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Facciano finta di aver dato una definizione di HiFi (sulla quale si discute da anni).tola1 ha scritto: 09/10/2024, 12:23 l'alta fedeltà a mio giudizio non è soggettiva ma oggettiva, il mi piace o non mi piace non c'entra nulla.
per quanto ho sentito io le prestazioni di Nessie (il suo impianto base) sono almeno pari ai migliori diffusori commerciali sentiti indipendentemente dal prezzo
L'utente Tola1 non può riferirsi alla sensazione uditiva che è solo simile in individui diversi (quindi soggettiva) e meno ancora alla percezione sonora (che cambia nel tempo anche nello stesso individuo). Deve riferirsi allo stimolo sonoro ovvero alle caratteristiche del sistema. Come dire: se il sistema (sorgente, amplificatore, altoparlanti) rispetta certe specifiche allora è oggettivamente HiFi.
Le specifiche esistono da molti anni e sono le Norme DIN (diventate poi le norme IEC).
Queste norme però indicano le caratteristiche minime di un sistema per essere classificato HiFi: due sistemi che rispettano la norma possono avere prestazioni molto diverse. Mettiamo da parte le vecchie norme DIN.
Un tentativo è stato fatto da F. Toole con la definizione del set di misure detto Spin-o-Rama. Questa procedura è stata accolta dalla AES ed elevata a standard. Peccato che sia stata definita nell'ambito del gruppo Harman e che sembri fatta apposta per dare buoni risultati con i sistemi prodotti da quel gruppo (JBL, Infinity, Revel, Mark Levinson, AKG, ecc.). Del resto F. Toole è stato vicepresidente del gruppo Harman e presidente della AES. Qualche sospetto è lecito.
Il sistema proposto da Toole non comprende misure di distorsione e si sofferma sulla risposta in frequenza, in potenza
(lungo due direzioni specifiche), direttivitò e prime riflessioni. Le riflessioni vengono misurate in camera anecoica ponendo
delle superfici riflettemti in prossimità del DUT (dispositivo sotto misura).
Lo Spin-o-Rama funziona con quei sistemi dove gli altoparlanti sono montati verticalmente uno sopra l'altro su uno stesso asse. Un sistema come le Bose 901 o un elettrostatico (dipolo) non fornirebbe misure "buone".
A questo punto possiamo dire che sono HiFi solo i sistemi realizzati in un certo modo e che danno un certo risultato con
lo Spin-o-Rama. B&W e KEF (e anche Nessie) restano fuori dall'HiFi come qualsiasi sista con woofer "grandi" yagliati alti (dove ka>2). Sono HiFi solo alcuni modelli Revel e poche altre eccezioni.
Rimane il problema della distorsione. Ma le soglie di udibilità (JDD e JND) sono soggettive, quello che è udibile per un individuo non lo è per un altro. C'è poi la componente culturale perchè chi frequenta abitalmente i concenti (acustici) o è allenato a riconescere i vari tipi di distorsione darà giudizi diversi sulla qualità di un sistema rispetto a chi non è allenato ed ascolta musica solo con le cuffiette da 3 euro.
Superiamo questo problema eleggendo un certo numero di "orecchie d'oro" che valutano i sistemi.
Questa sarebbe la soluzione definitiva: Spin-o-Rama più la validazione del sig. Orecchie d'Oro.
Dove valuta i sistemi di riproduzione il sig. Orecchio d'Oro? a casa sua? Chi garantisce che il sistema resti oggettivamente HiFi anche quando lo portiamo nel nostro soggiorno? Nessuno. Serve un ambiente standardizzato (che qualcuno definità).
La condizione necessaria per ottenere l'HiFi oggettiva è disporre dell'ambiente di ascolto standardizzato.
In questo modo non sarebbe più necessario avere sistemi a radiazione diretta, omnidirezionali, a dipolo... ci sarebbe un sistema unico, prodotto da Revel, verificato con Spin-o-Rama e validato del sig. Orecchie d'Oro (per la massima soddisfazione di F. Toole e del gruppo Harman).
Il sistema HiFi oggettivo è definito. Non è difficile immaginare un sistema utilizzabile in ambienti tra 20 e 50 metr queadri.
Cosa succede se l'utente ha un salone di 100 metri quadri, ascolta musica a 5 metri di distanza e vuole ottenere pressioni di picco di 120 dB nel punto di ascolto? Non succede niete perchè l'HiFi oggettiva è definita nell'ambiente standardizzato e quello deve essere. O accetti l'HiFi oggettiva o ti accontenti della MyFi. La maggioranza, me compreso, si accontenterebbbe della MyFi ovvero dell'Alta Fedeltà soggettiva.