NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Osservando i due "segnali differenza" (uno errato e l'altro completamente sballato) quale dei due grafici avete ottenuto ?
saluti, Tom
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Chiaramente il grafico di sotto
Almeno le funzioni principali dovremmo conoscerle Tom
Il casino comincia nel momento in cui si devono selezionare le giuste correzioni
Sono curioso di vedere cosa si ottiene con i giusti settaggi
Grazie !
Almeno le funzioni principali dovremmo conoscerle Tom
Il casino comincia nel momento in cui si devono selezionare le giuste correzioni
Sono curioso di vedere cosa si ottiene con i giusti settaggi
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Non credo si possa approfondire molto sui settaggi poichè (ho fatto delle prove) il segnale che avete usato non lo reputo adatto...e non lo decido io, ma lo fa notare l'elaborazione stessa.
Il correlated null è scarso, e questo è indice di problemi di allineamento tra i files digitalizzati. (quantomeno è un indice di un problema che, se poi verrà attribuito agli ingressi, potremmo averne conferma o smentita)
Se v'interessa approfondire riacquisite dai due ingressi utilizzando questo segnale https://filebin.net/xky2mrjkxo7nu04o (poi li posterai quando pronti)
saluti, Tom
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
dammi qualche giorno e sarà fattoTomCapraro ha scritto: ↑15/11/2020, 23:46Non credo si possa approfondire molto sui settaggi poichè (ho fatto delle prove) il segnale che avete usato non lo reputo adatto...e non lo decido io, ma lo fa notare l'elaborazione stessa.
Il correlated null è scarso, e questo è indice di problemi di allineamento tra i files digitalizzati. (quantomeno è un indice di un problema che, se poi verrà attribuito agli ingressi, potremmo averne conferma o smentita)
Se v'interessa approfondire riacquisite dai due ingressi utilizzando questo segnale https://filebin.net/xky2mrjkxo7nu04o (poi li posterai quando pronti)
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Carlo ha scritto: ↑26/11/2020, 22:25 Finalmente abbiamo registrato i segnali
http://www.filedropper.com/testusbspdif
Ciao Carlo, entro domani sera conto di darci un occhiata.
saluti, Tom
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Ecco qui...
I due segnali acquisiti da USB ed S/pdif risultano essere quasi identici...almeno fino a -76dB.
Le alterazioni che rendono i due segnali "diversi" le ritengo sotto la soglia delle JDD. (minima distorsione percettibile)
Questa è la NTD.
E questa la DF metric.
Spesso i DAC condividono lo stesso filtro digitale tra vari ingressi, ma anche no (oltre ad implementazioni con filtri digitali selezionabili)
Le vostre acquisizioni risultano sorprendentemente congrue a livello di clock poichè quasi sempre bisogna adottare la correzione del clock in quanto la S/pdif è sotto un circuito slave e la USB sotto un circuito master con generatore di clock on the board. (vale a dire: il clock viene generato dentro lo stesso DAC)
Se invece l'acquisizione è stata fatta con due PC separati, il tipo di segnale pseudo-casuale periodico ne avrà semplificato l'allineamento.
p.s visto che non vi sono particolari disturbi consiglio l'utilizzo della USB.
Con tale protocollo potete ampliare le frequenze di campionamento e facilitare il collegamento. (un semplice cavetto senza alcuna interfaccia USB --> S/pdif)
I due segnali acquisiti da USB ed S/pdif risultano essere quasi identici...almeno fino a -76dB.
Le alterazioni che rendono i due segnali "diversi" le ritengo sotto la soglia delle JDD. (minima distorsione percettibile)
Questa è la NTD.
E questa la DF metric.
Spesso i DAC condividono lo stesso filtro digitale tra vari ingressi, ma anche no (oltre ad implementazioni con filtri digitali selezionabili)
Le vostre acquisizioni risultano sorprendentemente congrue a livello di clock poichè quasi sempre bisogna adottare la correzione del clock in quanto la S/pdif è sotto un circuito slave e la USB sotto un circuito master con generatore di clock on the board. (vale a dire: il clock viene generato dentro lo stesso DAC)
Se invece l'acquisizione è stata fatta con due PC separati, il tipo di segnale pseudo-casuale periodico ne avrà semplificato l'allineamento.
p.s visto che non vi sono particolari disturbi consiglio l'utilizzo della USB.
Con tale protocollo potete ampliare le frequenze di campionamento e facilitare il collegamento. (un semplice cavetto senza alcuna interfaccia USB --> S/pdif)
saluti, Tom
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Grazie Tom
Ci sorge comunque un dubbio, se nella ndt vengono usate delle correzioni non pensi che sia il software a eliminare possibili differenze ? mi spiego meglio se tra due segnali cambia qualcosa e le correzioni azzerano le differenze come fai a capire che si tratta di un risultato attendibile ?
