Børresen e il caso Audio Group Denmark

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(tranne i cavi)
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Interference
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Børresen e il caso Audio Group Denmark

#1 Messaggio da Interference »

Audio Group Denmark è un gruppo fondato da Michael Børresen e Lars Kristensen che si è inserito con decisione nel segmento di mercato high-end. AGD raccoglie ben quattro brand: Børresen (diffusori), Ansuz (cavi, accessori, switch di rete "audiophile"), Axxess e Aavik (elettroniche).

I listini del gruppo sono stellari, dalle migliaia di euro per elettroniche ed accessori alle decine di migliaia per i diffusori. L'esposizione di cui gode AGD nella pubblicistica e nelle fiere di settore è indicativa di investimenti pubblicitari importanti. Le impressioni all'ascolto riferite in merito ai prodotti AGD sono in media molto entusiaste (anche se qualcuno, in merito ai diffusori Børresen, ne ha rilevato un c.d. "showroom sound").

Il marketing di AGD fa leva sulle soluzioni tecniche all'avanguardia impiegate nei loro prodotti. Tuttavia, ad un'analisi un po' più attenta, quel che si nota è un uso disinvolto di terminologia (apparentemente) tecnica associato ad una fondamentale inconsistenza nei contenuti e alla mancanza di dati concreti e verificabili. Nonostante il posizionamento commerciale ambizioso, le recensioni in cui questi prodotti sono stati effettivamente misurati si contano sulle dita di una mano.

Fin qui nulla di inedito sul panorama audio... se non fosse che mi capita di vedere attribuiti ad AGD meriti nella progettazione elettroacustica che, a occhio scrupoloso, non sembrano esistere.

Questo thread non nasce per mettere in discussione quanto i prodotti di AGD suonino bene, ma per contestualizzare il successo di questo marchio.

Cominceremo quindi con un po' di storia (segue...)
Ultima modifica di Interference il 12/11/2024, 19:54, modificato 1 volta in totale.
Interference
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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#2 Messaggio da Interference »

Intorno al 2003, Lars Kristensen e Michael Børresen fondano Raidho Acoustics. Michael Børresen è considerato il designer/progettista mentre Lars Kristensen l'anima commerciale.

Si nota che i diffusori Børresen mantengono in parte le forme stilistico di Raidho, così come mantengono la scelta di adottare tweeter planari.

Scrive Audiobeat in un articolo che diffusori Raidho dei primi anni, nonostante anch'essi collocati su una fascia di prezzo importante, soffrivano di fondamentali problemi di progetto ed equilibrio generale (pesanti irregolarità di risposta).

Raidho arriva al fallimento nel 2009, quando viene rilevata da Dantax (importante gruppo già noto, tra le altre cose, per aver amministrato Scan Speak per un po' di tempo).

Dantax reimpiega in Raidho i fondatori originari dell'azienda e contribuisce al successivo rilancio del marchio, con discreto successo.

Nei primi anni 2010, Dantax propone sotto il brand Scansonic una linea di diffusori che si richiamano allo stile di Raidho ma collocati in una fascia più economica (entro i 10000 euro). Scansonic è un brand che origina molto più indietro nel tempo e anch'esso legato agli avvicendamenti nell'industria dei trasduttori danese, ma oggi è a tutti gli effetti controllato da Dantax. I modelli Scansonic introdotti portano la sigla "MB" ad richiamare le iniziali del designer Michael Børresen.

Fino al 2012, Lars Kristensen ha anche lavorato per Nordost, azienda "leader" nel campo di cavi e accessori che si distingue un marketing discutibile, tra pseudo-tecnica e olio di serpente. Nota di colore: Kristensen è stato accusato da Nordost di aver trattenuto materiale dell'azienda per un valore di 200000 (duecentomila) dopo il termine del rapporto di impiego. Sembra che abbiano poi raggiunto un accordo extragiudiziale.

Nel 2017 Michael Borresen e Lars Kristensen lasciano Raidho.

Ansuz e Aavik sono state fondate tra il 2013 e il 2014. Audio Group Denmark nasce nel 2022.

