Amplificatori economici
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Re: Amplificatori economici
Grazie per le risposte. È un piacere, per me, fare parte di questo forum.
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Re: Amplificatori economici
Se ti interessa, questo è fatto e finito, e c'è pure il pdf dello schema, vanno regolati i 3 trimmer per avere una tensione uguale in tre punti specifici del circuito, molto semplice e ti garantisco che i tuoi finali pro (se usi altoparlanti decenti e quindi puoi percepire certe differenze ) li butti dalla finestra.NomeUtente ha scritto: 11/08/2024, 18:56
Che poi... fare un ampli con LM3886 (o con altri monolitici) non e' cosa semplice.
P.S.
Stessa identica board assemblata si trova a qualcosa meno in siti RPC
Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077
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Re: Amplificatori economici
c'è un link?
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Re: Amplificatori economici
Scusa, mi sono dimenticato di aggiungerlo.
https://www.audiophonics.fr/en/amplifie ... -4145.html
schema:
https://www.audiophonics.fr/images2/414 ... ematic.jpg
https://www.audiophonics.fr/en/amplifie ... -4145.html
schema:
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Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077
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Re: Amplificatori economici
Ottimo... con due di questi e uno splitter si fa l'ampli a ponte.
https://www.audiophonics.fr/images2/414 ... ematic.jpg

Incidentalmente faccio notare che gli LM sono configuari come invertenti.
Quache dubbio sulla impedenza di ingresso dichiarata di 47kOhm.
C7 lo porteri almeno a 4.7uF possibilmente MKT (tensione di lavoro maggiore di 20 Volt)
R6 e C6 (e analoghe) introducono un polo a 15400 Hz che mi sembra un po' poco quindi toglierei i condensatori da 47 pF o li ridurrei alla metà (comunque non dovrebbero servire).
R10 e C9, L02 e R08 in una miltiamplificazione (con cavi molto corti) sono inutili.
Ogni amplificatore guadagna 22. Supponendo che le tre uscite degli LM siano uguali e che il carico sia di 4 Ohm si perderebbe il 4% della tensione di uscita. Il fattore di smozamento resta inferiore a 50 ma ancora accettabile.
https://www.audiophonics.fr/images2/414 ... ematic.jpg

Incidentalmente faccio notare che gli LM sono configuari come invertenti.
Quache dubbio sulla impedenza di ingresso dichiarata di 47kOhm.
C7 lo porteri almeno a 4.7uF possibilmente MKT (tensione di lavoro maggiore di 20 Volt)
R6 e C6 (e analoghe) introducono un polo a 15400 Hz che mi sembra un po' poco quindi toglierei i condensatori da 47 pF o li ridurrei alla metà (comunque non dovrebbero servire).
R10 e C9, L02 e R08 in una miltiamplificazione (con cavi molto corti) sono inutili.
Ogni amplificatore guadagna 22. Supponendo che le tre uscite degli LM siano uguali e che il carico sia di 4 Ohm si perderebbe il 4% della tensione di uscita. Il fattore di smozamento resta inferiore a 50 ma ancora accettabile.
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Re: Amplificatori economici
Scusa Mario non capisco, gli amplificatori sono in parallelo, perché dici che le tensioni si sommano sul carico?MarioBon ha scritto: 13/08/2024, 15:22 Ogni amplificatore guadagna 22, dato che le tensioni si sommano sul carico il guadagno complessivo è 66 che potrebbe essere troppo. Supponendo che le tre uscite degli LM siano uguali e che il carico sia di 4 Ohm si perderebbe il 4% della tensione di uscita. Il fattore di smozamento resta inferiore a 50 ma ancora accettabile.
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Re: Amplificatori economici
Thomann vende un "plate amp" (o meglio un "box amp") basato su LM3886. Si alimenta direttamente a 220V (ha un'alimentazione lineare): https://www.thomann.de/it/the_tamp_pm40 ... nmodul.htm - Costa 80 euro, x 2 canali fanno 160 euro che non è pochissimo. Ricordo costavano assai meno prima dell'inflazione post COVID.
Come alternativa al 3886 esiste il TDA7294 di STMicroelectronics, di progettazione italiana. Se non ricordo male il 7294 ha delle accortezze circuitali che ne rendono più semplice l'utilizzo a ponte o in parallelo (una delle due, non ricordo quale). Da non confondere con il TDA7492 che invece è un chip in classe D.
Come alternativa al 3886 esiste il TDA7294 di STMicroelectronics, di progettazione italiana. Se non ricordo male il 7294 ha delle accortezze circuitali che ne rendono più semplice l'utilizzo a ponte o in parallelo (una delle due, non ricordo quale). Da non confondere con il TDA7492 che invece è un chip in classe D.
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Re: Amplificatori economici
Chiedo scusa ho detto una minkiata. Si sommano le correnti. Grazie per la segnalazione. Ho corretto.Interference ha scritto: 13/08/2024, 16:52Scusa Mario non capisco, gli amplificatori sono in parallelo, perché dici che le tensioni si sommano sul carico?MarioBon ha scritto: 13/08/2024, 15:22 Ogni amplificatore guadagna 22, dato che le tensioni si sommano sul carico il guadagno complessivo è 66 che potrebbe essere troppo. Supponendo che le tre uscite degli LM siano uguali e che il carico sia di 4 Ohm si perderebbe il 4% della tensione di uscita. Il fattore di smozamento resta inferiore a 50 ma ancora accettabile.
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Re: Amplificatori economici
TDA7294:
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... KKPLF_2SOt
La nota allo schema di applicazione tipica dice che la rete di zobel in uscita è necessaria solo con alcuni carichi.
Interessante confrontare i grafici di distorsione su 8 e 4 Ohm: sul carico più basso la distorsione è maggiore
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... KKPLF_2SOt
La nota allo schema di applicazione tipica dice che la rete di zobel in uscita è necessaria solo con alcuni carichi.
Interessante confrontare i grafici di distorsione su 8 e 4 Ohm: sul carico più basso la distorsione è maggiore
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Re: Amplificatori economici
Torno su questo schema per una spiegazione:

