Ho sempre realizzato induttanze avvolte a mano o con l’ausilio di un motore con adattatore per dei supporti.
Spesso durante l’avvolgimento per avere la certezza del valore, gratto l’isolante del rame per poter misurare, poi lo vado a ricoprire con del cianoacrilato e via
Una volta arrivato al valore desiderato, vado a rimuovere la bobina fermando le spire sempre con del ciano ed aggiungo delle fascette.
Tempo fa ho realizzato 2 induttori (non ricordo il valore, credo da 3.7mh )con filo da 1,8, dal peso “improponibile” per fermarla, una volta finite, le ho immerse in una lacca isolante per avvolgimenti….
Secondo voi vale la pena fare questa procedura anche per avvolgimenti più piccoli o non ha senso?
secondo me vale la pena per prodotti di alto livello, tipo le induttanze non fatte col filo ma in lamina avvolta in aria, sempre se si trova la lamina sciolta.
tra quelle che ho usato, le migliori
i contro : il costo
Ha senso per chi produce in proprio diffusori e risparmia su tutto.
Ma quante induttanze potranno servirti nell'arco di una vita HiFi?
Il costo non è proibitivo, a meno che non si abbia bisogno di 4mH ed oltre.
Io ci ho provato per curiosità anni fa, avvolte a mano e resinate, il risultato non è stato buono, gli avvolgimenti non erano nemmeno ordinati, mi prendeva il mal di stomaco solo a vederle.
Capisco il non farsi spennare da cose esotiche, quando la distorsione di una induttanza è di ordini inferiori rispetto quella dell'altoparlante, ma manco tornare ad arronzare bobine in cantina
Non dovremmo lasciare che i numeri definiscano la qualità audio più di quanto lasceremmo che l'analisi chimica sia l'arbitro dei vini pregiati. Nelson Pass
Tropico ha scritto: 04/02/2025, 16:22
Ha senso per chi produce in proprio diffusori e risparmia su tutto.
Ma quante induttanze potranno servirti nell'arco di una vita HiFi?
Il costo non è proibitivo, a meno che non si abbia bisogno di 4mH ed oltre.
Io ci ho provato per curiosità anni fa, avvolte a mano e resinate, il risultato non è stato buono, gli avvolgimenti non erano nemmeno ordinati, mi prendeva il mal di stomaco solo a vederle.
Capisco il non farsi spennare da cose esotiche, quando la distorsione di una induttanza è di ordini inferiori rispetto quella dell'altoparlante, ma manco tornare ad arronzare bobine in cantina
verissimo…
Io più che altro volevo sapere se vale veramente la pena resinare le bobine, ha senso realmente?
Il costo non lo prendo in considerazione, anche perché non le pago (con denaro ma a scambio di favori tra amici) il mio amico riavvolge motori, quindi dispone di tutte le sezioni di rane, avvolgitore con conta spire e un bel fusto di resina a lunga essiccazione sempre a portata di mano.
Posso garantire che avvolte così, sono perfette. Ma l’attesa dell’ asciugatura della resina mi scoccia, vuol dire fare delle bobine e poi tornare a prenderle quando riesco a passarci, con il cianoacrilato, è tutto immediato
Se è fatta a macchina è di livello pari a quelle che compri.
Se non ricordo male a livello di produzione usano una resina termoindurente, finite ad avvolgere poi fanno scorrere non so quanti ampere per scaldare il filo e far catalizzare la resina, cementando il tutto in breve tempo.
Non dovremmo lasciare che i numeri definiscano la qualità audio più di quanto lasceremmo che l'analisi chimica sia l'arbitro dei vini pregiati. Nelson Pass
Tropico ha scritto: 04/02/2025, 16:22
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Capisco il non farsi spennare da cose esotiche, quando la distorsione di una induttanza è di ordini inferiori rispetto quella dell'altoparlante, ma manco tornare ad arronzare bobine in cantina
Non ne sarei così sicuro: le bobine in filo Litz arrivano all'1% (uno per cento) alla frequenza di taglio (filtro LR primo ordine passa basso). Una bobina in aria se ben fatta resta sotto 0.1% . Per Le bobine con ferrite dipende dal diametro della ferrite ma si supera l'1%.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
Davo per scontato che si parlasse di quelle in aria, ma è giusta e dovuta la puntualizzazione.
Non dovremmo lasciare che i numeri definiscano la qualità audio più di quanto lasceremmo che l'analisi chimica sia l'arbitro dei vini pregiati. Nelson Pass
Tropico ha scritto: 04/02/2025, 16:46
Se è fatta a macchina è di livello pari a quelle che compri.
Se non ricordo male a livello di produzione usano una resina termoindurente, finite ad avvolgere poi fanno scorrere non so quanti ampere per scaldare il filo e far catalizzare la resina, cementando il tutto in breve tempo.
Mmmmmmmm non credo che la resina che utilizza sia anche in parte termo indurente.. per velocizzare le scaldo con pistola termica, ma ci vogliono comunque ore prima di prenderla in mano senza rimanere con la resina tra le dita.
Cerco di capire che resina è e se vale la pena prendere quella “rapida”
Ottimo il far passare corrente nell’avvolgimento per velocizzare l’essiccazione
Assolutamente si, parlo solo per avvolte in aria, con ferrite, mai fatte… primo perché si devono recuperare le feriti, e secondo dovrei realizzare un attacco sulla macchina per reggere le feriti.
Visto che ci siamo, più o meno da quale valore conviene usare la ferrite?
In aria la resistenza è sicuramente molto più elevata