E' un titolo un po' altisonante, diciamo per attirare un po' l'attenzione ...
Il dubbio mi è venuto quando ho pensato, facendo delle prove in questi giorni:
<< accipicchia.... il cavo X ha un dettaglio praticamente perfetto, con una ariosità in alto davvero di riferimento.... però quando lo sostituisco con il cavo Y, i bassi sembrano più profondi, sono più immanenti, ma in alto c'è come un velo ... >>
Allora mi sono detto: E SE LI ATTACCO INSIEME IN PARALLELO COSA SUCCEDE ?
Beh, sapete che non l'ho ancora fatto perchè mi è venuto un dubbio? Ma non è che mettere cavi diversi in parallelo può provocare danni al sistema? Non è che le differenze di velocità di propagazione, di induttanza, ecc, ecc... poi mi crea dei danni per qalche motivo?
E qui mi è venuto il dubbio, o meglio la certezza di non sapere: ma come cavolo si trasmette la corrente nei cavi? Lasciamo perdere le formule di fisica teorica, e pensiamo al nostro bel cavo: NON SI SPOSTA UN BEL NIENTE, ALTRO CHE MOVIMENTO DEGLI ELETTRONI!
E tornando al mio dubbio: ma se metto i 2 cavi in parallelo, avrò l'ariosità del primo ed i bassi del secondo?
Incredibile: a 50 anni mi trovo ad un bivio
CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
- Haydn
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
In tal caso come sarebbe possibile trasferire un segnale elettrico?Haydn ha scritto:
NON SI SPOSTA UN BEL NIENTE, ALTRO CHE MOVIMENTO DEGLI ELETTRONI!
Saluti
- bergat
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
Il problema non è che il cavo x è aperto sugli alti e l'Y ha più bassi, o viceversa.
Tu colleghi due apparecchiature e il cavo ha una propria impedenza. Quindi la funzione di trasferimento è diversa tra il cavo x e il cavo Y. Tu hai due cavi non neutri e in tal caso hai un disadattamento tra le due apparecchiature collegate, che determina quella differenza di suono. Collegango i due cavi in parallelo avrai una funzione di trasferimento somma delle due singole funzioni e un impedenza che è la risultante in parallelo delle due impedenze singole. IL suono sarà corrispondente a un cavo simile alla funzione di trasferimento globale.
Tu colleghi due apparecchiature e il cavo ha una propria impedenza. Quindi la funzione di trasferimento è diversa tra il cavo x e il cavo Y. Tu hai due cavi non neutri e in tal caso hai un disadattamento tra le due apparecchiature collegate, che determina quella differenza di suono. Collegango i due cavi in parallelo avrai una funzione di trasferimento somma delle due singole funzioni e un impedenza che è la risultante in parallelo delle due impedenze singole. IL suono sarà corrispondente a un cavo simile alla funzione di trasferimento globale.
- Haydn
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
Ok, il mio post era anche un po' provocatorio, ma... non sono d'accordo quando dici che i 2 cavi "NON SONO NEUTRI", poichè è in contraddizione con quanto hai detto in precedenza, ovvero:
IL CAVO NEUTRO NON ESISTE, perchè ogni cavo ha una propria impedenza caratteristica e quindi influirà in modo diverso sul segnale che lo "percorre" (ovviamente gli elettroni non si spostano da A a B, ma oscillano dentro la loro "zona di vita" scontrandosi e cedendo energia, tipo l'effetto del giochino con tante palline appese: fai sbattere la prima e si solleva l'ultima, dico bene?).
Interessante invece il fatto che mettendo in parallelo 2 cavi si ottiene un nuovo cavo... tutto da scoprire!
Chissà quanti audiofili pieni di sapere hanno mai fatto questa prova prima di spendere 3000 euro x una coppia di cavi di potenza!!! Magari bastava mettere in parallelo 2 coppie da 100 euro per ottenere un risultato migliore, vai a saperlo ...
IL CAVO NEUTRO NON ESISTE, perchè ogni cavo ha una propria impedenza caratteristica e quindi influirà in modo diverso sul segnale che lo "percorre" (ovviamente gli elettroni non si spostano da A a B, ma oscillano dentro la loro "zona di vita" scontrandosi e cedendo energia, tipo l'effetto del giochino con tante palline appese: fai sbattere la prima e si solleva l'ultima, dico bene?).
Interessante invece il fatto che mettendo in parallelo 2 cavi si ottiene un nuovo cavo... tutto da scoprire!
Chissà quanti audiofili pieni di sapere hanno mai fatto questa prova prima di spendere 3000 euro x una coppia di cavi di potenza!!! Magari bastava mettere in parallelo 2 coppie da 100 euro per ottenere un risultato migliore, vai a saperlo ...