semplifichiamo lo schema rappresentatando soltanto le tre tensioni all'uscita degli LM, le resistenza da mezzo Ohm ed un carico resistivo da 4 Ohm. Questa semplificazione vale rigorosamemte per amplificatri non controreazionati.

Dato V1=V2=V3=V tra il punto a tensione V1 ed il punto a tensione V2 non passa corrente (non c'è differenza di tensione) quindi li possiamo collegare con un filo. Lo stesso vale per V3.
A questo punto calcoliamo il parallelo dei tre resistori ottenendo 0.1667 Ohm.
Con questo dato possiamo calcolare la tensione Vout ed il Fattore di Smorzamento.
Va notato che in questo caso la corrente prodotta da ciascun ampli finisce nel carico (le tre correnti si sommano).
Questo spiega perchè la regolazione dei trimmer ha lo scopo di rendere V1=V2=V3=V.
Se le tre tensioni non sono uguali il calcolo va fatto applicando il primcipio di sovrapposizione.
Quello che succede è che l'amplificatore che produce la tensione più alta riverserà corrente dentro all'uscita dell'amplificatore che produce la tensione più bassa e questo amplificatore non sarà contento.
LA soluzione con gli amplificatori in parallelo offre dei vantaggi ma non è così immediata da realizzare e forse per questo non è molto utilizzata. Alcuni amplificatori per uso professionale prevedono l'uso sia a ponte che in parallelo.
A ponte: amplificatori in serie, doppia tensione, stessa corrente (distorsione pari nulla, doppio slew rate)
In parallolo: amplificatori in parallllelo, stessa tensione, doppia corrente (stessa distorsione)

semplifichiamo lo schema rappresentatando soltanto le tre tensioni all'uscita degli LM, le resistenza da mezzo Ohm ed un carico resistivo da 4 Ohm. Questa semplificazione vale rigorosamemte per amplificatri non controreazionati.

Dato V1=V2=V3=V tra il punto a tensione V1 ed il punto a tensione V2 non passa corrente (non c'è differenza di tensione) quindi li possiamo collegare con un filo. Lo stesso vale per V3.
A questo punto calcoliamo il parallelo dei tre resistori ottenendo 0.1667 Ohm.
Con questo dato possiamo calcolare la tensione Vout ed il Fattore di Smorzamento.
Va notato che in questo caso la corrente prodotta da ciascun ampli finisce nel carico (le tre correnti si sommano).
Questo spiega perchè la regolazione dei trimmer ha lo scopo di rendere V1=V2=V3=V.
Se le tre tensioni non sono uguali il calcolo va fatto applicando il primcipio di sovrapposizione.
Quello che succede è che l'amplificatore che produce la tensione più alta riverserà corrente dentro all'uscita dell'amplificatore che produce la tensione più bassa e questo amplificatore non sarà contento.
LA soluzione con gli amplificatori in parallelo offre dei vantaggi ma non è così immediata da realizzare e forse per questo non è molto utilizzata. Alcuni amplificatori per uso professionale prevedono l'uso sia a ponte che in parallelo.
A ponte: amplificatori in serie, doppia tensione, stessa corrente (distorsione pari nulla, doppio slew rate)
In parallolo: amplificatori in parallllelo, stessa tensione, doppia corrente (stessa distorsione)
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