L'HiFI è oggettiva? (1/3)
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Re: L'HiFI è oggettiva?
I parametri (che se si vuole possono essere usati per valutare un impianto) sono oggettivi e possono essere misurati. Il problema è che non esiste un unico parametro, ne esistono diversi.
Immagino che quando si progetta si può cercare di avvicinarsi ad un valore quasi ottimale per ciascuno di essi, ma essendo la coperta corta a qualcosa bisognerà sempre rinunciare.
Per questo motivo da un punto di vista logico-filosofico qualunque classifica tra impianti (in un certo ambiente) sarà sempre un filo soggettiva perché non esiste un relazione d’ordine tra n parametri. Classificare in questo caso si riduce alla scelta di una funzione obiettivo che traduce gli n parametri in un unico valore rispetto al quale si fa l’ordinamento ma ciascuno di noi fisserà una funzione obiettivo differente, ed è questo che rende l’hi-fi soggettivo.
Immagino che quando si progetta si può cercare di avvicinarsi ad un valore quasi ottimale per ciascuno di essi, ma essendo la coperta corta a qualcosa bisognerà sempre rinunciare.
Per questo motivo da un punto di vista logico-filosofico qualunque classifica tra impianti (in un certo ambiente) sarà sempre un filo soggettiva perché non esiste un relazione d’ordine tra n parametri. Classificare in questo caso si riduce alla scelta di una funzione obiettivo che traduce gli n parametri in un unico valore rispetto al quale si fa l’ordinamento ma ciascuno di noi fisserà una funzione obiettivo differente, ed è questo che rende l’hi-fi soggettivo.
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Re: L'HiFI è oggettiva?
Mi permetto solo di fare una precisazione: il progettista riceve delle specifiche che riguardano il costo, le dimensioni ed eventualmente altre caratteristiche. Il progetto riesce se rispetta le specifiche. Se le specifiche non possono essere rispettate (magari per il costo) vengono riviste. Quindi il progettista non fa compromessi ma rispetta le specifiche. Caso mai è l'Ufficio Commerciale che fa dei compromessi (ma non può nemmeno esagerare). A volte si rinuncia a realizzzare un progetto perchè le specifiche non possono essere raggiunte.
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Re: L'HiFI è oggettiva?
sono molto d'accordo, le classifiche qualitative possono differire parametro per parametro... piu misure si prendiamo in esame e piu sarà accurata la valutazione. noi appassionati che scegliamo ascoltando chiaramente facciamo scelte di tipo soggettivo dettate anche dall'esperienza personale. Maggiore sarà la nostra esperienza migliore sarà la nostra scelta. ci sono persone piu sensibili ad alcuni parametri che non ad altri. questo non toglie che a mio avviso ci sia una oggettività (verificabile strumentalmente). singolarmente possiamo preferire consapevolmente anche l'impianto meno valido. per tanti anni ho ascoltato musica con le ls3/5a diffusori limitatissimi ma che timbricamente (bassi esclusi ovviamente) mi soddisfacevano. Sono sicuro che ci siano parametri misurabili che dimostrino questa qualità.alfredop ha scritto: 11/10/2024, 12:43 I parametri (che se si vuole possono essere usati per valutare un impianto) sono oggettivi e possono essere misurati. Il problema è che non esiste un unico parametro, ne esistono diversi.
Immagino che quando si progetta si può cercare di avvicinarsi ad un valore quasi ottimale per ciascuno di essi, ma essendo la coperta corta a qualcosa bisognerà sempre rinunciare.
Per questo motivo da un punto di vista logico-filosofico qualunque classifica tra impianti (in un certo ambiente) sarà sempre un filo soggettiva perché non esiste un relazione d’ordine tra n parametri. Classificare in questo caso si riduce alla scelta di una funzione obiettivo che traduce gli n parametri in un unico valore rispetto al quale si fa l’ordinamento ma ciascuno di noi fisserà una funzione obiettivo differente, ed è questo che rende l’hi-fi soggettivo.
la qualità ha un'oggettività anche quando esce da parametri misurabili. prendiamo ad esempio l'arte: si potrà preferire il disegno fatto dalla figlia che va a scuola ma è oggettivo che una pittura di Van Gogh ha un valore artistico infinitamente superiore.
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Re: L'HiFI è oggettiva?
Si certo, la coperta è corta anche per i costi.MarioBon ha scritto: 11/10/2024, 13:25 Mi permetto solo di fare una precisazione: il progettista riceve delle specifiche che riguardano il costo, le dimensioni ed eventualmente altre caratteristiche. Il progetto riesce se rispetta le specifiche. Se le specifiche non possono essere rispettate (magari per il costo) vengono riviste. Quindi il progettista non fa compromessi ma rispetta le specifiche. Caso mai è l'Ufficio Commerciale che fa dei compromessi (ma non può nemmeno esagerare). A volte si rinuncia a realizzzare un progetto perchè le specifiche non possono essere raggiunte.
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Re: L'HiFI è oggettiva?
C'è solo un problema: gli amplificatori a valvole hanno caratteristiche tecniche (misurabili) molto "povere" eppure sono preferiti da una buona percentuale di appassionati.tola1 ha scritto: 11/10/2024, 13:46 ...
la qualità ha un'oggettività anche quando esce da parametri misurabili. prendiamo ad esempio l'arte: si potrà preferire il disegno fatto dalla figlia che va a scuola ma è oggettivo che una pittura di Van Gogh ha un valore artistico infinitamente superiore.
I perchè sono noti (la distorsione aurale dell'apparato uditivo ed il clipping morbido) tuttavia chi preferisce le valvole continua ad usare le valvole.
