
Questi attributi (tranne la Forza) diventano indipendenti uno dall’altro se valutati nell’ordine mostrato in tabella. Per esempio se il Calore non produce di per sé fatica da ascolto, allora la Fatica da Ascolto è dovuta tutta alla distorsione non lineare. I primi quattro riguardano un singolo diffusore. La Spazialità riguarda la coppia di diffusori.
Veniamo ora in argomento. Per un diffusore acustico ridurre la distorsione dall’1% allo 0.32% o allo 0.1% presenta una differenza di costo non indifferente.
Rileggendo criticamente i dati che riguardano l’udibilità della distorsione, raccolti in letteratura, si possono estrapolare i seguenti dati sperimentali:

Per saperne di più sulla distorsione aurale:
http://www.mariobon.com/Glossario/___Di ... Aurale.htm
Ne segue che si devono distinguere due forme di distorsione:
- la distorsione stazionaria
- la distorsione di forma
La distorsione può essere:
- non udibile
- tollerabile
- non tollerabile
La condizione più facile da riconoscere è quella che si presenta da subito “non tollerabile”: non servono ulteriori valutazioni.
La condizione di “non udibilità” è la preferibile: un cosa che non si sente è come se non ci fosse. Le due condizioni descritte vengono decise dal 71% degli ascoltatori.
La condizione più difficile da gestire è la condizione di tollerabilità. Un fenomeno tollerabile è comunque udibile e si accompagna a qualche altro effetto udibile che riguarderanno la Chiarezza e la Spazialità (nel breve periodo) e la Fatica da Ascolto (nel medio-lungo periodo). Una situazione tollerabile, trascorso un certo periodo diventa intollerabile. Ciò che è tollerabile per 30 minuti può diventare non_tollerabile dopo un’ora.
(continua)