a casa di Massimoto68: CD DUE <==> Labtek HiEnd

[MarcelloDalmazia]

Un SACD nativo potrebbe a volte risultare meglio di un CD PCM, ma il più delle volte, tranne sporadiche eccezioni i SACD sono stati Rimasterizzati ed Equalizzati all'inverosimile...a tal punto di risultare quasi sempre peggiori dei CD, Vinili o Nastri...prove fatte innumerevoli volte.

[Auditor]

Un SACD nativo potrebbe a volte risultare meglio di un CD PCM, ma il più delle volte, tranne sporadiche eccezioni i SACD sono stati Rimasterizzati ed Equalizzati all'inverosimile...a tal punto di risultare quasi sempre peggiori dei CD, Vinili o Nastri...prove fatte innumerevoli volte.

Che lo strato SACD sia più elaborato di quello CD non so proprio da dove ti risulti, a me risulta che o sono identici a parte il formato, e questo vale per esempio per i (pochi) SACD di Velut Luna, per i quali comunque Lincetto in persona dice che lo strato SACD è migliore, oppure è meno artefatta lo strato SACD, e questo è quanto io rilevo in tutti i SACD in mio possesso, di svariate etichette fra cui Telarc, MFSL ecc.

La differenza fra lo stesso master riversato in CD o SACD è molto piccola, il valore aggiunto del SACD (e del vinile, incidentalmente) è proprio la diversa masterizzazione.

Che portato all'estremo porterebbe a concludere che basterebbe il formato CD SE le masterizzazioni fossero fatte come si deve, vale a dire per essere ascoltate in un impianto ad alta fedeltà e non nell'autoradio di serie sulla Punto.

[Lemmy]

L'Sacd,per me,ha un grosso difetto....costa troppo!!!...sia l'hardware che il software!!!...forse tra poco,quando scadranno i brevetti,i prezzi potrebbero calare e forse l'sacd potrebbe avere una seconda giovinezza!

[EDO RC24]

gli sacd multicanale di velut luna fanno sembrare i cd delle musicassette..

[Haydn]

Il formato DSD nativo è SICURAMENTE SUPERIORE al pcm 16/44
Su questo non ci piove

Ma di sacd o file dsd nativi ce ne sono pochi, sono da cercare col lanternino, costano un botto.

Ottimi i sacd nati da trasferimenti di nastri analogici, ma in giappone non costano meno di 40/50 euro l'uno, e si trova 1/1000 della discografia che c'è su cd.

Per questo per me il discorso si chiude qui: anno 2017 --> il sacd (dsd) è ancora da non considerare, se non per avere qualche disco qua e là per ascoltare le vette del digitale (ma, ripeto: pochi titoli e a che prezzo!)

[Ligo]

Gli articoli che avevo letto in rete quando è "risorto" il SACD, grazie ai dac che riproducono il DSD, non evidenziavano la superiorità del formato SACD rispetto al formato CD e ancor meno rispetto ai file HD e i pareri non erano affatto unanimi anche rispetto all'ascolto. Da allora non mi sono occupato più di tanto di questo formato.
Magari ora è cambiato qualcosa, se qualcuno mi indica dei test dai quali si evince questa superiorità li leggerò volentieri. Intendo test con misure, non impressioni d'ascolto.
Il passaggio da PCM a DSD tramite plugin sembra invece decisamente deleterio anche se il risultato varia a seconda dell'algoritmo utilizzato. Questo, anche se fosse dimostrato che il SACD è tecnicamente migliore, restringe comunque la scelta ai soli DSD nativi che mi sembra siano davvero pochi.

[sibry]

mamma mia ma quante stramberie leggo qui.
vogliamo, per favore, ripartire dal primo post di questo thread?
il CD DUE è semplicemente macchina fantastica, di sicuro MIGLIORE del già più che ottimo Labtek / HiEnd.
Su questo non ci piove.
Poi arriva il SACD e dimostra in poche mosse, (nella prova fatta domenica scorsa e con i dischi SACD indicati e descritti...) che il SACD è senza ombra di dubbio ancora più soddisfacente.
Che ci siano SACD buoni e cattivi lo sappiamo benissimo, non è una novità.
Certi SACD sono cari, ma ho alcuni CD in XRCD o K2mastering, o Gold oPlatinum Flat che non costano di meno. Del resto... domenica, con le prove, ne abbiamo usato parecchi, di quelle versioni "speciali"...
Un discreto CDP con o SENZA convertitore SACD non stravolge e non stravolgerebbe il suo "street price", suvvia... semplicemente sarebbe un po' più costoso della versione (ipotetica) SENZA SACD
Un buon CDP con o SENZA convertitore SACD non stravolge e non stravolgerebbe il suo "street price", suvvia... semplicemente sarebbe un po' più costoso della versione (ipotetica) SENZA SACD
Un ottimo CDP con o SENZA convertitore SACD non stravolge e non stravolgerebbe il suo "street price", suvvia... semplicemente sarebbe un po' più costoso della versione (ipotetica) SENZA SACD

