una copia conforme di un file immagine sulla microSD.
[1] https://raspberrypi.stackexchange.com/q ... berry-pi-3