
molti anni fa l'ing Gandolfi condusse una prova sul sistema mostrato in figura per provare se allineare temporalmente gli altoparlanti avesse un qualche effetto sull'ascolto (pubblicata su SUONO e la figura è quella originale).
Qualche cosa si sentiva. Bisogna però osservare che:
- spostando il tweeter indietro si introduce diffrazione (udibile)
- il ritardo è piccolo (nell'ordine di 60 microsecondi)
- la frequenza di taglio del tweeter potrebbe essere fuori dalla banda di sensibilità del ritardo
Quindi il test correggeva un difetto e ne introduceva un altro.
Qualche anno fa Audio Review ha pubblicato un articolo dove veniva corretta la risposta di una B&W serie 800 (o 801). Il primo passo è stato allineare gli altoparlanti introducendo dei ritardi. In questo caso la differenza è stata percepita ed apprezzata positivamente.
Il secondo passo è stato correggere la fase con un software dedicato ma il risultato non è stato apprezzato (almeno non da tutti). In questo secondo caso però non si è tenuto conto che la correzione si fa con un microfono ma la musica si ascolta con due orecchie.
Da tutto ciò (e da altre cose - giuste o sbagliate - che si leggono in letteratura) si evince che allineare gli altoparlanti migliora la qualità percepita ma che il ritardi, sotto una certa soglia e fuori da determinate bande di frequenza è tollerato o non udibile. Si tratta comunque di un effetto del secondo ordine.