Posso dire una cosa?
io, il CD DUE lo avrei CERTAMENTE acquistato, sicuramente lo acquisterei, se avesse ANCHE il SACD.
Ma non vedo per quale motivo rinunciare a una qualità che può essere ancora migliore se avesse pure la possibilità di leggere dischi in alta risoluzione.
Non averlo voluto fare "perchè non ci si crede", ovviamente è scelta più che lecita, ci mancherebbe, ma io, come semplice forumer appasionato di musica faccio le mie domande e le mie scelte.
Ecco, quindi, che mi assumo una grande responsabilità a fare la seguente promessa:
La UNISON RESEARCH, qualora facesse uscire un CD DUE/sacd "LIMITED (o, CD TRE, o CD DUE&SACD) entro un periodo ... boh... un anno? ... beh... dico,... lo comprerei.
Pagherei in anticipo, lo posso fare e promettere.
Del resto... prendiamo come esempio la Electrocompaniet... ha fatto una "limited Edition" del suo CD EMC1 (o è un altra sigla?), ha messo sul mercato 300 pezzi "Limited Edition" e, di fatto, NON è possibile acquistarlo perchè sono andati a ruba subito ''' a dimostrazione che...''' (perlomeno... io lo cercai... in Italy e non solo.

la Unison decide che NO, non lo vogliamo fare.... ? ripeto, scelta rispettabile, anche se mi sembra una mossa tecnica (ma anche commerciale) sbagliata...
In quel caso, giustamente, la mia ricerca continua, senza escludere il CD DUE dalla mia lista, ma, sicuramente, NON termina entro pochi giorni con Siebrand che esce felice come una Pasqua dal rivenditore, che magari mi aiuta a caricare la scatola con il CD DUE nella mia macchina.

[Auditor]

Il formato DSD nativo è SICURAMENTE SUPERIORE al pcm 16/44
Su questo non ci piove

Ma di sacd o file dsd nativi ce ne sono pochi, sono da cercare col lanternino, costano un botto.

Ottimi i sacd nati da trasferimenti di nastri analogici, ma in giappone non costano meno di 40/50 euro l'uno, e si trova 1/1000 della discografia che c'è su cd.

Per questo per me il discorso si chiude qui: anno 2017 --> il sacd (dsd) è ancora da non considerare, se non per avere qualche disco qua e là per ascoltare le vette del digitale (ma, ripeto: pochi titoli e a che prezzo!)

Approfondire più di tanto questi aspetti significa andare Off Topic, ma certo andrebbe capito cosa si intende per dsd nativi.

Se significa che in tutto il processo partendo dalla registrazione non si è mai passati per il PCM sono pochi perchè è noto che il DSD mal si presta alle operazioni di missaggio. E il missaggio, come Lincetto saprebbe spiegare, non è male a prescindere ma anzi una fase essenziale ed importante.

Se si intende riversamenti in digitale di master analogici senza alcun tipo di elaborazione sono pure pochi perchè questa operazione, pur molto gradita agli utenti, è ostacolata dalle major discografiche perchè significa in una certa misura dare via il master.

Se si intende la trasformazione finale in DSD di un master PCM in alta definizione invece ve ne sono molti e dal punto di vista tecnico è fuori discussione che il SACD contiene più informazioni del formato CD. Ma in quel caso disporre direttamente del formato HD è ovviamente meglio, dato che si evita un passaggio.

Per quanto, come noto vi è una nutrita schiera di sostenitori del passaggio in DSD come processo "migliorativo" anzi vi è la gara sulle frequenze con il DSD512 ormai come minimo sindacale...

[MarioBon]

http://www.audioreview.it/tecnica/artic ... l-pcm.html

[sibry]

ma vedi, Mario... io non sto dicendo "il PCM è meglio del SACD o viceversa..."
forse fatico troppo a spiegarmi bene in poche parole:
con il SACD il CD DUE avrebbe qualcosa in più.
tutto lì.

ho solo linkato un articolo che può interessare