Ci sorge comunque un dubbio, se nella ndt vengono usate delle correzioni non pensi che sia il software a eliminare possibili differenze ? mi spiego meglio se tra due segnali cambia qualcosa e le correzioni azzerano le differenze come fai a capire che si tratta di un risultato attendibile ?
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Le correzioni non servono per "rendere due segnali uguali" ma servono per isolare il tipo di alterazione e l'origine da cui scaturisce.Carlo ha scritto: ↑29/11/2020, 20:26 Grazie Tom
Ci sorge comunque un dubbio, se nella ndt vengono usate delle correzioni non pensi che sia il software a eliminare possibili differenze ? mi spiego meglio se tra due segnali cambia qualcosa e le correzioni azzerano le differenze come fai a capire che si tratta di un risultato attendibile ?
Quando si utilizza questa tecnica, ed in particolare questo software, si deve iniziare -sempre- senza alcuna correzione...quindi i segnali a confronto devono soltanto essere allineati.
Se due segnali risultano "identici" senza alcun tipo di correzione vuol dire che lo sono davvero
Se invece risultano diversi si procede a step: si inserisce la correzione in ampiezza e si analizza il risultato, "se" l'ampiezza incide sulle incongrenze e risolve vuol dire che la differenza era quella, se invece non risolve si procede con tutte le correzioni di tipo lineare e non lineare finquando non si circoscrive l'alterazione.
Una volta individuato il parametro il cui inserimento/disinserimento porta i segnali ad essere diversi e "uguali" si sarà capita l'origine dell'alterazione.
Solitamente porta a conclusioni definitive ed oggettive ma...volendo...si potrà approfondire con altre analisi e metodi forti del fatto che già abbiamo ottenuto un indicazione molto precisa.
Nel caso dei vostri segnali sono state utilizzate soltanto le funzioni di allineamento per i segnali periodici.
La scelta del segnale periodico (pseudo-casuale) ha fatto si che i due segnali si sarebbero allineati entro una manciata di picosecondi.
Per chi volesse testare il proprio setup di misura, basta acquisire il segnale per tre volte consecutive, quindi confrontarli incrociandoli senza alcun utilizzo delle correzioni.
Se incrociando le tre acquisizioni (ottenendo una NTD) il risultato è nullo (solo noise floor) vuol dire che il setup, oltre che performante, è anche costante nel tempo. (ripetibile)
Per misure molto fini (e minuziose) la ripetibilità è fondamentale.
saluti, Tom
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Re: NTD: differenze tra due ingressi, USB e SPDIF
Grazie Tom sei stato chiaro e di grande aiutoTomCapraro ha scritto: ↑29/11/2020, 23:12Le correzioni non servono per "rendere due segnali uguali" ma servono per isolare il tipo di alterazione e l'origine da cui scaturisce.Carlo ha scritto: ↑29/11/2020, 20:26 Grazie Tom
Ci sorge comunque un dubbio, se nella ndt vengono usate delle correzioni non pensi che sia il software a eliminare possibili differenze ? mi spiego meglio se tra due segnali cambia qualcosa e le correzioni azzerano le differenze come fai a capire che si tratta di un risultato attendibile ?
Quando si utilizza questa tecnica, ed in particolare questo software, si deve iniziare -sempre- senza alcuna correzione...quindi i segnali a confronto devono soltanto essere allineati.
Se due segnali risultano "identici" senza alcun tipo di correzione vuol dire che lo sono davvero
Se invece risultano diversi si procede a step: si inserisce la correzione in ampiezza e si analizza il risultato, "se" l'ampiezza incide sulle incongrenze e risolve vuol dire che la differenza era quella, se invece non risolve si procede con tutte le correzioni di tipo lineare e non lineare finquando non si circoscrive l'alterazione.
Una volta individuato il parametro il cui inserimento/disinserimento porta i segnali ad essere diversi e "uguali" si sarà capita l'origine dell'alterazione.
Solitamente porta a conclusioni definitive ed oggettive ma...volendo...si potrà approfondire con altre analisi e metodi forti del fatto che già abbiamo ottenuto un indicazione molto precisa.
Nel caso dei vostri segnali sono state utilizzate soltanto le funzioni di allineamento per i segnali periodici.
La scelta del segnale periodico (pseudo-casuale) ha fatto si che i due segnali si sarebbero allineati entro una manciata di picosecondi.
Per chi volesse testare il proprio setup di misura, basta acquisire il segnale per tre volte consecutive, quindi confrontarli incrociandoli senza alcun utilizzo delle correzioni.
Se incrociando le tre acquisizioni (ottenendo una NTD) il risultato è nullo (solo noise floor) vuol dire che il setup, oltre che performante, è anche costante nel tempo. (ripetibile)
Per misure molto fini (e minuziose) la ripetibilità è fondamentale.
Posso chiederti la gentilezza di postare le impostazioni del software?
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