In questo caso non c'è nessuna misura oggettiva che dimostri la superiorità della valvola rispetto allo stato solido.
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Re: L'HiFI è oggettiva?
mi sembra che tu abbia detto 2 motivi tecnici perchè lo sia.MarioBon ha scritto: 11/10/2024, 16:19C'è solo un problema: gli amplificatori a valvole hanno caratteristiche tecniche (misurabili) molto "povere" eppure sono preferiti da una buona percentuale di appassionati.tola1 ha scritto: 11/10/2024, 13:46 ...
la qualità ha un'oggettività anche quando esce da parametri misurabili. prendiamo ad esempio l'arte: si potrà preferire il disegno fatto dalla figlia che va a scuola ma è oggettivo che una pittura di Van Gogh ha un valore artistico infinitamente superiore.
I perchè sono noti (la distorsione aurale dell'apparato uditivo ed il clipping morbido) tuttavia chi preferisce le valvole continua ad usare le valvole.
In questo caso non c'è nessuna misura oggettiva che dimostri la superiorità della valvola rispetto allo stato solido.
probabilmente gli amplificatori a transistor sono concorrenziali con i valvolari (migliori??) solo quando non clippano mai quindi probabilmente 10 volte piu potenti.
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Re: L'HiFI è oggettiva?
Ci sono amplificatori a transistor che suonano divinamente, cioè non suonano, il problema è che alle orecchie della gente quando un amplificatore non suona non piace, mentre se ci mette parecchio del suo, come i valvolari, allora apriti cielo, fantastico.tola1 ha scritto: 11/10/2024, 16:45
probabilmente gli amplificatori a transistor sono concorrenziali con i valvolari (migliori??) solo quando non clippano mai quindi probabilmente 10 volte piu potenti.
C'è gente che adora le EL84, le valvole più mielose che esistano, vanno bene per coprire le rogne dei sistemi di altoparlanti che sono troppo freddi e aggressivi, molto spesso trombe...
Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077
Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale...
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Re: L'HiFI è oggettiva?
d'accordo. ho ascoltato per anni con un ampli valvolare (Almarro 318b) per mesi con Klimo Kent gold piu il suo pre.... ora utilizzo amplificazione a transistor e me gusta mucio (fondamentale anche la potenza praticamente illimitata) ... sicuramente si possono ottenere grandi risultati utilizzando entrambe le tipologie, soprattutto in bi amplificazione utilizzando un valvolare sui medioalti e transistor per i sub. mi viene in mente un impianto splendido che utilizzava una coppia di manley snapper (piu finale transistor per sub non ricordo quale)mario061 ha scritto: 11/10/2024, 17:04Ci sono amplificatori a transistor che suonano divinamente, cioè non suonano, il problema è che alle orecchie della gente quando un amplificatore non suona non piace, mentre se ci mette parecchio del suo, come i valvolari, allora apriti cielo.tola1 ha scritto: 11/10/2024, 16:45
probabilmente gli amplificatori a transistor sono concorrenziali con i valvolari (migliori??) solo quando non clippano mai quindi probabilmente 10 volte piu potenti.
C'è gente che adora le EL84, le valvole più mielose che esistano, vanno bene per coprire le rogne dei sistemi di altoparlanti che sono troppo freddi e aggressivi, molto spesso trombe...
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Re: L'HiFI è oggettiva?
Non ci siamo capiti.tola1 ha scritto: 11/10/2024, 16:45 mi sembra che tu abbia detto 2 motivi tecnici perchè lo sia.
probabilmente gli amplificatori a transistor sono concorrenziali con i valvolari (migliori??) solo quando non clippano mai quindi probabilmente 10 volte piu potenti.
La distorsione aurale è un "difetto" dell'apparato uditivo umano e, come tale, è soggettiva.
gli ampli a valvole suonano in modo più gradevole (per alcuni) perchè clippano ma lo fanno in modo diverso (clipping morbido) dagli amplificatori a stato solido (clipping duro).
Nel clipping morbido la distorsione cresce progressivamente fino al 10% e oltre (dipende dal fattore di cresta del programma musicale).
Nel Clipping duro la distorsione, raggiunta la massima tensione di uscita, cresce di colpo.
Preferisco gli amplificatori a stato solido (che non clippano).
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Re: L'HiFI è oggettiva?
ci siamo capiti benissimo. hai enunciato 2 motivi tecnici (fisici) per i quali alcuni preferiscono i finali valvolari. anche i finali a transistor clippano ma in tal caso sono inascoltabili, ragione per la quale è consigliabile averli molto piu' potentiMarioBon ha scritto: 11/10/2024, 17:13Non ci siamo capiti.tola1 ha scritto: 11/10/2024, 16:45 mi sembra che tu abbia detto 2 motivi tecnici perchè lo sia.
probabilmente gli amplificatori a transistor sono concorrenziali con i valvolari (migliori??) solo quando non clippano mai quindi probabilmente 10 volte piu potenti.
La distorsione aurale è un "difetto" dell'apparato uditivo umano e, come tale, è soggettiva.
gli ampli a valvole suonano in modo più gradevole (per alcuni) perchè clippano ma lo fanno in modo diverso (clipping morbido) dagli amplificatori a stato solido (clipping duro).
Nel clipping morbido la distorsione cresce progressivamente fino al 10% e oltre (dipende dal fattore di cresta del programma musicale).
Nel Clipping duro la distorsione, raggiunta la massima tensione di uscita, cresce di colpo.
Preferisco gli amplificatori a stato solido (che non clippano).

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