Un grafico come quello che segue deve essere interpretato:
Dato che si tratta di un subwoofer le misure da fare sono due:
- una risposta in campo vicino (che è indipendete dall'ambiente che Calabrese non fa mai)
- una risposta in ambiente (nel punto di ascolto quasi inutile senza la prima)
la differenza tra le due risposte è dovuta all'ambiente.
Il
campo diretto di una sorgente (sistema di altoparlanti) è lo stesso in qualsiasi ambiente e
nel campo lontano della sorgente diminuisce di 6dB per ogni raddoppio della distanza.
Questo discende dalla definizione di campo diretto: il campo diretto è il suono che giunge al microfono senza aver incontrato alcun ostacolo (no riflessione e/o diffrazione). In base a questa definizione possiamo intercettare il suono diretto interrompendo la misura prima che giunga al microfono la prima riflessione. In effetti questo è quello che si fa nelle misure impulsive. La possibilità di eseguire queste misure dipende dalla distanza tra la sorgente in esame e la prima superficie riflettente (si veda ITG = Initial Time Gap).
La risposta in ambiente dipende:
- dalle geometria dell'ambiente (forma e dimensioni determinano i modi normali)
- dai materiali fonoassorbenti presenti (qualità, quantità e posizione)
- dalla posizione della sorgente
- dalla posizione del microfono di misura
Il campo riflesso (oltre la frequenza di Schroeder ed in presenza di campo diffuso) presenta lo stesso SPL in ogni punto dell'ambiente. Al di sotto della frequenza di Schroeder dominano i modi normali che producono picchi e buchi nella risposta di molti dB (anche 20 dB).
Ne segue che, in assenza della descrizione dell'ambiente e dei suoi modi normali e delle condizioni di misura è difficile leggere correttamente le misure. Il sig. Calabrese non ha pubblicato una misura in campo vicino. La sola distanza tra sorgente e microfono dice poco in assenza del raggio di riverberazione o distanza critica.
La distanza critica è quella distanza dalla sorgente dove l'SPL del campo diretto è uguale all'SPL del campo riflesso.
- se la distanza di misure è inferiore alla distanza critica prevale il campo diretto
- se la distanza di misure è maggiore della distanza critica prevale il campo riflesso
Se il campo riflesso è sufficientemente diffuso (e negli ambienti domestici lo è) oltre la distanza critica l'SPL del campo riflesso+campo diretto (quello che misura Calabrese) cambia poco e tende ad un valore costante.
Più l'ambiente è riberberante (poco trattato) più la distanza critica è "piccola". In ambiente domestico è tipicamente inferiore al metro. Una misura in ambiente, fatta a due metri, dipende più dall'ambiente che dalla sorgente in quanto tale.
Quello che voglio dire è che chi acquista il sistema Nessie 2 sulla base delle misure pubblicate dal sig. CAlabrese in realtà non sa cosa sta comprando (e quindi nemmeno se vale il prezzo richiesto). Fanno eccezione, eventualmente, quelli che dispongono di un ambiente simile a quello dove il sig. Fabrizio Calabrese ha eseguito le misure.