--

Segue... (parleremo dei prodotti)
Mario Bon ha scritto:Dantax: https://dantaxradio.dk/
marchi: Raidho, Gamut e Scansonic
Raidho: https://www.raidho.dk/
Scansonic: https://scansonichd.dk/
Gamut (test): https://www.stereophile.com/content/gam ... oudspeaker
Gamut: http://www.gamutaudio.com/

Nordost: https://www.nordost.com/
Interference
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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#3 Messaggio da Interference »

Per quanto fosse da un po' di tempo che sentivo parlare di Raidho / Borresen / Scansonic e avessi ben presente la linea dei loro diffusori, la cosa che per prima mi ha fatto sollevare il sopracciglio è la linea di switch di rete Ansuz Powerswitch. Parte da i 2-3000 euro della versione base per arrivare ai 20000 euro della versione "Gold Signature".

Non ho fatto una ricerca approfondita ma i prodotti esternamente sembrano molto simili e immagino che pure la funzionalità sia equivalente. Ma ovviamente il costruttore giura che ad ogni step di prezzo il prodotto "suona meglio".

La caratteristica distintiva dei prodotti Ansuz sono le "Tesla coil". Per qualche motivo le chiamano così, anche se poco hanno a che vedere con le bobine di Tesla (che sono bobine risonanti progettate per creare tensioni molto elevate). Le "Tesla coil" di Ansuz sono degli spezzoni di cavo ripiegati su sé stessi, twistati e arrotolati ad elica (che il progettista chiama "spirale", forse non conoscendo la differenza).

In questo video https://www.youtube.com/watch?v=CGbEwtH3fGM il progettista spiega il principio. Ovviamente il "rumore" non è, per lui, una cosa ha una precisa definizione fisica e che si misura, ma è quella cosa che "ti accorgi quando la elimini" nell'impianto. La spiegazione è una non-spiegazione e ha ben poca attinenza fisica.

La "Tesla coil" di Ansuz non è una bobina di Tesla. Ma è una bobina? Dal momento che il filo è ripiegato su sé stesso, la corrente elettrica netta circolante nelle spire è zero quindi non si produrrà campo magnetico significativo (la sua induttanza sarà bassa). Ovviamente un filo attorcigliato in quella maniera avrà delle caratteristiche RLC (determinate ma poco prevedibili) e una qualche risonanza ad alte frequenze.

Il rumore e il suo filtraggio si studiano in lungo e in largo da più di un secolo, sono materia complessa e volendo anche affascinante, e queste "trovate" lasciano il tempo che trovano.

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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#4 Messaggio da Interference »

Non ho approfondito molto il parco elettroniche offerto da AGD, ma sono incappato in una prova dell'Axxess Forte 2 Streaming Amplifier.

È un all-in-one con finali in classe D prodotti da Pascal.

Questo tipo di configurazione è particolarmente conveniente perché permette di integrare un amplificatore "preconfezionato" con buone prestazioni elettriche e capacità di pilotaggio e ridotta necessità di dissipazione.

L'amplificatore è accessoriato con una scheda piena di "bobine di Tesla che non sono bobine né tantomeno di Tesla".

Un all-in-one come il Cambridge EVO 150 basato su Hypex Ncore costa intorno ai 2000 euro. L'Axxess in questione ne costa 7500 ed è considerato un prodotto "entry level" nel mondo AGD.

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Mario Bon ha scritto:Audio Group Denmark: https://audiogroupdenmark.com/
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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#5 Messaggio da Interference »

La tecnologia dei diffusori Børresen è anch'essa piuttosto fumosa.

In questo video, Optimizing the loudspeakers magnet system, ci sono tante parole ma poco significato. Al minuto 2:12 c'è un grafico che sembra dire qualche cosa ma non si sa cosa (mancano indicazioni sull'asse delle ascisse e le unità di misura). Pare di capire l'idea del costruttore sia che il ferro e l'induttanza siano il principale responsabile dei problemi dei trasduttori, da cui il loro interessa a rimuovere il ferro e ridurre l'induttanza della bobina mobile. Alla fine, unica cosa sensata, il costruttore parla dell'uso di anelli di rame (che in effetti si usano nei trasduttori di buona qualità per cortocircuitare le eddy currents).

