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...prevenire l'effetto sulle alte frequenze della forza elettromotrice inversa proveniente dal woofer?

girovagando in rete leggo questo:

"Lo scopo del collegamento bi-wiring è prevenire l'effetto sulle alte frequenze della forza elettromotrice inversa proveniente dal woofer, il che influenza negativamente la qualità sonora. .... "

Guardiamo la figura che segue: rappresenta un amplificatore senza controreazione che pilata un diffusore a due vie con un cross-over convenzionale del secondo ordine (se ci fosse un solo condensatore sul tweeter sarebbe lo stesso).

La corrente generata dal moto della bobina del woofer, se l'impedenza di Rout+Rcavo è molto minore dell'impedenza di ingresso del filtro del tweeter, segue la freccia rossa e si chiude nel generatore comandato di tensione (l'amplificatore).
Se l'amplificatore è controreazionato la corrente viene annullata dall'effetto della controreazione.
Che la controreazione ci sia o non ci sia è comunque presente il filtro del tweeter che impedisce il passagggio delle frequenze basse. Ricordiamo che il woofer produce una back_emf che è proporzionale alla velocità quindi massima in corrispondenza della frequenza di risonanza per poi diminuire verso le alte frequenze.
Ne segue che la corrente dovuta al moto della bobina mobile del woofer si dirige verso il tweeter solo se il diffusore è pilotato da un generatore di corrente (per es un ampli OTL) ma anche il quelcaso viene bloccata dal filtro passa alto.
Quindi il tweeter vive felice anche senza il bi-wiring.
La back_emf del woofer darebbe fastidio al tweeter se Rout+Rcavo fosse alta ed il tweeter fosse privo di filtro passa alto.

Forse nel secondo paragrafo volevi scrivere "se l'impedenza di Rout+Rcavo è molto minore dell'impedenza di ingresso"

MarioBon ha scritto:...prevenire l'effetto sulle alte frequenze della forza elettromotrice inversa proveniente dal woofer?

girovagando in rete leggo questo:

"Lo scopo del collegamento bi-wiring è prevenire l'effetto sulle alte frequenze della forza elettromotrice inversa proveniente dal woofer, il che influenza negativamente la qualità sonora. .... "

Guardiamo la figura che segue: rappresenta un amplificatore senza controreazione che pilata un diffusore a due vie con un cross-over convenzionale del secondo ordine (se ci fosse un solo condensatore sul tweeter sarebbe lo stesso).

La corrente generata dal moto della bobina del woofer, se l'impedenza di Rout+Rcavo è molto minore dell'impedenza di ingresso del filtro del tweeter, segue la freccia rossa e si chiude nel generatore comandato di tensione (l'amplificatore).
Se l'amplificatore è controreazionato la corrente viene annullata dall'effetto della controreazione.
Che la controreazione ci sia o non ci sia è comunque presente il filtro del tweeter che impedisce il passagggio delle frequenze basse. Ricordiamo che il woofer produce una back_emf che è proporzionale alla velocità quindi massima in corrispondenza della frequenza di risonanza per poi diminuire verso le alte frequenze.
Ne segue che la corrente dovuta al moto della bobina mobile del woofer si dirige verso il tweeter solo se il diffusore è pilotato da un generatore di corrente (per es un ampli OTL) ma anche il quelcaso viene bloccata dal filtro passa alto.
Quindi il tweeter vive felice anche senza il bi-wiring.
La back_emf del woofer darebbe fastidio al tweeter se Rout+Rcavo fosse alta ed il tweeter fosse privo di filtro passa alto.

Mi piace la tua spiegazione .
Ho sempre pensato che il BW non servisse a nulla , o meglio servisse solo a fare arricchire più in fretta i produttori di cavi .
Ed io non sono certo un cavoscettico! Anzi considero i cavi il quarto elemento di un impianto . .

Auditor ha scritto:Forse nel secondo paragrafo volevi scrivere "se l'impedenza di Rout+Rcavo è molto minore dell'impedenza di ingresso"

grazie, ho corretto

...quindi il bi-wire non serve a nulla?
invece il bi-amp (ampli separati per il woof e per le vie alte,per esempio)?

silvio.m ha scritto:...quindi il bi-wire non serve a nulla?
invece il bi-amp (ampli separati per il woof e per le vie alte,per esempio)?

Se c'è un filtraggio attivo a monte degli amplificatori serve, altrimenti (fatti i rapporti costi/benefici) è poco utile.
I due schemi qui sotto mostrano le differenze tra biamplificazione passiva e biamplificazione attiva.





Nello schema di biamplificazione passiva si vedono in rosso le funzioni di trasferimento (teoriche e semplificate) delle sezioni del crossover e in blu l'andamento (teorico e semplificato) del modulo di impedenza.
Nello schema di biamplificazione attiva si vedono in rosso le funzioni di trasferimento (teoriche e semplificate), mentre l'andamento dell'impedenza è quello del trasduttore non filtrato.