Dentro lo streamer: XACT S1

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Interference
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Dentro lo streamer: XACT S1

#1 Messaggio da Interference »

Lo XACT S1 è un music server / streamer dal costo di circa 12000 euro ideato dal fondatore di JCAT, che tra le altre cose commercializza il player software JPlay.

Se c'è una cosa che colpisce di questo prodotto, al di là del prezzo, è che è dotato di 5 porte LAN e una porta WAN.

Questo tipo di configurazione si trova, normalmente, nei router.

Immagine

La scheda madre è prodotta da Adnacom ed è basata su un "network processor" NXP LS1043A

Il chipset incorpora un microprocessore ARM con quattro core A53, che è più o meno equivalente ad un Raspberry Pi 3B+.

La particolarità di questo chipset è che nasce per apparati di rete. In pratica, il processore dialoga direttamente con le cinque interfacce di rete a cui normalmente un computer accede o via PCI o via USB (tipo nei vecchi Raspberry).

Usa un OCXO "Emerald" che era prodotto da SiTime.

Considerato che lo streamer esce solo in USB, e che i DAC USB hi-fi sono per lo più asincroni, non è chiaro qualsi siano i benefici di un clock ad alta stabilità. Ricordiamo che il fatto che un clock sia stabile in frequenza non ci dice molto sul fatto che sia a basso jitter.

Il sistema funziona con una versione di Linux dedicata.
Interference
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Re: Dentro lo streamer: XACT S1

#2 Messaggio da Interference »

Il problema attuale con i sistemi ARM è che a differenza dei sistemi Intel/AMD non hanno una struttura standardizzata e un software di base (BIOS/UEFI) né un'inferfaccia hardware comune (ACPI) a supporto del sistema operativo.

Questo significa che:
1. la base del sistema operativo e in particolare il kernel devono essere customizzati dal fabbricante del chip, questo prende il nome di BSP (board support package)
2. il costruttore o OEM è vincolato, nel proporre il software, a lavorare su questa base.

In pratica non è facile per il costruttore del dispositivo aggiornare il kernel Linux (per esempio passare da Linux 5.x a 6.x), a meno che il fabbricante del chip non decida di produrre un nuovo BSP (e in generale, questo raramente avviene). Solo sistemi ARM ad uso professionale (server, workstation) o di larghissima diffusione (Raspberry) dispongono di supporto pressoché universale.

Oggi il supporto hardware di Linux è molto buono, ma succede spesso che aggiornamenti del kernel migliorino il funzionamento di alcune interfacce audio USB o DAC.

Per un dispositivo dal costo così elevato, la scelta di questo tipo di chipset appare piuttosto singolare (per non dire discutibile).
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