- fab0
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
Secondo me la chiave di lettura corretta è: "quantificare".
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
Haydn,
permettimi di consigliarti di leggere questo:
http://www.renatogiussani.it/mito-e-rea ... emi-hi-fi/
Ciao!
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Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.
Proverbio Arabo
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
i segnali alternati, nei cavi, si propagano per onde.Polin ha scritto:In tal caso come sarebbe possibile trasferire un segnale elettrico?Haydn ha scritto:
NON SI SPOSTA UN BEL NIENTE, ALTRO CHE MOVIMENTO DEGLI ELETTRONI!
Due cavi diversi, con impedenza diversa, avranno presumibilmente anche velocità di propagazione diversa.
Supponiamo che
- il primo cavo sia ideale con velocità di propagazione pari alla velocità dell luce non vuoto
- il secondo sia un cavo "lento" con velocità di propagazione pari a metà della velocità della luce. Per semplicità consideriamo i due cavi di lunghezza pari a 3 metri per entrambe.
Il cavo "veloce" viene percorso in t= x/v = 3/(3 10exp8) = 1 10exp-8 = 10 nano secondi
Il cavo "lento" viene percorso in t= x/v = 3/(1.5 10exp8) = 2 10exp-8 = 20 nano secondi
la differenza è di 10 nS (un nS è un miliardesimo di secondo). Ne segue che un segnale con periodo pari al doppio del ritardo (20 nS) subirà interferenza negativa (i segnali arrivano in controfase sul carico). Tale frequenza è di 100 MHz (cento milioni di Hz) che è 5000 (cinquemila) volte più alta dei fatidici 20kHz, limite oltre il quale siamo sordi. Tutto ciò avviene nell'ipotesi che i cavi siano perfettamente adattati (e non chiedetemi altro perché in questo "esperimento mentale" non può essere...).
Quando si lavora con frequenze nell'ordine delle centinaia di Mega Hertz la lunghezza e l'impedenza dei cavi è importante e se ne tiene conto (i cavi vengono accuratamente misurati e tarati). In campo audio non ha alcuna importanza a meno che la differenza di distanza non sia nell'ordine dei 1000 Kilometri.
Quello che invece darà fastidio all'amplidicatore è la somma delle capacità parassite dei due cavi mentre le loro induttanza parassite vanno in parallelo. Quindi la capacità parassita aumenta mentre l'induttanza parassita diminuisce. Per quanto riguarda la resistenza questa diminuisce (vale quanto le resistenze dei due cavi in parallelo). I bassi si sentiranno meglio, ma se l'ampli soffre la capacità di cavi, gli acuti si sentiranno "diversi". Danni, con un ampli decente, non se ne possono fare. Se l'ampli è un catorcio e si mette a oscillare...
Tanto per capirsi un transistor brucia in 6-7 nano secondi: se vedete del fumo .. è già troppo tardi.
Spero di aver fatto i conti giusti.
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
MarioBon ha scritto:per onde.Polin ha scritto:In tal caso come sarebbe possibile trasferire un segnale elettrico?Haydn ha scritto:
NON SI SPOSTA UN BEL NIENTE, ALTRO CHE MOVIMENTO DEGLI ELETTRONI!
Mi riferivo ai segnali elettrici in BF.
Saluti
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
E se succedesse il contrario ed ottenessi il velo del cavo Y insieme ai bassi meno profondi e immanenti del cavo X?Haydn ha scritto:E' un titolo un po' altisonante, diciamo per attirare un po' l'attenzione ...
Il dubbio mi è venuto quando ho pensato, facendo delle prove in questi giorni:
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Allora mi sono detto: E SE LI ATTACCO INSIEME IN PARALLELO COSA SUCCEDE ?
............................
E tornando al mio dubbio: ma se metto i 2 cavi in parallelo, avrò l'ariosità del primo ed i bassi del secondo?
Scusami, ogni tanto mi piace scherzare
In generale penso che se i cavi influenzano la risposta (cosa che non dovrebbero fare) nel portare alcune frequenze un poco più in primo piano ne lasciano necessariamente altre lievemente in secondo piano (e viceversa)
Almeno così mi sembra,
Flavio
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Re: CAVI: parliamo anche di fisica elettronica ...
sempre per onde.Polin ha scritto:MarioBon ha scritto:per onde.Polin ha scritto:In tal caso come sarebbe possibile trasferire un segnale elettrico?Haydn ha scritto:
NON SI SPOSTA UN BEL NIENTE, ALTRO CHE MOVIMENTO DEGLI ELETTRONI!
Mi riferivo ai segnali elettrici in BF.
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