Nel video seguente: An inside look at Raidho Drivers il progettista lascia cadere una bobina mobile in un traferro. Nel video, la bobina mobile con il former in alluminio cade "frenata". Il progettista dice che l'alluminio, essendo paramagnetico, "crea la sua propria isteresi". Credo che egli attribuisca alla parola "isteresi" un significato diverso da quello comunemente utilizzato. La bobina con il former in titanio cade senza ostacoli.

Questa dimostrazione mi sembra molto strana. Quando il supporto della bobina mobile è in materiale conduttore, esso viene realizzato con un'apertura longitudinale di modo che il cilindro non chiuda un circuito attorno al flusso magnetico, proprio per evitare l'effetto che si vede nel video (la corrente indotta crea un campo magnetico opposto). Se si guarda attentamente il video, sembra che le due estremità del supporto in alluminio si tocchino. Non vorrei dire che è una dimostrazione truccata... però quantomeno sospetta.

Anche il titanio è paramagnetico ma conduce di meno e immagino questo sia un vantaggio.
Mario Bon ha scritto: Rame 100% IACS
Alluminio 68% IACS
Titanio 3,1% IACS resistività oltre 22 volte maggiore dell'alluminio
I woofer con supporto bobina in alluminio hanno Qms minore rispetto supporti in Nomex, Kevral e Fibra di Vetro.
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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#6 Messaggio da Interference »

Stereophile ha recensito l'amplificatore Aavik U380 a 39000 dollari di listino.

Le misure di John Atkinson non sono state pubblicate perché, a detta della redazione, indicherebbero che l'amplificatore ha subito un danno (forse da trasporto).

Stereophile ha promesso che avrebbero dato seguito alla recensione. Dal 2020 ad oggi non risultano aggiornamenti.

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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#7 Messaggio da MarioBon »

https://www.google.com/url?sa=t&source= ... Sfv3CoGz_n

nel settembre 2019 l'U380 costava trentaseimila euro.

300Wpc into 8 ohms (24.8dBW)
600Wpc into 4 ohms (24.8dBW)
e su 2 Ohm?
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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#8 Messaggio da Interference »

MarioBon ha scritto: 17/11/2024, 15:47 https://www.google.com/url?sa=t&source= ... Sfv3CoGz_n

nel settembre 2019 l'U380 costava trentaseimila euro.

300Wpc into 8 ohms (24.8dBW)
600Wpc into 4 ohms (24.8dBW)
e su 2 Ohm?
Ho omesso di specificare che anche questo è un amplificatore che usa, come finali, dei moduli in classe D - si presume di terze parti. Tendenzialmente se questi sono di buona fattura (Pascal, Hypex, IcePower, Purifi, etc.) di norma l'amplificatore avrà buone caratteristiche elettriche. Cosa non sempre vera per alcuni classe AB progettati con criteri "audiophile" e magari non adeguatamente dimensionati o messi a punto.
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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#9 Messaggio da Interference »

Le Borresen X3 sono state misurate di recente da Erin Hardison: https://www.erinsaudiocorner.com/loudsp ... rresen_x3/

C'è anche un video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=EfasOu928tQ

È un diffusore all'apparenza tutt'altro che ben progettato.

Edit: sembra che i grafici siano temporaneamente non disponibili, vediamo se si sistema.
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Re: Børresen e il caso Audio Group Denmark

#10 Messaggio da NomeUtente »

Tra poco c'e' il Black Friday... chissa' se riesco ad accaparrarmi uno di questi gioiellini...
finto professionista che non ha coraggio di firmarsi con nome e cognome - anonimo & incompetente & nullita' - il peggiore di tutti - pataccaro difensore di pataccari - feccia maleodorante [cit. "il progettista VERO (since 1972)"]
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