Riducendo la tensione di alimentazione l'ampli suona meglio?

[rollo]

chiedo un' altra cosa
sto facendo esperimenti, ho attaccato al sistema un piccolo ampli in classe d al posto del titolare, niente di che
ha il suo alimentatore inscatolato, uscita 32v 5A
siccome quasi tutti dicono che l' amplificatorino alimentato con meno volt suona meglio ( min 24v max 48v ) ho pensato
di collegarlo ad un ali a 24v, appunto il minimo.
ma abbassando i volt devono aumentare gli ampere, mi pare , o no ?
c'è una correlazione, posto che comunque vorrei abbondare un attimo. grazie.

[Interference]

chiedo un' altra cosa
sto facendo esperimenti, ho attaccato al sistema un piccolo ampli in classe d al posto del titolare, niente di che
ha il suo alimentatore inscatolato, uscita 32v 5A
siccome quasi tutti dicono che l' amplificatorino alimentato con meno volt suona meglio ( min 24v max 48v ) ho pensato
di collegarlo ad un ali a 24v, appunto il minimo.
ma abbassando i volt devono aumentare gli ampere, mi pare , o no ?
c'è una correlazione, posto che comunque vorrei abbondare un attimo. grazie.

Se l'impedenza del carico non cambia, abbassando la tensione si abbassa anche la corrente richiesta (legge di Ohm). Abbondare con la corrente male non fa.

Sarebbe meglio muovere questa discussione in un thread dedicato ma... lo possono fare dopo gli amministratori se ritengono.

...ora è un 3D indipendente...

[rollo]

ok, quindi in teoria andrebbero bene lo stesso 5a ma nel dubbio prendiamolo pure da 10a che tanto male non fa perchè poi l' ampli si prende quello che serve.
riflettevo anche perchè dicono che suoni meglio, nel senso: meno volt, da meno potenza quindi distorce di meno. però se io do più volt, ho più potenza ma alzo
meno il volume a parità di pressione. dove sta l' inghippo ?

[MarioBon]

Prendiamo un transistor.
Di suo dissipa 150 Watt il che significa che può smaltire una certa quantità di calore e non oltre (se veda SOA).

Il transistor ha poi una limitazione in tensione e una limitazione in corrente (valori che non possono essere superati indipendentemente dalla potenza)

Questi 150 Watt si possono ottenere, per esempio, con 15 Volt e 10 Ampere o 10 Volt e 15 Ampere.
Fin qui sembra tutto semplice.

Nel transistor la corrente di collettore è proporzionale alla corrnente in base. Il guadagno in corrente si chiama beta.
Beta dipende dalla polarizzazione e non è detto che riducendo la tensione di alimentazione resti uguale (o addirittura aumenti). Normalmente diminuisce.
Quindi da una parte sembra che ridurre la tensione consenta di aumentare automaticamente la corrente, dall'altra questo avviene solo se le condizioni di polarizzazione dei dispositivi lo consentono.

In genere diminuendo la tensione di alimentazione la potenza disponibile diminuisce (anche a causa della caduta di tensione ai capi dei dispositivi di potenza).

[rollo]

capisco, nel mentre ho googolato un pò in giro
allora qualcuno ha smontato l' aggeggio, ed i condensatori di filtro erano da 50v, poi portati a 63v nei modelli successivi
quindi dicevano che erano troppo tirati per essere alimentati chessò a 48v, in quanto secondo alcuni
la tensione max in ingresso non dovrebbe superare il 60% di quella dei condensatori
poi altri hanno anche comperato alimentatori più raffinati, che da soli costano di più dell' ampli stesso
che veniva venduto a 75 euro compreso alimentatore, e già che c'erano hanno anche cambiato gli operazionali
di serie con altri migliori, anche qua gli op buoni costano da soli più dell' ampli. ok.

[rollo]

poi ho trovato questa tabella di potenze dell' ampli in funzione dei volt e degli ampere applicati. non so se può servire a qualcosa
https://m.media-amazon.com/images/S/apl ... _V1___.jpg

[MarioBon]

[Premessa]
Interessa solo la potenza continua.
Un amplificatore ideale raddoppia la potenza al dimezzamento del carico. Utilizziamo la tabella per calcolare il rapporto tra la potenza erogata su 4 e su 8 Ohm. Il valore ideale è 2. (meno di 1.414 è poco, maggiore di 1.6 è buono). [Fine Premessa]

Leggengo la tabella si vede che la condizione migliore si ottiene con l'alimentazione a 32 Volt e 10 Ampere. Il rapporto 1,7 è decisamente buono.
Come si vede, per tensione di alimentazione maggiore o minore di 32, il rapporto è minore di 1.7 (peggiora)


In base a questa tabella l'alimentazione deve fornire 32 Volt e almeno 10 Ampere.
Per ottenere potenza su 2 Ohm servono 12 A per canale (24 A in tutto)

è sempre bene verificare i dati:
per ottenere 100 Watt continui su 8 Ohm la tensione sul carico deve essere di 40 Volt di picco o 28.28 Vrms quindi 32 Volt sono pochi a meno che non si riferiscano alla tensione RMS del secondario del trasformatore di alimentazione (che corrisponde a 45.2 Volt di picco).

Se invece si tratta di 100 Watt di picco (50 Watt continui) allora la tensione di picco richiesta sul carico è di 28.28 Volt nel qual caso 32 Volt sembrerebbero adeguati.

Per concludere l'uso della tabella è incerto perchè non è proprio chiaro a cosa si riferisca.
Quello che è chiaro è che esiste un valore di alimentazione che fornisce la prestazione più vicina all'amplificatore ideale.

Questo conferma che tontonare la tensione di alimentazione a sentimento non è una buona idea.

[rollo]

grazie, la tabella è fornita dal costruttore stesso, che vende ( mi pare ) anche gli alimentatori separati, queli del tipo inscatolato
di serie c'e il 32v 5a che è quello che ho io, lo stesso prodotto sempre 32v però 10a veniva mi pare una ventina di euro di più, quindi siccome
sono tirchio non li ho spesi. poi per dire vendevano anche un' alimentazione bella, in scatola di alluminio 48v 10a, comunque
costava di più del solo ampli. comunque il finale titolare che ho, un autocostruito in classe a/b, potenza sarà sui 100 w/ch/8 ohm,
va meglio su tutti i parametri, quindi presto tornerà al suo posto.

[MarioBon]

L'alimentatore da 32 Volt 5 Ampere (per due canali) fonisce corrente insufficiente.
Non va oltre 50 Watt su 8 Ohm per canale con due canali funzinanti
su 4 Ohm ne fa la metà (causa la limitazione in corrente).