direi di si, 6 metri è la media tra 4 e 8 e ammesso che l'altezza dell'ambiente sia 2.8 le frequenze dei modi normali tornano.Bergamotto ha scritto: ↑06/07/2020, 15:10 la mia sala da planimetria è 5.8m x 5.9m, confermi quello che hai scritto a proposito del buco ?
Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
quindi diciamo che quel dip è "normale" nel mio ambiente a meno di trattamento?
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
Se è una misura in campo vicino (a qualche millimetro dalla cupoletta anti polvere) l'ambiente "non si vede".
Tra l'altro non hai detto (o non ricordo se hai detto) a quale frequenza dovrebbe essere accordato il reflex e come hai calcolato la frequenza di accordo.
Se dovessi fare una prova toglierei tutto l'assorbente dalla cassa e rifarei la misura in campo vicino del woofer. Se non si vede un dip bello definito in corrispondenza della frequenza di accordo significa che il reflex, per qualche motivo, non è un reflex.
Affinchè un reflex sia un reflex (ovvero si comporti come previsto dai modelli a parametri concentrati) è necessario che ci sia una netta discontinuita tra il volume ed il condotto (in modo che il volume sia un condensatore e il condotto una induttanza). Ciò avviene se la sezione del condotto è "piccola" rispetto alla sezione del mobile e se il volume del condotto è "piccolo" rispetto al volume della cassa. Se gli elementi acustici non sono quello che devono essere il sistema reale non corrisponde al modello. Però, non vedendo nulla, sto qui a tirare ad indivinare ed a dare indicazioni di principio. Quindi abbi pazienza se non indovino al primo colpo.
Tra l'altro non hai detto (o non ricordo se hai detto) a quale frequenza dovrebbe essere accordato il reflex e come hai calcolato la frequenza di accordo.
Se dovessi fare una prova toglierei tutto l'assorbente dalla cassa e rifarei la misura in campo vicino del woofer. Se non si vede un dip bello definito in corrispondenza della frequenza di accordo significa che il reflex, per qualche motivo, non è un reflex.
Affinchè un reflex sia un reflex (ovvero si comporti come previsto dai modelli a parametri concentrati) è necessario che ci sia una netta discontinuita tra il volume ed il condotto (in modo che il volume sia un condensatore e il condotto una induttanza). Ciò avviene se la sezione del condotto è "piccola" rispetto alla sezione del mobile e se il volume del condotto è "piccolo" rispetto al volume della cassa. Se gli elementi acustici non sono quello che devono essere il sistema reale non corrisponde al modello. Però, non vedendo nulla, sto qui a tirare ad indivinare ed a dare indicazioni di principio. Quindi abbi pazienza se non indovino al primo colpo.
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
mario, non è assolutamente mia intenzione farti alterare, ti chiedo scusa.
conosco i limiti dovuti all'impossibilità da parte tua di analizzare dal vivo il sistema di cui stiamo parlando.
detto questo i tuoi interventi alle mie numerose domande sono di grande aiuto perchè mi spingono a capire ed approfondire.
poi rispondo al resto del tuo messaggio
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
ok, quindi se misuro ad 1cm potrei avere dei problemi e delle differenze rispetto a qualche mm di distanza?
forse quelle misure ad 1cm sono un pò inficiate per questo
42Hz
Ricevuto, quindi intendi che magari l'accordo abbia (e in questo caso lo ha: è largo quanto la cassa) un diametro troppo grande oppure è troppo lungo ?MarioBon ha scritto: ↑06/07/2020, 18:05 Se dovessi fare una prova toglierei tutto l'assorbente dalla cassa e rifarei la misura in campo vicino del woofer. Se non si vede un dip bello definito in corrispondenza della frequenza di accordo significa che il reflex, per qualche motivo, non è un reflex.
Affinchè un reflex sia un reflex (ovvero si comporti come previsto dai modelli a parametri concentrati) è necessario che ci sia una netta discontinuita tra il volume ed il condotto (in modo che il volume sia un condensatore e il condotto una induttanza). Ciò avviene se la sezione del condotto è "piccola" rispetto alla sezione del mobile e se il volume del condotto è "piccolo" rispetto al volume della cassa. Se gli elementi acustici non sono quello che devono essere il sistema reale non corrisponde al modello.
p.s.
ribadisco che i tuoi consigli e le tue risposte sono per me preziosissimi, nonostante ci sia il limite della distanza.
grazie
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
Le misure "in campo vicino", più il microfono è "vicino", e più sono precise. Questo non segnifica che con il microfono a 1 cm siano da buttare ma solo che è meglio farle come viene indicato (da tutti).
Togliendo l'assorbente dalla cassa si elimina una variabile e si vede il reflex nudo e crudo quindi ci si può rendere conto se "carica" correttamente (producendo un unico buco - uno zero - in corrispondenza della frequenza di accordo). Più il buco è profondo e più le perdite sono basse. Inserendo l'assorbente si vede che la profondità del buco dimisuisce (perdite) e che la frequenza di accordo si sposta più in basso (aumento del volume equivalentr). La posizione dell'assorbente all'interno della cassa non è indifferente. In un reflex dovrebbe coprire le pareti restando distante sia dal woofer che dalla bocca del condotto.
Se senza assorbente il reflex carica come deve la colpa (almeno la colpa principale) è dell'assorbente. Se non carica correttamente senza assorbente la colpa è della geometria del volume o del condotto o del volume+condotto. Se il woofer non è dotato di una guarnizione potrebbe perdere aria dal bordo del cestello. Anche quelle perdite danno fastidio. Un woofer con il cestello in lamiera può perdere aria solo perchè una vite è più "tirata" delle altre. Per questo i cestelli vengono realizzati in pressofusione ma necessitano comunque di guarnizioni (di solito in foam).
Togliendo l'assorbente dalla cassa si elimina una variabile e si vede il reflex nudo e crudo quindi ci si può rendere conto se "carica" correttamente (producendo un unico buco - uno zero - in corrispondenza della frequenza di accordo). Più il buco è profondo e più le perdite sono basse. Inserendo l'assorbente si vede che la profondità del buco dimisuisce (perdite) e che la frequenza di accordo si sposta più in basso (aumento del volume equivalentr). La posizione dell'assorbente all'interno della cassa non è indifferente. In un reflex dovrebbe coprire le pareti restando distante sia dal woofer che dalla bocca del condotto.
Se senza assorbente il reflex carica come deve la colpa (almeno la colpa principale) è dell'assorbente. Se non carica correttamente senza assorbente la colpa è della geometria del volume o del condotto o del volume+condotto. Se il woofer non è dotato di una guarnizione potrebbe perdere aria dal bordo del cestello. Anche quelle perdite danno fastidio. Un woofer con il cestello in lamiera può perdere aria solo perchè una vite è più "tirata" delle altre. Per questo i cestelli vengono realizzati in pressofusione ma necessitano comunque di guarnizioni (di solito in foam).
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
che dirti ancora grazie.
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Re: Due Woofer meglio in camere separate o una comune ?
Personalmente, ma dipende dalle tue preferenze, si potrebbe andare verso un sistema reflex isobarico, oppure con i due woofer messi in serie con un condensatore che tagli
da 70 a 100 hz il woofer che sta più vicino al pavimento... la cassa non la dividerei in due volumi separati. hai la certezza (se i woofer sono uguali che risuoneranno in cassa alla stessa frequenza.
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